Mi sento in un circolo depressivo

Salve, sono una ragazza di 22 anni che sa di aver bisogno dell'aiuto di un professionista, ma non può permetterselo. Farò una piccola premessa per poter rendere il tutto più comprensibile. Da bambina andavo bene a scuola quando a 13 anni ho smesso di preoccuparmi dello studio per essere accettata dai "fighi". Questo mi ha portata a 2 bocciature in 3 media e al non frequantare le superiori. Nel corso degli anni mi sono accorta del mio giovane errore, ma la gravità lho compresa appieno solo quando a 19 ho iniziato a lavorare in un magazzino. Dal primo giorno mi sono accorta che non potevo sprecare la mia vita così, a fare lavori per persone che non hanno nulla da offrire al mondo, perché io non so fare nulla. Ho solo la mia testa, e credo sia una bella testa. Ho passato tre anni disperata per non riuscire a fare meglio della mia vita. Entrambi i magazzini in cui ho lavorato (5 mesi il primo 1 anno il secondo) mi hanno portato a problemi di salute che di conseguenza mi hanno fatto perdere il lavoro stesso. I problemi sono praticamente passati allinterruzione del lavoro. Ho sempre voluto tornare a studiare, sfruttare le mie potenzialità. Alla fine dividendo i costi della scuola con mio padre e il mio ragazzo (stiamo insieme da sette anni, abbiamo vissuto 4 anni con i miei ora da 9 mesi da soli) mi sono iscritta in un liceo classico privato recuro anni. Pagare questa scuola ci dissangua: gli amici ci prestano i soldi, spesso mio padre ci fa la spesa. La scuola non vale nemmeno tutti questi soldi. Essendo tre anni in uno e un liceo comunqhe impegnativo anche se stessi bene non riuscirei a lavorare. Se rinunciassi e andassi a lavorare sarebbe tutto piu semplice.Sto male perché non ho soldi e mi sento in colpa terribilmente. Per i miei sogni troppe persone ne pagano le conseguenze. Stare male non mi permette di concentrarmi sullo studio. Non vado a scuola da prima di natale e non ho studiato per tutto questo tempo e se non studio non posso tornare a scuola e quindi i soldi sono buttati. Mi sento intrappolata e non vedo soluzioni. Piango tutti i giorni disperata. Tendo a farmi del male. non ho la forza pulire. Il mio compagno è a conoscenza di tutto ma non riesco a fargli comprendere bene il disagio siccome quando lui è presente sto sempre meglio. Oggi gli ho chiesto di stare a casa da lavoro perché sto toccando il fondo, non ha potuto perché è un lavoro nuovo. Starà soffrendo e si sentirà colpevole per questo. Sto facendo del male a tutti prima di tutto a me stessa e non riesco ad uscirne. Ho davvero bisogno di aiuto. Non credo di essere riuscita a rendere bene quello che sto passando e ho tralasciato alcuni disagi meno importanti ma che comunque influiscono.
Chiedo come posso gestire questa situazione senza rivolgermi ad un professione a pagamento. Grazie mi sento davvero sola in questo momento.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,

Ci scrive che

"..sono una ragazza di 22 anni che sa di aver bisogno dell'aiuto di un professionista, ma non può permetterselo."

Considerato che Lei è GIA' consapevole dell'utilità,
Le faccio presente che anche presso l'Azienda Sanitaria operano gli Psicologi,
in particolare al Consultorio,
al quale si accede sia senza impegnativa del curante, sia senza "pagamento" (talvolta un modestissimo ticket).

Sottolineo questo perchè
frequentemente l'elemento economico è un alibi per evitare lo scoglio di parlare di sè *di persona* con un "estraneo" (cosi spesso viene considerato - errando - lo Psicologo).
Vergogna, imbarazzo, paura del giudizio,
rappresentano freni che a torto impediscono di
superare i problemi,
e migliorare la propria qualità di vita.

Se questo malessere,
"..Mi sento intrappolata e non vedo soluzioni. Piango tutti i giorni disperata. Tendo a farmi del male. non ho la forza pulire. Il mio compagno è a conoscenza di tutto ma non riesco a fargli comprendere bene il disagio siccome quando lui è presente sto sempre meglio.."
diventerà pregiudizievole per la Sua e per l'altrui vita,
chieda aiuto di persona.

Non esistono purtroppo strategie anche semplici per problemi complessi, ma solo scorciatoie che non portano alla meta auspicata.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Il problema non è parlare con un estraneo, io non parlo a nessuno di ciò che mi affligge se non al mio ragazzo. Mi interessa però parlare con un professionista che sa quel che dice. Sono andata da una psicologa per una consulenza gratuita prima di iniziare gli studi, mi disse che secondo lei non necessitavo di terapia; eppure il giorno dopo non mi alzavo dal letto e piangevo facendomi del male. Non riesco di persona a far capire che sto davvero male, forse perché sono abituata a fingere. Credevo servisse sempre l'impegnativa del curante, o almeno dlale informazioni in rete avevo capito questo. Sono a disagio con il mio medico a parlare di questo fatto siccome quando ci provai mi liquido con antidepressivi e xanax. Ho scelto di non prenderli perché voglio risolvere il problema non passarci sopra con dei farmaci. Quindi posso semplicemente prendere un appuntamento nel consultorio più vicino? Ma cosa posso fare per riuscire ora a tirarmi su abbastanza da tornare allo studio? Il problema è che quando ho bisogno di aiuto non posso averlo e quando posso ho già cambiato idea.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
"..quando ho bisogno di aiuto non posso averlo
e quando posso ho già cambiato idea..."

Purtroppo per molte persone è così.
Aggiunto al fatto che interrompono la psicoterapia .. appena stanno un po' meglio,
valutano inefficace la psicoterapa.

Ma in realtà il pz. non ha seguito nessuna regola d'uso.

Se Lei si convincerà a chiedere un appuntamento al Consultorio
trascorrerà sicuramente un po' di tempo per la seduta.
Nel frattempo lei può scriversi quello che avrebbe intenzione di dire
compresi i sentimenti che sta provando,
dato che in effetti se una persona è "abituata a fingere"
non fa trasparire i sentimenti nemmeno con la Psy.
E questo potrebbe rappresentare un problema.

Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Sono comunque ostaggio di questo cerchio, non posso più perdere lezioni e tempo così. Per stare bene devo tornare attiva per tornare attiva devo stare bene. Non vedo uscite.
Grazie davvero del suo tempo.
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
E' stato un piacere,
sperando rappresenti una specie di "scivolo" verso un vis-à-vis.

Dott. Brunialti