Cosa mi sta succedendo? ansia oppure qualcosa che non va nella relazione?

Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni, fidanzata da circa 2 anni con un ragazzo.
È da qualche settimana che accuso un fortissimo malessere.
Mi sento continuamente triste, depressa, apatica, tutto quello che mi divertiva ora è diventata noia.
Questo stato d'animo è iniziato poco prima di Natale, ho passato tutte le festività così, tra alti e bassi.
Iniziato gennaio e quindi la sessione di esami pensavo sparisse questo stato eppure è continuato.
Questa cosa mi capita spesso a inizio sessione di esame.
La situazione è peggiorata qualche giorno fa (poco prima di un esame a cui tenevo moltissimo).
Mi sono vista con il mio ragazzo il punto è che mi sentivo parecchio apatica e avevo a momenti l'impressione di nonnprovare niente per lui, ho cercato con molta fatica di ignorare in quanto conoscendo la mia ansia e le mie insicurezze.
Tutto bene per 3 giorni fino a quando se ne va.
Passano circa due giorni (l'esame era ormai imminente) e inizia l'ansia, ma quella oppressiva che mi risucchia in un vortice di emozioni e pensieri negativi.
A tratti mi vengono dei pensieri di momenti passati insieme o futuri accompagnati da questa sensazione di fortissima angoscia che mi stringe lo stomaco.
E ora ho paura di vederlo, ho paura di provare una fortissima ansia e di avere l'impulso di lasciarlo.
Non è la prima volta che mi capita, mi è capitata sempre con lui a inizio relazione e con tutti gli altri ragazzi che ho avuto.
Cosa significa?
È ansia?
È una cosa passeggera?
Non voglio lasciarlo, è un ragazzo serio, sempre rispettoso con me e mi fa stare bene, gli voglio un bene profondo e lo amo, a tratti mi sento serena e progetto il futuro insieme, nuove cose da fare insieme.
in altri momenti invece al pensiero di vederlo provo questa sensazione negativa.
È ansia oppure c'è qualcosa che non va nella relazione?

Non vivo più bene da qualche settimana.
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Dr. Massimiliano Petrillo Psicologo, Psicoterapeuta 7
Cara Ragazza, spesso l'ansia si presenta in concomitanza con momenti in cui ci sentiamo fortemente sotto valutazione e la mancanza di energie e buon umore possono associarsi a quello che lei descrive e pervadere e influenzare la vita privata e sentimentale così come le relazioni in generale. Sicuramente il suo malessere è un segnale che ci sono aspetti di sè sui quali riflettere per comprendere l'origine e la dinamica di questi stati emotivi negativi che potrebbe non essere così semplicemente superficiale o consapevole. E' possibile che alle volte la volontà di non vedere il suo ragazzo sia proprio legato a un momento in cui forse lei vuole proteggere quanto di buono ci sia e quello stato ansioso a un timore più profondo legato a altro. Sicuramente in questo momento la confusione emotiva, gli stati d'animo che lei descrive e le pressioni dell'esame non aiutano a fare chiarezza ma credo la capacità con cui riesce a descrivere quello che le sta accadendo è sicuramente un punto di forza e un punto di partenza per riflettere con più calma su quanto sta accadendo. Credo per il momento sia importante che lei assecondi quello che il corpo e l'animo le dicono di fare, parlando e descrivendo al suo ragazzo come si sente e concentrandosi sugli obiettivi a breve termine come quello dell'esame. Dire come si sente ma sottolineare anche le cose buone che dice di questo ragazzo rappresenta la verità delle sue emozioni in questo momento e immagino che lui possa comprendere, rispettare e aiutarla a comprendere come è giusto che avvenga in un rapporto di coppia. Spero di essere stato in qualche modo utile e le mando un abbraccio.

Dr. Massimiliano Petrillo

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la sua illuminante prospettiva che, in effetti, non vedo tanto lontana dal mio modo di essere.
Gli esami mi hanno sempre messo sotto grande pressione in quanto sono una perfezionista. Ci tengo a mantenere una media molto alta e dato che sono a pochi esami dalla laurea, raggiungere l'obiettivo 110 e lode prefissato inizia a sentirsi.
Sotto esame evito qualsiasi distrazione: riduco i contatti sociali e da eremita mi chiudo in casa e ciò è davvero deleterio perché ho sempre sentito il bisogno di condividere del tempo con degli amici.
Riguardo questi stati emotivi altalenanti e il flusso di pensieri sto cercando di fronteggiarli sia esprimendo ciò che provo al mio ragazzo (cosa che si è rivelata di profondo aiuto) sia praticando la meditazione. Non è la prima volta che ho problemi con l'emotività ed ansia che mi hanno addirittura portato in terapia qualche anno fa. La ringrazio ancora e rifletterò prima di prendere qualsiasi decisione dettata solo dall'emotività e dagli impulsi.
Per ora attendo che la tempesta passi.
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