Doppia personalità

Salve a tutti, sono qui per esporre un problema che da molte settimane mi tormenta. Mi chiamo V......, sono una ragazza di 20 anni e sto con il mio fidanzato da quando avevo 15 anni. Premetto che sono davvero innamorata di lui, non ho nessun dubbio sui miei sentimenti. Mi vedo insieme a lui nel mio futuro, è il pilastro più importante della mia vita e non voglio perderlo. Purtroppo stiamo attraversando un periodo un po' difficile a causa dei continui litigi. Si può dire che i comuni litigi ci sono sempre stati nella nostra vita di coppia, ma abbiamo sempre chiarito tutto. Il punto è che ora non si tratta di litigi "normali". Questi litigi sono "grandi" a tal punto che lui mi definisce cambiata, nei momenti in cui litighiamo mi definisce "l'altra V......". Mi dice che in quei momenti sembro totalmente un'altra persona e che lo ferisco con le mie parole. Il problema è che ciò che dice è vero. Infatti, in quei momenti dico tantissime cose e, quando "torno normale", mi pento di tutto ciò che ho detto, perché non le penso affatto. Però non riesco a capire il motivo per il quale, in quei momenti, dico le cose perché ne sento il bisogno, come se dovessi togliermi un peso, in un certo senso. Le cose che gli dico con più frequenza sono: "sei troppo geloso", "non posso prendere nessuna decisione da sola", "non mi sento libera di prendere una scelta o di fare un qualcosa", "mi sento sempre sotto pressione". Il fatto è che siamo entrambi gelosi, anzi, io mi ritengo molto più gelosa di lui e, comunque, la nostra gelosia non dà fastidio a nessuno dei due. In realtà, ci sentiamo molto uniti anche grazie a questa gelosia. In quei momenti di rabbia, durante il litigio, cerco di controllarmi ma non riesco, ed esplodo come un vulcano. Abbiamo provato tante volte a chiarire, ma poi il giorno dopo litighiamo nuovamente. Vorrei riuscire a capire che tipo di problema (se così si può definire) ho e le possibili soluzioni. Grazie mille.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile V.,

se c'è un problema è quello della gelosia, della modulazione della rabbia e della comunicazione della coppia.

Ma non parlerei della doppia personalità, come si vede in alcuni film, disturbo peraltro rarissimo (amnesia dissociativa).

Il problema è che la rabbia acceca ed è un'emozione molte veloce, rapidamente ci fa fare e dire delle cose.

Questo problema lo riscontri solo col tuo ragazzo o anche con altre persone?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Dottoressa, la ringrazio per la sua risposta e per aver dedicato del tempo al problema che mi affligge. Mi sento più tranquilla a sapere che non c'è un problema di doppia personalità.

Questo problema lo riscontro solo con il mio ragazzo, anche se spesso mia madre mi definisce troppo nervosa. C'è da precisare che qui subentra un altro "problema": la mia famiglia.
Io non voglio mostrare la mia gelosia e quella del mio ragazzo ai miei genitori, perché so che non capirebbero, quindi cerco di tenere sempre tutto nascosto. Ad esempio, io ed il mio ragazzo abbiamo deciso di non andare separatamente in piscina, ma di andare sempre insieme, appunto per la gelosia. Quindi, quando i miei genitori mi chiedono di andare con loro (senza lui), io trovo sempre delle scuse. Il fatto è che sembra che loro si siano accorti di questa cosa, dunque spesso mi lanciano frecciatine, dicendomi che sto sempre in casa, che ho voglia di uscire solo se c'è il mio ragazzo e cose simili. Queste cose mi fanno stare male e spesso mi sfogo con il mio ragazzo. Ad esempio, l'altro giorno in un litigio, dopo che i miei genitori avevano fatto delle continue battutine, ho detto al mio ragazzo che i miei genitori avevano ragione. Dopo che mi sono sfogata, però, ho capito che erano delle fesserie perché so che le cose non sono in quel modo. Inoltre, io soffro d'ansia, quindi quando so che i miei genitori devono andare da qualche parte, ho sempre l'ansia che possano dirmi qualcosa.
Purtroppo penso che i miei genitori abbiano influito molto sulla mia sicurezza personale. Ho due fratelli e ho un ottimo rapporto con loro. Il problema è che ho vissuto la mia vita come se fosse una competizione. Non sono mai stata apprezzata dai miei genitori, anzi, sono stata molte volte disprezzata. Sono la più educata, l'unica che ha intrapreso un percorso di studi all'università e l'unica che li ascolta sempre. Non ho mai creato problemi a casa. Il problema è che i miei genitori, generalmente, non apprezzano lei mie scelte. Hanno criticato persino il mio percorso di studi. Ho sempre avuto un'autostima bassissima. Mi sono sempre vista brutta, anche per colpa di "giudizi" di disprezzo in riferimento al mio modo di vestire, ecc. Da quando c'è il mio ragazzo tutto questo sta scomparendo. Ho molta più autostima e riesco a vedermi bella. Mi ha aiutato tantissimo.
Il mio fidanzato mi ha fatto notare che tendo a prendere le scelte non in base a ciò che mi rende felice, bensì in base a cosa possa andar bene ai miei genitori. Io lo faccio perché vorrei che fossero fieri di me, ma lui mi dice sempre di seguire, in ogni occasione, ciò che rende felice me, senza curarmi dell'opinione dei miei genitori.
Io gli do ragione, però, purtroppo, non riesco a liberarmi dal giudizio dei miei genitori. Quindi riparte il circolo nel quale tendo a sfogarmi con lui.
Ho scritto tutto ciò perché non voglio ferirlo proprio per tutto ciò che ha fatto per me e perché voglio trovare una soluzione. Secondo voi, quindi, la situazione con i miei genitori quanto è influente rispetto al problema con il mio fidanzato?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

durante l'adolescenza si cambia moltissimo, non solo fisicamente, e quindi è perfettamente ovvio che stai apprendendo molte modalità di approcciarti alla vita.

Ma non direi che ciò che ti dicono i tuoi genitori sia sbagliato (almeno non sempre!): loro ti vogliono bene e probabilmente nelle loro battute affettuose vogliono solo spronarti.

Soprattutto se vedono e conoscono la gelosia che provi per il tuo ragazzo, è ovvio che a modo loro cercheranno di fare qualcosa per aiutarti.

Ma se tu sei così tanto gelosa del tuo ragazzo al punto da non riuscire neppure ad andare in piscina senza di lui, allora c'è un problema, che poi porta alla rabbia eccessiva e a litigi inutili che però alla lunga possono stancare entrambi.

Cordiali saluti,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Capisco la sua posizione nel non stabilire una contrapposizione netta tra me e i miei genitori. Naturalmente, per via del dialogo tramite internet e di possibili equivoci, cerca di fare da "paciere" tra me e i miei genitori.
Posso rassicurarla che, comunque, non ce n'è bisogno. Voglio un bene dell'anima a loro e non sognerei neanche minimamente di mettermi in contrapposizione con loro.
Certamente, se sono una "brava ragazza" lo devo soprattutto all'affetto e all'educazione che mi hanno dato. Su questo non ho dubbi.

Il mio problema è un altro. Loro tendono ad inserirsi troppo nelle mie scelte e a giudicare secondo la loro opinione. Penso sia giusto dare un consiglio, il problema, però, è che non accade ciò, mi creda. Ognuno di noi ha una personalità diversa e ama fare cose diverse. Quando si parla di scelte, di vestiti, di cose che si amano, ecc., l'opinione corretta sarà solo ed esclusivamente la loro. Non tendono a considerare che ognuno può avere delle opinioni diverse.

Dico tutto questo perché tutto questo "giudicare" mi ha provocato una insicurezza tale che non riesco a stare tranquilla senza il loro consenso.
Proprio per ciò dico che litigo col mio ragazzo perché, per alcuni momenti, mi convinco che quello che dicono loro è corretto, anche se in realtà non sanno le cose.

Per questo ho detto che da quando il mio ragazzo è entrato a far parte della mia vita, mi ha aperto gli occhi sulle cose che davvero rendevano felice me, al di là dell'opinione dei miei genitori.


I miei genitori non sanno nulla della mia gelosia, come le ho detto in precedenza. Loro pensano che io non faccia queste cose perché il mio fidanzato mi impedisce di farle. In realtà, sono io a non volerle fare.
Il nocciolo del problema è proprio questo: non riesco a liberarmi dei giudizi dei miei genitori, anche se so la verità. Io non faccio determinate cose, perché non voglio farle, ma, se per caso mi dicono che non le faccio perché me lo impedisce il mio ragazzo, mi convinco di ciò e mi sfogo contro di lui. Solo dopo un po' riesco a recuperare la ragione ed ammettere che tutto ciò che ho detto non è vero.

Stia tranquilla, dottoressa, non voglio assolutamente mettermi contro i miei genitori. Gli voglio davvero tanto bene. Voglio, semplicemente, liberare la mia felicità dal loro giudizio. Quindi, avendo fatto un veloce "excursus" ho pensato che avrei potuto rendere chiara la situazione. Mi scusi se l'ho indotta a pensare che io abbia qualcosa contro di loro. Non è affatto così. Volevo capire, semplicemente, quanto tutti questi loro "giudizi troppo penetranti" abbiano influito sulla mia insicurezza.
Ho, erroneamente, mischiato le due cose e non le ho lasciato la possibilità di capire. Mi scuso ancora.