Si puo' convivere con una persona con disturbo ossessivo compulsivo?

Salve, ho 21 anni e il mio ragazzo di 20 ha recentemente scoperto di avere il disturbo ossessivo compulsivo.
Tutto e' iniziato qualche mese fa quando lui si e' aperto con me riguardo alcuni suoi pensieri. Aveva paura di provare attrazione per altre ragazze e dato che abbiamo una relazione a distanza, non ho mai pensato per un attimo che derivasse da un qualcosa di maggiore. Gli dicevo che poteva capitare di avere paura di provare un sentimento verso qualcuno al di fuori della propria relazione e questo lo ha rassicurato. Le sue reazioni a questi pensieri pero' erano piuttosto esagerate, contraddistinte da insofferenza e angoscia. La cosa non si ripeteva in continuazione ma si e' solo presentata in un periodo di particolare stress (studio universitario) o almeno pensavo.
Dopo il solito distacco tra me e lu,i dopo le vacanze di Natale, ha avuto di nuovo un "attacco", stavolta pero' i pensieri si sono fatti piu' ossessivi a sfondo sessuale con protagonisti parenti o altri conoscenti. Questo ha provocato in lui un grave senso di preoccupazione riguardo se stesso.
Lui e' completamente cosciente riguardo l'assurdita' di tali pensieri e negli ultimi giorni mi confessato uno per uno cio' che sta provocando un insostenibile stress a livello psicologico. Anche con tali problematiche continua efficacemente a studiare Medicina a cui e' iscritto.
L'assurdita' di questi pensieri mi ha fatto pero' investigare sulla modalita' di questi "outbreak". Mi sono fatta spiegare in che modo queste immagini, domande ripetitive e dubbi si manifestassero e quanto di frequente.
Insieme abbiamo trovato una risposta che sembra assolutamente combaciare con la sua condizione chiamato DOC. Oltre infatti alle ossessioni ha delle compulsioni quali sono oscurarsi completamente e pensare alle cose belle vissute insieme e nel frattempo contare fino a tre.
Facendo un resoconto e raccogliendo diversi momenti il mio ragazzo mi ha raccontato come tali domande continue gli fossero "comparse" quando aveva 16 anni dopo aver provato invidia per chi differentemente da lui era estroverso.
Fino ai 18 anni e' stato seguito da una psicologa con buoni risultati.
Cio' pero' non esclude il fatto che lui fosse assolutamente all'oscuro della sua condizione ed era convinto di essere "strano" o "pazzo".
La nostra relazione pero' non e' mai stata affetta da tali ossessioni poiche' lui sembra stare bene ogni qualvolta e' con me o con i suoi amici d'infanzia.
Cerco sempre di ascoltarlo e di farlo stare bene piu' che posso anche se non sono accanto a lui. Mi fa male vederlo piangere per la paura di peggiorare o un giorno di non essere piu' in grado di fare cio' che ama.
Gli ho consigliato di chiedere aiuto ad uno psicologo e tenere appunti di cio' che prova ma per ora non ha ancora fatto nulla.
Amo molto questa persona e vorrei sapere se e' possibile vivere con una persona con DOC in futuro. Spero vivamente lui possa realizzare i suoi sogni
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> e questo lo ha rassicurato
>>>

E questa è la cosa peggiore che si possa fare con un ossessivo: dargli rassicurazioni.

Se lo stato del suo ragazzo già la sta facendo preoccupare ora che avete una relazione a distanza, immagini cosa potrebbe diventare convivendo.

Perciò la domanda la deve rivolgere a se stessa: sono io disposta a vivere con una persona che ha un disturbo d'ansia invalidante?

Non esistono regole o prescrizioni assolute in merito, stare o non stare con qualcuno dipende da noi e da nessun altro.

Tuttavia ha il dovere, verso se stessa, di fare le opportune valutazioni del caso.

Legga quest'articolo:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3520-equilibrio-psichico-ed-equilibrio-in-amore-vanno-di-pari-passo.html

poi faccia leggere questo consulto al ragazzo e gli raccomandi ancora una volta di cercare un aiuto per il suo problema.

Approcci indicati in questi casi sono quelli focalizzati e attivi, ad esempio comportamentale o strategico.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Certamente non parlo di convivenza immediata ma parlo di idea di convivenza. Ho ragionato molto su quest aspetto e vedremo perche' e' normale devo agire in modo di stare bene e non male. Stesso il mio ragazzo mi ha detto di pensare a me stessa. Continuero' a dirgli di andare da uno psicoterapeuta. Spero solo si convinca