Mi sento rifiutata fisicamente e psicologicamente

Salve Dottori,
Io e il mio compagno ci siamo conosciuti 1 anno e mezzo fa e da circa 6 mesi conviviamo: abbiamo corso, mi sono allontanata dalla mia città, cambiando lavoro e allontanandomi dalla mia famiglia verso cui ho sempre avuto un attaccamento ansioso-dipendente.
Attaccamento che ho sempre avuto anche verso i ragazzi, per cui mi sono documentata e per cui per anni sono stata in terapia psicologica.
Ad oggi mi sento più consapevole grazie alla terapia ed anche indipendenza e stile di attaccamento sono migliorati.

Da qualche tempo però (o forse da subito?) percepisco problemi nella mia coppia: il mio ragazzo conduce una vita molto frenetica e stressante (problemi di lavoro, impossibilità di riposare adeguatamente) e ultimamente mi sento rifiutata fisicamente, abbiamo rapporti 1 volta a settimana quando è tanto, è sempre stanco e quando ha energie le usa per andare in palestra.
Sin dagli inizi non è mai stato quello che mi saltava addosso con grandi frequenze ma con la convivenza è peggiorato.
Inoltre altra cosa per me dolorosa è la totale assenza di baci passionali, mi concede solo baci a stampo fulminei.
Non sento passione e non mi sento quindi amata.
Ho provato a parlarne ma trovo un muro di gomma, per lui le mie sono stupidate, secondo lui l'amore si dimostra avendomi regalato un anello mesi fa e facendo progetti assieme per il futuro: vero, ma il sesso e la passione?
Come faccio a rinunciarvi?
Ormai è quasi una fissa per me, sogno di notte baci che mi mancano da un anno e mezzo (credo mi abbia baciato per davvero solo il primo mese di frequentazione, peggiorando via via), e ovviamente più mi ci fisso e più la situazione peggiora perché percepirà il mio monitoraggio su di lui.

Inoltre è spesso nervoso, scattoso, da pugni al muro e mi risponde male invece di magari comprendere il mio nervosismo e ad ogni discussione mi pone un muro: se ne va piuttosto di chiarire.
Io penso molto, troppo, e mi faccio mille domande: mi ama davvero o gli piace l'idea di avere una compagna?
Ha paura di perdermi?
mi farebbe mai del male?
lo attraggo?
ho provato con calma a dirgli che lo sento bloccato verso di me in tutto ciò che è intimo/romantico, ma lui dice che sono sciocchezze... quindi non consigliatemi un consulto di coppia.
Io per la prima volta forse non ho il terrore di perdere il mio compagno ma a lungo mi interrogo se dovrei allontanarmi io.
Ogni volta che mi avvicino sentimentalmente a lui sentendomi innamorata succede poi qualcosa che mi fa raggelare e fare mille passi indietro.

Non capisco come e se questa situazione sia recuperabile e perché un ragazzo di 30anni non provi desiderio e voglia di baciare la sua ragazza.
Cosa gli è successo in passato?
Sarà risolvibile oppure con lui mi aspetta un futuro di freddezza?
Sono confusa, impaurita e mi sembra di amarlo un giorno sì e uno no.
Sicuramente ho la mia parte di colpe (mi lamento spesso) ma questa situazione mi fa parecchio tentennare e mi assale la paura di aver sbagliato tutto e corso troppo.
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Dr. Monica Zoni Psicologo 164 13
Buongiorno,
lei sta vivendo una situazione difficile ed è plausibile, visti i comportamenti del suo compagno, sentirsi rifiutata.
Inoltre non riesce a cercare di risolvere il problema perché il suo partner sembra non voler sentire ragioni di discuterne e minimizza la questione; si trova ad affrontare da sola un problema di coppia.
Ma la vostra è davvero una vita di coppia?
Per la vita quotidiana siete in sintonia? fate cose insieme, c'è complicità, vi divertite?

Scrive che per la prima volta nella sua vita non ha "il terrore " di perdere un compagno...

Rifletta dentro di sé: cosa desidera veramente? come vede il suo futuro con lui? E senza di lui?

Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556

[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
La ringrazio per lo spunto riflessivo.
Lui è il primo ragazzo che oltre ad attrarmi molto fisicamente,si è da subito voluto impegnare con me. È perfetto x alcuni versi (serietà, fedeltà, fiducia),sappiamo scherzare in modo complice sì,il tempo assieme però è poco(lui lavora moltissimo e si addormenta prestissimo)e se io magari vorrei passarlo tutto assieme abbracciati lui rivendica i suoi spazi(distraendosi con frivolezze su internet)col risultato che trascura me(nella nuova città sono sola e in generale ho sempre avuto difficoltà ad avere amicizie). Ultimamente lo sento freddo,nervoso,non sento trasporto,calore e io sono molto fisica ho bisogno del contatto. Sinceramente è sempre stato un po' così ma ora non so se lui è peggiorato o io lo guardo disincantata. Di recente mi accorgo di lamentarmi spesso,di essere anche io fredda e scostante. L'ultima storia (ero ossessivamente controllante e sono stata lasciata di punto in bianco) mi ha parecchio segnata e mi accorgo che non appena lui fa qualcosa che mi ferisce io mi tutelo chiudendomi in me stessa e covando rancore.
Sono stata sola per gran parte della mia vita e onestamente mi fa paura il pensiero di esserlo di nuovo. Tuttavia non so che fare.
Sono inoltre molto spaventata dal pensiero di farmi una vita lontano dalla mia famiglia: qui non so dove scappare se ad esempio discutiamo. In più la sua situazione lavorativa è molto precaria a differenza della mia e il pensiero di progetti economici futuri comuni mi crea molta ansia...e so per certo che questo lo ferisce molto.
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Dr. Monica Zoni Psicologo 164 13
Lei scrive : "qui non so dove scappare se ad esempio discutiamo".
In altri momenti sarebbe andata dai suoi genitori dopo un litigio?
Dopo una discussione si sente sola? ha bisogno di conforto' Non ha amiche con cui confidarsi?
Provi a curare i suoi interessi e i suoi bisogni personali e sociali, in questo periodo in cui ha bisogni di fare chiarezza.
Pensi un po' a se stessa pur rimanendo nella relazione e veda cosa accade...
Deve vederci chiaro e decidere cosa fare; se sta ingigantendo le cose e/o se desidererebbe una relazione diversa.
Tenga presente se per lei è importante avere qualcuno al suo fianco per non essere sola o averlo per essere felice