Sento di non potermi realizzare mai...

Buongiorno a tutti, sono Miriam, ho 22 anni e a dicembre dovrei conseguire la laurea in Biotecnologie triennale per poi iniziare Biotecnologie mediche. Ho provate il test di medicina ben 3 volte facendo sempre 1 massimo 2 punti in meno del minimo. Per farla breve e non tediarvi sono 3 anni che soffro tantissimo per non essere entrata, dato che medicina è il mio sogno da sempre. Ultimamente mi ero quasi rassegnata e me ne ero fatta una ragione, tanto che a settembre non ho riprovato il test. Mia sorella di 18 anni invece lo ha provato proprio ora per la prima volta entrando subito nella sua prima scelta. Inutile raccontare la situazione assurda che si è venuta a creare: lei che si sentiva in colpa per iniziare un percorso che avrei voluto iniziare io ed io che mi sentivo in colpa quanto lei per influenzarla nella scelta tra medicina e ingegneria nella quale si era appena immatricolata. Oggi 3 settembre ha deciso di immatricolarsi alla fine a medicina e io non so perchè ma sono ricaduta nello sconforto, sono bloccata, non riesco a studiare e non riesco a smettere di pensaredi non avercela fatta nessuna di quelle 3 volte. Mi sento incapace e sono sicura che niente mi potrà mai far sentire realizzata come il lavoro del medico. Sono davvero triste, abbattuta e mi sento ridicola a piangere ancora a 22 anni come una bambina capricciosa e a domandarmise sia una follia riprovarlo una volta ancora, a 23 anni e in un periodo in cui avrò ancheda preparare gli esami della magistrale. Aiutatemi vi prego. E siate schietti se è necessario.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente, sentirsi negare una propria aspirazione è sempre doloroso. Nel suo caso, alla sfortuna si aggiunge l'assurdo di veder riuscire in un lampo qualcuno che non aveva lo stesso interesse ad intraprendere gli studi da lei tanto desiderati.
Le dirò che cosa farei io. Continuerei con impegno gli studi in corso, che tra l'altro sono afferenti a quelli medici, e l'anno prossimo proverei di nuovo, ma questa volta senza nessuna ansia, senza nessuna affannosa preparazione preventiva.
In altre parole, come dice la filosofia orientale, "senza desiderio né timore", ma pensando che il suo attuale corso di studi le dà già moltissimo.
Proprio questa attitudine distaccata e serena è quella che ha permesso a sua sorella di farcela, mentre lei è stata paralizzata dall'intensità stessa del desiderio, dalla paura di perdere qualcosa a cui attribuiva un esagerato valore.
Auguri, e ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Gentile dottoressa, la ringrazio per la risposta.
In effetti sono una persona molto insicura, facilmente mi agito e penso che in parte sia stata questa la causa dei miei precendenti fallimenti. Cercherò di seguire il suo consiglio.
Buona giornata.