Forte demotivazione lungo periodo.

Egregi Dottori,

con la seguente porgo alla Vostra attenzione un mio problema che mi affligge dal lontano 2016. Durante la mia vita ho conseguito un diploma in ragioneria ed una laurea in economia e commercio. Successivamente ho cercato sempre lavoro anche i non attinenti il mio percorso di studi ma aimè senza mai trovare una stabilità. La ricerca viene sempre effettuata tramite internet su tutto il territorio nazionale. Nel 2016 causa pensionamento del medico di medicina generale, ho perso il mio ultimo lavoro(impiegato amministrativo contabile) e da quel giorno non ho più trovato nessun tipo di lavoro. Sempre nello stesso periodo ho perso anche la compagna con la quale ci frequentavamo da più di 8 anni. La perdita della compagna è avvenuta anche a causa della mancanza del lavoro che mi ha impedito di creare una progettualità per il futuro. Non mi sono perso d'animo e siccome non trovavo lavoro mi sono iscritto(2018) ad un corso di contabilità aziendale per acquisire nuove competenze e rispolverare quelle vecchie. Sempre nel 2018 ho continuato con lo studio ed ho superato il bando di corso concorso nazionale di Istruttore di tennis ma senza trovare sbocchi nemmeno in questo ambito. In ultima istanza ho frequentato un corso di ricollocazione disoccupati over 30. Il corso si articolava in 6 mesi di colloqui e test con lo psicologo del lavoro. Lo psicologo mi ha spiegato le varie utilità delle soft skills, cosa fare e non fare durante un colloquio di lavoro, l'importanza delle relazioni sociali, come redigere un cv ed inoltre ho effettuato dei test ove il risultato è stato fra i migliori di tutti i corsisti. Purtroppo anche dopo questa esperienza nessun colloquio e nessun lavoro.
Purtroppo devo dire che negli ultimi anni i rapporti con i miei genitori sono sempre più freddi. Sono 65 enni pensionati ex professori di scuola superiore di secondo grado, li sento distanti, come se non capissero più i discorsi con un filo logico e con un costrutto elaborato.
In definitiva ci parlo poco anche per non creargli problemi o stati d'animo ansiosi.
Per quanto riguarda le relazioni sociali, devo ammettere che non ne abbiamo. Io non ho nessun tipo di frequentazione continua, e nemmeno i miei genitori. Anche volendo chiedere una segnalazione per un lavoro, non abbiamo l'occasione di chiedere a nessuno nemmeno a parenti(attriti familiari quando io e mia sorella eravamo piccoli)
Attualmente sono circa 15 gg che non scendo più in campo per farmi una partita di tennis. Credo di abbandonarlo, sono demotivato e non me la sento di star a ragionare in campo per una partita di tennis. Purtroppo ultimamente sta iniziando a soffrire dello stesso mio problema mia sorella 29 enne laureata in assistente sociale con relativa abilitazione all'esercizio della professione. Anche lei disoccupata single e senza figli.
Aimè sembriamo un cane che si morde la coda, non se ne esce più.
Ringrazio per l'attenzione prestata. Resto in attensa di un Vostro prezioso consiglio.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

a quanto ci descrive
Lei sembra aver fatto tutto come occorre.

E dunque,
perchè nessun lavoro?
Ma neppure nessuna relazione sociale; come mai?

Noi non la conosciamo e dunque come aiutarLa?
Immagino avrà frequentato i Centri per l'Impiego...

Prima di scivolare verso forme depressive
Le consiglierei qualche colloquio psicologico presso il Consultorio (gratuito),
è un passo già preso in considerazione?

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2019
Ex utente
Egregia Dottoressa Brunialti,

la ringrazio vivamente per l'interessamento. Procedo a risponderle ai quesiti.

Il perchè della mancanza del lavoro non lo sò. Avendo frequentato 6 mesi di corso di ricollocazione con uno psicologo, posso dirle ciò che è risultato dai vari colloqui di gruppo e singoli. Sono(secondo lo psicologo) un ragazzo riservato, pragmatico, metodico, organizzato, responsabile, riesco a portare a termine il lavoro assegnatomi, empatico, leadership, riesco a lavorare in team, ottime competenze comunicative, adattabilità e flessibilità, orientanto a migliorare le performance, so prendere decisioni e so gestire lo stress.
Forti carenze nelle relazioni sociali. In ambito lavorativo, invece, riesco ad avere relazioni sociali normalmente.
Sin da piccolo quando ho iniziato ad andare all'asilo, dopo pochi giorni le maestre hanno invitato i miei genitori a riportarmi a casa in quanto non socializzavo anche se andavo bene nelle questioni didattiche. In età adolescenziale fino a 18 anni ho fatto tennis agonistico di buon livello. Ho giocato pochi anni causa problemi fisici congenici all'anca. Il mio obiettivo era giocare poco e imparare in fretta e ci sono riuscito. Sempre in età adolescenziale fino intorno ai 22 anni uscivo nei fine settimana con persone molto più adulte(35/45 anni) e mi trovavo bene. Gli argomenti di discussione ovviamente erano differenti rispetto ai 15 enni e proprio per questo andavamo in accordo. Si parlava di lavoro, politica, sport, divorzi e separazioni ecccc Attualmente non ho relazioni sociali in quanto sono stato sempre disponibile con chi mi chiedeva qualche favore ma quando ho avuto bisogno io nessuno ha fatto un passo in avanti per venirmi incontro. Il perchè? Secondo me invidia sociale in quanto sono stato e sono sempre libero e indipendente nelle idee, ho avuto compagne sempre con gradi elevati di istruzione e di bella presenza. Sono stato e sono sempre libero di scegliere cosa fare e non fare. Tutto ciò è l'opposto di ciò che facevano i conoscenti in quanto "dovevano chiedere il permesso a genitori e compagne anche per andare al bagno".

Non ho citato i centri per l'impiego solo per dimenticanza, comunque li frequento come frequento le agenzie interinali.

La ringrazio per avermi suggerito il consultorio, lo prendo in considerazione.
Dopo aver risposto alle sue domande, si evidenzia qualcosa di nuovo? qualche accorgimento da prendere?

Grazie. Cordiali Saluti.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Qualche colloquio in Consultorio potrebbe essere sicuramente utile
per capire soprattutto l'aspetto sociale nella Sua vita privata.

Da quanto Lei scrive non sembra emergere null'altro,
ma si sa che online non è come di persona...

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti