Vita sociale assente

Buonasera, sono in una situazione un po particolare, probabilmente a causa del mio carattere chiuso. Sono uno studente fuorisede, non mi ritengo un sociofobico ma ho comunque molte meno conoscenze di una persona ''normale''. Mentre quando sono a casa con i miei posso contare su un gruppo ''fisso'' e un minimo numero di conoscenze a cui chiedere di uscire, qui da fuorisede h solo un gruppo di persone conosciute all'università, che tuttavia non sembrano essere interessate ad estendere questo rapporto anche al di fuori. A me sembra una cosa molto triste, visto che all'università ho sempre qualcuno con cui parlare, mentre quando esco mi ritrovo completamente solo a studiare. La vita da fuorisede non dovrebbe essere solo questo! Il rapporto di amicizia nasce all'università e finisce lì. Poi ci sono 2 persone con cui ho legato di più ma sono pendolari e quindi è come se non fosse niente. Cioè mi sembra assurdo che in 4 mesi e mezzo non sono mai uscito la sera in città. Diciamo che mi è capitato più volte di conoscere una persona, chiederle di uscire, anche solo per un giro, una birra, o qualsiasi cosa, per poi venire congedato con un ''ti faccio sapere'' (mentre poi sparisce), ''sono impegnato'', ''devo studiare''. La cosa diciamo mi fa perdere un po la pazienza, mi sento escluso, è come se fossi sempre io a dover fare il primo passo per conoscere qualcuno ma nessuno è interessato a me. E' frustrante soprattutto perchè faccio tanto per costruirmi un po' di autostima ed alla fine rimango sempre deluso da persone che costruiscono dei paletti. Mi chiedo cosa ci sia di sbagliato in me: alla fine sono un bel ragazzo (così mi dicono), credo di essere abbastanza intelligente, forse che io sia troppo chiuso mentalmente e fino ad ora ho chiesto di uscire alle persone sbagliate? La cosa più brutta è arrivare alla sera e vedere che i miei coinquilini escono ed io rimango sempre a casa (ormai per loro sono diventato un caso umano, un sociopatico che non esce mai di casa); tant'è che il weekend torno dai miei amici in paese. Ammetto di essere una persona chiusa sì, ma con un certo spirito di iniziativa. Dal punto di vista sentimentale non ne parliamo: col mio aspetto fisico chiunque avrebbe già perso la verginità prima dei miei 21 anni (lo sanno in pochissimi); eppure eccomi qui, ragazze che mi interessano non ne conosco e, al di fuori dei miei circoli di amici o non ne trovo o non riesco ad approcciarci. E' una situazione pessima ma ormai mi sono abituato a fare schifo, a venire ignorato ecc ecc, evidentemente è il carattere che mi impedisce di fare quello che fanno le persone normali.. . non so veramente cosa pensare.. .
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Dr.ssa Lidia Falcone Psicologo, Psicoterapeuta 6 1
Buonasera,
Le sue difficoltà nell'instaurare nuovi legami con gli altri sembrano essere alimentate da una sorta di ipercriticismo, come se una parte di lei stesse continuamente giudicando le fragilità e le angosce, che pure le appartengono.
Sarebbe importante, per trovare delle modalità e delle nuove strategie di "sblocco", comprendere il significato che attribuisce a queste nuove esperienze di autonomia che sta vivendo e analizzare la quota di angoscia che stanno evidentemente mobilitando.
In particolare, mi colpisce la sua affermazione sulla verginità, che fa pensare che possa provare senso di colpa e vergogna per non essere riuscito ad avere rapporti sessuali, attrbuendo alla sessualità l'esclusivo significato di "performance" o di "azione".
Le consiglio di affrontare tali tematiche e le emozioni da esse derivanti attraverso un percorso psicoterapico, che potrà esserle utile per comprendere meglio le sue modalità relazionali ed affrontare la frustrazione da lei descritta.

Dr.ssa lidia falcone

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