Ossessione di poter essere transessuale

Buongiorno,

sono un ragazzo omosessuale. È da oltre un mese che sono ossessionato (è dire poco) dall'idea di poter essere transessuale. Vi spiego brevemente la mia storia. Da bambino mi sentivo "diverso", ero più sensibile, meno aggressivo, e ricercavo la compagnia delle bambine. Insomma, presentavo (e presento ancora adesso) atteggiamenti e comportamenti che oggi riconosco essere tipicamente associati all'altro sesso, ma che allora non avevo ancora catalogato secondo categorie di genere. Il senso di diversità e di inadeguatezza si è fatto più intenso nell'adolescenza, quando ho preso piena consapevolezza di essere omosessuale. C'è da dire che non ho mai avvertito un senso di "disallineamento" fra la mia immagine corporea e la percezione che ho di me come ragazzo. So di essere maschio, e mi va bene. Non ho mai desiderato avere un corpo femminile. Anzi, lotto da tempo contro lo stereotipo (duro a morire e che forse anche io ho interiorizzato) che vede l'omosessuale come "mezzo maschio" o "femmina mancata". Eppure mi ritrovo qui a domandarmi se forse la mia effeminatezza non sia in effetti riconducibile ad una transessualità inconscia. Non sono poche le persone che considerano l'omosessuale più o meno effeminato come transessuale inconsapevole e che non ha il coraggio di affrontare la transizione sessuale. Ho letto diverse storie di transessuali che si sono riconosciuti tali a 30, 40, o anche a 50 anni, dopo aver vissuto una vita perfettamente normale. Tutto era relegato nella parte inconscia della loro psiche. Sono molto angosciato dall'idea di poter scoprire dopo 21 anni di essere in realtà un'altra persona. Sul transessualismo ho letto il leggibile. È un chiodo fisso, dalla mattina alla sera. Scavo continuamente nei ricordi nel tentativo di trovare indizi. Talvolta mi chiedo se non dovessi cominciare ad utilizzare pronomi femminili. Cerco di immaginarmi donna, ma provo un senso di disagio e di estraneità. Spesso mi metto alla prova indossando qualche indumento femminile. Mi sento ridicolo. Non so se i molti dubbi che in questo periodo mi attanagliano appartengano ad uno spettro ossessivo piuttosto che ad una reale problematica di carattere identitario/sessuale. Ho avuto numerose ossessioni, nessuna delle quali ha avuto però una durata tanto esorbitante. Può avere forse un significato. Sette anni fa fui tormentato dall'ossessione di poter essere gay, e omosessuale lo sono per davvero. Temo quindi che possa esserci un'analogia. Non so se quanto raccontato possa avere una portata decisiva per affermare l'esistenza o meno di un disturbo dell'identità di genere. Suppongo che una valutazione di questo tipo possa essere unicamente effettuata di persona da uno psicologo o da uno psichiatra. A chi dovrei rivolgermi? Ho letto che il DIG è stato recentemente depennato dall'elenco delle malattie mentali stilato dall'OMS. Questo che implicazioni ha? Posso comunque richiedere una diagnosi? Che ne pensate?

Grazie a chi avrà il piacere di leggermi
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

LE "NUMEROSE OSSESSIONI" di cui dichiara di aver sofferto in tempi passati sempre con contenuti legati alla sessualità sono stati curati adeguatamente con psicoterapia e eventualmente farmaci?

La tematica che Lei ci presenta qui e relative domande
è complessa
e va portata ad un centro di riferimento per le disforie di genere
per una diagnosi,
ad es. il "Consultorio Transgenere Torre del Lago" o altri Centri riconosciuto dall'ONIG.

Saluti cordiali.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Non ho mai messo piede nello studio di un psicologo. Le ossessioni passate (a contenuto vario, non solo sessuale) hanno avuto una durata limitata (al massimo una o due settimane). L'ossessione riferita nel consulto sta durando più del previsto, e questo mi preoccupa molto. Può forse significare qualcosa. Io ho sempre pensato di potermi ritenere un soggetto cisessuale (sebbene alcuni atteggiamenti e comportamenti possano essere effettivamente considerati come piuttosto "femminili"), e però, dal momento in cui ho letto di transessualismo inconscio e di transessualismo secondario in soggetti omosessuali effeminati, il dubbio che la questione possa riguardarmi non mi dà tregua. Penso quindi che sia utile richiedere una diagnosi che mi dia certezze. Grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
"..sia utile richiedere una diagnosi che mi dia certezze."

Condivido.

Dott. Brunialti
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dopo
Utente
Utente
Non voglio farLe perdere altro tempo. So che non è possibile né consentito formulare una diagnosi tanto complessa online. Ma Lei, leggendomi, ha quantomeno avuto il sospetto che i miei dubbi possano essere fondati? Il fatto che mi induca a rivolgermi a un centro per le disforie di genere ha aumentato le mie preoccupazioni
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Ad un ansioso qualsiasi indicazione diagnostica aumenta l'ansia.
Per evitarlo avremmo dovuto .. non risponderLe
o darLe una qualsiasi risposta generica;
ma non è da noi.

RassicurarLa avrebbe lo stesso effetto.

Quanto potevamo fare online per Lei è questo.
Il resto di persona.

Dott. Brunialti
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dopo
Utente
Utente
Va bene, grazie. Un'ultima domanda: non tutti gli psicosessuologi/psichiatri sono abilitati a fornire una diagnosi di disforia di genere? Devo necessariamente rivolgermi a un centro riconosciuto dall'ONIG?