Infertilità ed equilibrio di coppia

Buongiorno Sig Psicologo/psicologa,
ho 43 anni e ho conosciuto la mia attuale compagna poco più di 3 anni fa. In breve abbiamo deciso per la convivenza e poco più di un anno fa la ricerca di un figlio. Quindi un susseguirsi di eventi che racconterò in breve: la scoperta della mia serissima ma non totale infertilità, il ricorso alla fecondazione in vitro (ICSI), il miracoloso risultato di un successo al primo tentativo ed oggi sono padre di una bambina di 20 giorni. L' esperienza della ICSI ci ha lasciato prosciugati nelle finanze ed ha lasciato me fortemente compromesso emotivamente. Mi sento un disabile rispetto agli altri mariti/compagni e sono convinto che questa condizione sia evidente pure alla mia compagna. Siamo circondati da annunci di gravidanza di amiche e colleghe della mia compagna e credo che diversi pensieri ed emozioni si agitino dentro di lei: la rabbia e la frustrazione nel vedere altri che concepiscono con naturalezza e facilità, la rabbia e la frustrazione nell' avere un marito che l' ha obbligata a concepire con una laboriosa e costosa procedura artificiale, il recondito desiderio che pure lei, con un compagno diverso da me, potenzialmente potrebbe generare anche il secondo figlio. Prima della scoperta della mia ipo-fertilità la passione era un po piu viva e la considerazione che essa aveva di me un po' più alta....meno frequenti sono diventate le occhiate passionali e i forti abbracci che ricevevo la sera quando ci ritrovavamo.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

1.
posso comprendere la ferita narcisistica che l'ipofertilità comporta,
come del resto il ricorso a tecniche di PMA per avere un bambino.
Presso molti Centri le persone sono seguite psicologicamente allo scopo di elaborare i complessi vissuti che accompagnano i percorsi di procreazione medicamente assistita.

2.
Lei osserva che ora
"meno frequenti sono diventate le occhiate passionali e i forti abbracci che ricevevo" prima della diagnosi.
Tenga conto che avere un figlio di 20 (VENTI) giorni comporta
- soprattutto nella donna che allatta -
stanchezza e privazione di sonno
che in questa fase mal si conciliano con l'erotismo.
Eviti di attribuire a Sua moglie sentimenti e pensieri che forse sono soltanto Suoi. Se ci riesce, gliene accenni, piuttosto.

3.
Mi dispiace che
"L'esperienza della ICSI ci ha lasciato prosciugati nelle finanze".
I Centri PMA dell'Azienda Sanitaria raggiungono gli stessi standard di successo a fronte del pagamento del semplice ticket.
Nella nostra Provincia il Centro PMA è semplicemente annesso al reparto di Ostetricia dell'Ospedale.
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Se si accorge che l'umore non migliora,
si rivolga al Consultorio per qualche colloquio psicologico (solo ticket):
può essere importante.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Buongiorno e grazie per le precisazioni. Avrei a questo punto una domanda da porLe: sulla base della Sua esperienza clinica , come appare nell' immaginario femminile un marito/compagno ipofertile ? La sua "immagine" ne esce sminuita in seguito alla dura scoperta ? Nelle coppie come la nostra dove il maschio è ipofertile vi possono essere delle ricadute in termini di attrazione e di eros ?
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Domanda interessante e importante.

Risposta:
dipende dall'elaborazione che la coppia riesce a farne.

Essendo che la sessualità possiede sì una funzione procreativa (applicata solo qualche volta nella vita)

ma anche - e più frequentemente -
la funzione ludica,
di piacere,
di seduzione e corteggiamento,
di conferma della identità,
di complicità e trasgressione,
e molto altro,

se la prima è scarsa si può:
- enfatizzate la carenza, con risultati pessimi naturalmente;
- valorizzare tutto il resto, che non è poco.

Enfatizzare la carenza
può avvenire da parte della coppia o di uno dei due.

Se la coppia o persona si trova in difficoltà nell'elaborazione,
nell'accettazione del limite,
è opportuno chieda aiuto.
Gli Psicoterapeuti che seguono le PMA sono molto preparati su questi percorsi.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti