E alla fine ho ritrovato me stessa ... nel disturbo borderline

Buonasera.
Sono una ragazza di 27 anni.
Arrivo qui, su questo sito, col cuore distrutto dalla sofferenza... premetto che so che non rilasciate diagnosi, infatti sono qui per sapere a che professionista rivolgermi per avere una valutazione.
La mia vita ormai da anni (non so dire di preciso quali) è un inferno. La mia famiglia, gli amici, il mio ragazzo... premono perché io vada dallo psicologo perché dicono che ho atteggiamenti strani, non sanno come prendermi, trovano difficile relazionarsi con me e io mi chiedo da anni il perché. Non sono consapevole del mio problema... il mio comportamento distruttivo è completamente incosciente... so solo che devasta rapporti, rovina relazioni, ho perso tutti gli amici e mi sono isolata rimanendo da sola perché sono triste e non capisco cosa non va in me. A me sembra di stare bene! L'unica cosa che tristemente noto sono gli attacchi di panico e la tachicardia, gli scoppi di rabbia. . . io non mi rendo conto ma le persone mi dicono che sono sfoghi fortissimi e che appaio "ingestibile. " E io sono frustrata. Non sapere di provocare così tanta sofferenza mi fa star male e mi fa rabbia che queste cose siano "fuori controllo".
Pochi giorni fa per caso sono incappata in un articolo che parlava del disturbo borderline. Li, leggendo, è stato come vedere la luce in fondo al tunnel. . . Mi sono ritrovata in tutta la sua descrizione. . . a trovare risposte che prima non trovavo da nessuna parte.
Vivo una perenne altalena emotiva. Ho sempre pensieri contrapposti fra loro, indipendentemente dalla situazione e dalla persona che ho di fronte. Vivo in uno status di amore/odio, attrazione/repulsione, cambio umore mille volte al giorno, per me una persona diventa da "buona" a "cattiva" cosi a caso, non ho per niente controllo sulle mie emozioni specialmente quelle negative che sono quelle che creano le mie reazioni spropositate ed esagerate. Mi sento "chiusa nella mia testa", mi sento in una trappola infernale e non riesco ad uscirne, perlomeno con le mie forze.
Mi sento sola anche se non lo sono, mi sento sola perché sento che nessuno può aiutarmi contro questo mostro che ho dentro, e mi isolo ancora di più perché vivo il paradosso che voglio la vicinanza degli altri ma allo stesso tempo ne ho paura, e allora rimango chiusa in me stessa e sto male. Non ce la faccio più. Voglio uscire da questa gabbia. Voglio una vita normale. Quella che ho io non ho una vita è un incubo ad occhi aperti! Devo andare dallo psicologo normale oppure cercarne uno specializzato in questi problemi?
Grazie per avermi letto e scusate se ho scritto tanto.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile ragazza,

condivido che ricevere una diagnosi può mettere ordine nel "caos esistenziale" che ci si sente dentro,
dare un nome a "..questo mostro che ho dentro..".

- Chi fa la diagnosi?
Lo Psicologo oppure lo Psichiatra.

- Chi cura l'eventuale disturbo borderline?
Lo Psicologo che sia anche Psicoterapeuta cura attraverso la psicoterapia,
lo Psichiatra attraverso la terapia farmacologica.
Frequentemente si abbinano i due approcci,
ma solamente dopo una visita di persona è possibile definire cosa è adatto a chi.

Auspico vivamente che la luce che vede in fondo al tunnel possa svelarLe altri panorami
di vita
e
di relazioni.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
È vero quello che dice lei,che vorrei dare "un nome" o comunque un senso a questo mio caos interiore come lo chiamo io ... non sto bene,però alla fine più che una diagnosi o un "nome" conta solo questo ... tornare a stare bene ... grazie per la sua gentile risposta,mi ha aiutato tantissimo! Cordiali saluti
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Dr. Laura Izzi Psicologo 31 1
Gentile ragazza,
E' piuttosto inusuale che una personalità di tipo borderline sia così consapevole del proprio malessere, quindi è opportuno davvero che lasci la diagnosi a chi la prenderà in cura. L'unico consiglio che mi sento di darLe è di cercare un buon professionista della salute mentale. Se davvero la diagnosi dovesse essere quella da lei paventata, non deve spaventarsi ma seguire scrupolosamente la terapia anche farmacologica che Le verrà fornita.
Auguri

Dr. Laura Izzi www.psicologabenesseretorino.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,specifico che non sono per niente consapevole dei miei comportamenti se no non starei cercando così disperatamente aiuto ... mi sono riconosciuta in tante cose e vorrei andare da un professionista per capire ... si non nego di avere paura ma devo venirne a capo una volta per tutte perche desidero stare bene con tutta me stessa. Per ora mentre aspetto di andare al colloquio cerco di stare più serena possibile! Grazie di cuore per la sua risposta.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Mi sono dimenticata di dirle che mi fa sentire sollevata che lei nutra dei dubbi sul fatto che io possa essere una "disturbata" per via del fatto che so riconoscere i miei disagi ... credo che la smetterò di pensare alle malattie perché non sono una cosa che mi compete e mi focalizzeró soltanto sul lavorare su me stessa,qualsiasi cosa siano i miei disagi. La ringrazio ancora!
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