Perché continuo a sentirmi derisa e inutile?

Sono una studentessa universitaria e da quando ho iniziato non ho avuto mai problemi a parlare con gli altri e a fare nuove amicizie. Conosco e parlo con quasi tutte le persone del mio corso. Alle medie e i primi anni delle superiori ero più timida ma poi mi sono sbloccata, soprattutto sotto pressione di mia madre, che spesso mi faceva pesare il mio avere pochi amici. È da più di un anno che provo molto spesso un misto di rabbia, profonda tristezza e ansia. Tralasciando lo stress degli studi, sono ossessionata dall'idea che tutti quelli che mi circondano, le persone con cui parlo e con cui mi frequento, mi trovino una "sfigata", una persona imbarazzante da avere intorno, una di cui si può dire di tutto e di più appena se ne va. Ho avuto ogni tanto piccoli segnali di questa cosa come persone che si bisbigliavano nell'orecchio a bassa voce mentre erano sedute esattamente di fianco a me. Allo stesso tempo però molti mi sembrano felici di vedermi e mi fanno anche confidenze personali, però il pensiero di essere derisa e disprezzata mi tormenta in continuazione. Ne ho parlato con il mio ragazzo molto spesso e lui dice che non c'è nulla che non va in me, ma so che forse la sua opinione può essere alterata perché mi ama. Non posso neppure risolvere il problema stando da sola, perché quando sono sola per molte ore cado in una profonda sensazione di solitudine e inutilità. Non so cosa fare e ho paura che niente mi potrà mai aiutare. Con la mia famiglia non ne posso parlare perché verrei derisa o mi direbbero le solite frasi fatte. Con amici di più vecchia data non mi sento di parlarne perché avrei paura di annoiarli per poi sentirmi dire le solite cose.
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Dr.ssa Cristina Ilaria Baiocchi Psicologo, Psicoterapeuta 4
Credo sia importante in un percorso psicologico capire da quanto lei si senta in questo modo, come è nata questa sua convinzione e i sentimenti associati più in profondità.
Nessuno nasce e si sente inutile. Chiarendo il punto di partenza si riesce a leggere ciò che è venuto dopo in un’altra prospettiva.
Serve il tempo per parlarne, capire insieme e lavorarci.
Se vuole sono qui.
Intanto le auguro una buona serata.

Dott.saa Cristina Ilaria Baiocchi

Dr.ssa Cristina Ilaria Baiocchi