Un disturbo paranoide della personalità

Salve...sono una ragazza di 20 anni..volevo raccontarvi brevemente la mia storia perche ho bisogno di aiuto.
Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico all'età di 13 anni (conseguenti a una "separazione" dei miei genitori)...a 16 anni,poi.è arrivata la depressione vera e propria,curata anche da un neurolgo da cui ne usci dopo alcuni mesi.
Adesso a casa mia c'è di nuovo una grande crisi tra i miei...mia madre è perennemente depressa e mio padre è andato via di casa (ma ogni tanto viene a trovarci),dopo avreci messo in gravi problemi economici (avevamo un tenore di vita medio-alto) per motivi ancora sconsciuti.
Io dopo avre fatto da mediatrice nei loro conflitti per 2 anni,mi ritrovo adesso in balia di una nuove depressione.Ho attacchi di panico seguiti da agorafobia,ipocondria (iniziata dall'estate quando mia zia si è ammalata di leucemia)...il mio medico generico mi ha diagnosticato DAP somatizzazioni correlate e sto prendendo alcuni farmaci.
La mia situazione non è migliorata...anzi...è peggiorata.
Mi sono rivolta,cosi ad una psicoterapeuta confidandole la mia paura di impazzire,di perdere il controllo con conseguente paura a maneggiare alcuni oggetti (coltelli,lamette...ecc.ecc).
Lei ha detto che sono affetta da un disturbo paranoide della personalità e che se non provvedo a curarmi,tra 4 -5 anni potrei "schizzare con la mente" (parole sue).
Per ora però,mi ha lasciata da parte,sostenendo che deve risolvere prima i problemi tra i miei genitori e poi curare me.
Ora mi chiedo..questo disturbo è una malattia?
Puo portare delle somatizzazioni fisiche??
Si puo curare???
Ho ricercato su internet e sinceramente nn mi rispecchio nei sintomi che vengono descritti...in quanto i miei timori/paure e sospetti nei confornti degli altri (in questo caso dei miei genitori),non sono fantasia della mia mente ma provengono da "minacce" avute da loro.Grazie a chi mi risponderà.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Cara ragazza non è possibile confermare una diagnosi da questa sede e troppo pochi elementi, nonostante la sua breve storia riportata, ci sono per ipotizzare un disturbo paranoide di personalità. Su quali sintomi le hanno fatto questa diagnosi? Cose le ha raccontato per indurre il terapeuta ad ipotizzare questo disturbo?

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza
"Schizzare con la mente" è un'espressione molto colorita ma che non significa nulla. Dai sintomi che descrivi credo che la tua diagnosi andrebbe confermata in seconda battuta da almeno un altro professionista, quindi prima di iniziare a preoccuparti di tutto ciò che questo disturbo comporta, dovresti richiedere una rivalutazione del tuo caso, presso un altro psicoterapeuta o magari uno psichiatra.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le risposte.
Io le ho raccontato cio che provo...
Mia madre in estate mi ha confidato di volersi uccidere e che l'avrebbe fatto appena sarebbe rimasta sola.
Da li è iniziato il mio incubo...non dormo piu di notte per controllarla,la seguo ovunque,le nascondo i medicinali e sinceramente nn mi fido neanche piu di lei.
Idem mio padre...quando le parlai dei suoi problemi mi disse che lui non tornava a casa perche un medico gli aveva detto che soffriva di schizofrenia (poi ho scoperto che nn era vero..ma aveva inventato tutto lui) e che aveva paura che tornando a casa ci avrebbe potuto fare del male.
Cosi mi sono venute delle paure...ho paura che io possa farmi qualcosa senza rendermene conto...cioè inconsciamente.
Ho la mia camera al 3 piano di una villetta..spesso quando sono da sola scendo nella tavernetta perche penso "se impazzisco e mi lancio dalla finestra mi faccio meno male"...ho paura a maneggiare coltelli/lamentte/forbici e mi è venuto un attacco di panico quando mio zio,l'altro giono,per scherzare me ne punto uno contro.
C'è da precisare che queste idee/sensazioni mi vengono solo quando sto a casa,mentre se sto con il mio ragazzo o in compagnia sto benissimo..tant'è che vorrei tanto rimanere incinta del mio ragazzo per andare a vivere con lui (vabbè ma questa è un altra storia).
Spesso poi,tra la gente,all'universita o mente guido mi vengono mini-attacchi di panico che riesco a mascherare ma che mi fanno venire paura di impazzire in pubblico.
Non so cosa mi stia succedendo...sono sempre stata una ragazza riflessiva,razionale e pronta ad aiutare gli altri...avevo tanti sogni,volevo laurearmi e dare una soddisfazione ai miei.
Adesso invece passo l'intera giornata al PC,non riesco nè a studiare,ne a lavorare,e neanche a prepararmi per uscire.
Adesso poi che anche la mia dottoressa mi ha messo da parte,dopo che finalemente avevo cercato aiuto,mi sento ancora piu sola,perche vorrei risolvere il problema velocemente...gia una sola seduta alla settimana era poca per me...figuriamoci adesso!!!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza
Dai dettagli che aggiungi il tuo sembrerebbe più un problema sul versante fobico-ossessivo (ossia un disturbo d'ansia). Ma non prendere queste parole per buone, richiedi un parere di persona presso un altro professionista, ad esempio uno psicoterapeuta formato in terapia breve strategica. Oppure, puoi sempre rivolgerti alla tua ASL, anche da sola, e richiedere un colloquio psicologico: da lì poi potranno esserti date altre indicazioni.

Ma il primo passo da fare, è spegnere il computer.

Sei molto simpatica.

Cordiali saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza, se le cose stanno come lei le riporta appare davvero difficile parlare di disturbo paranoide di personalità (con la considerazione che non la conosciamo e quindi si tratta sempre di ipotesi da confermare in sede specialistica)ma che ci troviamo sul versante già citato dal collega precedente e con il quale mi accordo sui suoi consigli.

cordialmente
[#6]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio moltissimo per le vostre risposte.
E' quello che pensavo anche io,perche so benissimo che le mie paure sono motivate.
Ma lei non ha voluto credermi,arrivando a conclusioni troppo velocemente (solo 3 sedute).Ma come mai ho quest'istinto materno all'improvviso??
E' una cosa che nn ho mai pensato,anzi la vedevo molto lontana.
Adesso invece sento quasi il bisogno di vievere insieme al mio ragazzo e di avere un bimbo.
Due volte ho sognato di essere incinta:Una volta la mia pancia si rompeva a mo' di uovo di pasqua e dentro c'era una bambola di pezza impizzata...la seconda volta ho partorito due pesci rossi (sempre morti) attaccati tra loro.
Sono quasi osceni,ma sapendo che i sogni sono una via che ci conduce all'inconscio,possono avere una loro valenza in questa situazione.
Non voglio aprofittare delle vostre risposte,ma ero curiosa di saperlo.
Grazie ancora.
Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Purtroppo non potrai approfittare delle nostre risposte, perché per scelta non forniamo interpretazioni di sogni attraverso questo servizio. Se la tua attuale/precedente terapeuta non ritiene opportuno vederti al momento presente, ma se tu senti di aver bisogno di un aiuto, segui i suggerimenti che ti abbiamo dato poco fa.

Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
dal tuo racconto sembra tu abbia alcuni sintomi riferibili ad un disturbo d'ansia: preoccupazione intensa, agitazione, catastrofismo, idee ossessive, ecc.

Onestamente non credo che la terapeuta precedente abbia centrato correttamente la tua diagnosi, ma anche se fosse non sembra sia stata particolarmente delicata, soprattutto con una persona che tende a preoccuparsi molto. Capisco come tu ti possa essere sentita.

Ma proprio per questo mi sento di darti due consigli:

1- il primo è quello di lasciare un po' il pc, soprattutto quando ti viene voglia di cercare sintomi psichiatrici in rete: non hai bisogno di rimanere incinta per vivere col tuo ragazzo, ma di pianificazione, progettualità, e tutto ciò che la vita ti offre CONCRETAMENTE

2- prova a contattare un terapeuta specializzato in psicoterapia cognitivo comportamentale (puoi vedere ad es il sito www.aiamc.it), fai un colloquio, e poi pensa alle eventuali proposte terapeutiche che riceverai.

Forse il bisogno che senti, ovvero la gravidanza, è l'espressione del tuo bisogno di vivere una vita diversa ed emozionante. Ma non avere fretta

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#9]
dopo
Utente
Utente
Ha ragione...il mio desiderio è quello di vivere una vita diversa...anzi...forse iniziare a vivere.
Sono stufa di tutto,ho troppe responsabilità,troppi pensieri per la testa...sono stufa anche di pensare e se potessi spegnerei un po il mio cervello.
I miei genitori hanno fatto sviluppare molto la mia "coscienza" e non riesco a non farmi problemi pèr loro.
Vorrei fregarmene,vorrei pensare a me stessa..ma puntualmente ogni volta che esco mi ritrovo a mandare un sms a mia madre per sapere come sta.
Se solo penso a ciò che ho passato negli ultimi 2 anni mi meraviglio di come non sia scappata di casa =)
Lo so benissimo che a 20 anni si è adulti...
Ma forse dovrei vivere un po il mio lato spensierato.
Mi ritrovo,invece,oggi di sabato mattina a dovermi svegliare alle 7 di mattina perche devo prima sistemare la mia casa,come VUOLE mia madre (non piccola XD ) e poi mettermi a studiare...poi cucinare per me e mia sorella...e riprendere a studiare di nuovo (possibilmente passare anche l'esame con un bel 30 ) e in tutto questo vengo accusata di avere tempo per lavorare.
A volte vorrei avere il coraggio di mia sorella...a lei non importa di nessuno,le manca mio padre solo quando ha bisogno di soldi e il suo atteggiamento menefreghista le risparmia molti rimproveri dei miei.
Insomma ha avuto 7 debiti a scuola e mia madre a chi ha incolpato??? Me perche non l'ho seguita e mi ha obbligata a farle dei riassunti scritti di tutte le materie per aiutarla a superare tutto.
Non voglio fare la vittima...ma mi sento molto giu di corda...e adesso pur di andarmene via di casa metterei da parte anche i miei sogni (come ad esempio laurearmi).
Ma non ce a faccio piu.
Scusate lo sfogo,ma la giornata è iniziata proprio male.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
lei scrive:
....Per ora però,mi ha lasciata da parte,sostenendo che deve risolvere prima i problemi tra i miei genitori e poi curare me....

vuol dire che la sua psicologa sta effettuando una terapia alla sua famiglia? se così fosse il progetto terapeutico non è sbagliato, dovrebbe solo insistere nell'entrare a farne parte se sente l'esigenza di un confronto. Resta il problema della sua fiducia verso questa terapeuta che alla luce di quanto IPOTIZZATO avrebbe espresso una diagnosi FORSE scorretta.
Un confronto chiarificatore con quest'ultima a mio avviso non ci sterebbe male. Il rischio sarebbe (sempre se i suoi continuano ad essere seguita da questa)che lei, SE SCEGLIE UN ALTRO terapeuta, continuerà ad essere in conflitto con i suoi anche in virtà di visioni e progetti terapeutici differenti che non le farebbero affatto risolvere il problema. Se tutta la famiglia va in terapia deve seguire una strategia unica altrimenti le stesse terapie (differenti) contribuirebbero alla perpetuazione del conflitto.
inoltre se la terapeuta ha sentito l'esigenza di escluderla dalla terapia è probabile che abbia ravvisato la presenza dell'intero problema nella relazione di coppia dalla quale si è espanso su tutto il sistema famigliare. in tal caso dovrebbe solo pazientare. Legga questo articolo, probabilmente comprenderà meglio l'eventuale progetto della sua terapeuta.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/38-le-perversioni-famigliari.html
cordialmente
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Utente
Utente
Gentile Dr.De Vincentiis quando io ho iniziato la terapia mi ha accompagnata mia madre che è entrata e ha parlato per circa 30 min con la mia dottoressa,supplicandola di capire mio padre in che situazione stesse.
Quindi il mio colloquio individuale è durato 30 min.
La seconda volta,quindi,mi ha accompagnata mio padre...è entrato prima lui da solo 30 min e poi io altri 20.
Cosi lei mi ha detto: "Maria adesso devo concentrarmi sulla tua famiglia,poi prendero in analisi te.Tu non sentirti abbandonata" e mi ha dato il suo numero di cell dove posso contattarla in casi urgenti.
Ovviamente io nn l'ho mai chiamata,altrimenti dovrei stare con lei al cell 24h/24h.
Io avevo considerato di andare da un aktro terapeuta...ma se ho capito bene lei mi consiglia di nn farlo perche altrimenti il conflitto non si risolverebbe mai...giusto?
Poi sempre la dottoressa,mi ha detto che al mio ritorno vuole farmi consultare con un suo amico psichiatra (perche la cura che sto facendo con Elopram e Prazene è troppo leggera) e che mi fara fara alcuni test,di cui non rcordo il nome (mi pare iniziassero con la B),che lei sostiene importanti per vedere il mio grado di "bugie" dette :o
Aspettero fin quando posso...ma se mi ero rivolta a lei è proprio perche sono arrivata al limite.
La saluto cordialmente.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Quindi mi conferma che sta seguendo i suoi genitori giusto? se così la mia ipotesi è corretta, ravvisa in loro il focolare del problema.
Esattamente le sconsiglio un terapeuta differente, glielo dico anche per esperienza di terapeuta famigliare. Se ci sono due psicologi con visioni differenti si trasformerebbero automaticamente (anche se involontariamente) in genitori in contesa per il figlio. Sempre che questi non lavorino in sinergia in stretto contatto e con una strategia unica, ma questa eventualità è più teorica (utopistica) che pratica, se questi sono soprattutto estranei. Quindi rivivrebbe una esperienza simile a quei figli contesi da genitori con visioni di vita differenti.molti disturbi mentali si cronicizzano anche per questo) Diversa la questione quando psicoterapeuta e psichiatra lavorano insieme (sempre che quest'ultimo si limiti esclusivamente all'aspetto farmacologico) Se la terapeuta attuale le ha dato la possibilità di chiamarla ne approfitti e chieda un incontro.

cordialmente
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Utente
Utente
Si,esattamente..sta seguendo i miei genitori.
Ascolterò sicuramente il suo consiglio,cioè di pazientare e di non affidarmi ad un altro psicoterapeuta.
Voelvo porle l'ultimissima domanda.
Se anche avessi questo disturbo paranoide,quali conseguenze avro con il passar degli anni?
Lei dice che se nn mi curo,lei nn si assume nessuna conseguenza di quello che potro avere tra 4-5 anni.
Ho lettu su internet che questo disturbo fa parte dell'asse II cluster A (Disturbi di Personalità, ritardo mentale),cioè è condiderata una malattia??
E' vero che consuma la materia grigia del cervello??
Grazie in anticipo della riposta.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
cara ragazza, non cerchi informazioni su internet, perchè senza una preparazione alle spalle si rischia di comprendere le cose in modo scorretto. Non c'è nessuna materia grigia del cervello che venga consumata nè c'è l'associazione a qualche ritardo mentale. Forse la sua terapeuta ha citato il disturbo paranoide come una sorta di provocazione. Per questo è opportuno che si chiarisca con lei.

cordialmente
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Utente
Utente
Volevo aggiornare la situazione.
Finalmente ho parlato con la mia psicoterapeuta che questa volta mi ha detto che soffro di un disturbo della personalita ossessivo-compulsivo . (nn piu paranoide quindi).
Ha detto che prenderò lei in analisi me,tralasciando adesso la mia famiglia perche mi vede piu grave in quanto adotto meccanismi di vita un po perversi.
Dice che ho delle situazioni legate al passato anora nn risolte e che se nn faccio una buona psicoterapia,tra 5 anni nn riuscirò neanche piu a studiare da un libro.
La vedo molto attenta nel parlare..cioè come se avesse paura di esprimersi.
Ma questi disturbi della personalita,a cosa sono dovuti?
Sono gravi?
Grazie :)
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Cara ragazza, sarà la sua terapeuta a darle le informazioni che cerca, magari capendo da dove partono quelle sue dinamiche psicologiche che sfociano nel suo disturbo. Una nostra risposta la metterebbe nelle condizioni di doppia consulenza di cui le avevo accennato. Si fidi di lei e continui con lei.

cordialmente
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Utente
Utente
Salve a tutti,sono ritornata!!!
Purtroppo è passato un anno e mezzo,in cui le cose che ho scritto sono peggiorate moltissimo,in primis la mia salute mentale.
Parto dal principio...la mia psicoterapeuta la lasciai dopo poco,perchè ebbe un "litigio" con mia mamma (fu accusata di nn saper fare la mamma) e quindi nn ci andai piu. Il 27 aprile dello stesso anno mia mamma tento il suicidio,fortunatamente nn riuscito perchè fu presa in tempo estremo.
Questo accadde 2 giorni dopo il mio primo esame universitario,facendomi cadere nello sconforto totale...il mio presentimento si era avverato e la mia vigilaza su mia madre aumentava sempre di piu.Chiesi aiuto a mio padre (era andato via di casa un anno prima),ma lui mi disse che se fosse tornato a casa avrei dovuto aver paura anche di lui,visto che aveva paura di farci del male! O__O
Da aprile a giugno sono stata malissimo,attacchi di panico che aumetarono di frequenza,arrivando anche a 2-3 nell'arco della stessa giornata,tutti i giorni.Non avevo piu voglia di studiare,anzi nn ce la facevo. Cosi a giugno,in preda all'ennesimo attacco di panico in un centro commerciale,mi sn rivolta ad un neurologo che mi ha dato alte dosi di Serenase. Ho avuto tutti gli effetti collaterali,arrivando anche a svegliarmi di notte e nn distinguere i miei familiari,chiamavo di notte al dottore xke mi sentivo in stati confusionari assurdi. Cosi decisi di interrempore la cura,anche perchè le nostre condizioni economiche peggioravamo sempre di piu e avevo bisogno di lavorare. Insieme al mio ragazzo ho aperto un negozio e ci ho lavorato un anno,senza vedere mezza lira,visto che quei soldi ho dovuto pagare solo alcuni debiti di mio padre. Fin quando quest'estate,dopo le ennesime discussioni violente tra i miei,e dopo la chiamata dell'avvocato che ci disse che era stata avviata la procedura dalla banca x prendersi la casa x un mutuo nn piu pagato,mia mamma decide di lasciare tutto e di trasferirci a novara,da una mia zia e fare li una nuova vita. All'inizio l'idea mi piaceva,anche xke il mio ragazzo mi disse che avrebbe provveduto a vendere il negozio e a seguirmi. Cosi dalla sera alla mattina siamo partite. Li io ho trovato lavori diciamo "umili" e da studentessa mi sn trovata a lavorare in fabbriche,sulle catene di montaggio con contratti di un giorno x un giorno. Mia mamma anche ha lavorato,ma diciamo che li i nostri parenti nn ci hanno accolto benissimo,e oiche ci ospitavano diciamo che esigevano molte cose e nn avevamo nessun tipo di libertà. Io nn avevo nessuno li,e quando nn lavoravo me ne stavo a casa anche xke stavamo in una zona molto perifica. Cosi mia mamma inizia di nuovo ad avere crisi di depressione (diciamoci la verita,le mancava mio padre) e ha deciso di tornare qui a napoli. Io nel frattempo avevo avuto un litigio telefonico cn mio padre e per tutta la mia permanenza a novara lui nn mi ha mai cercato.
Dopo 3 mesi,cosi,sono stata costretta a tornarmene a napoli solo io cn mia sorella,mentre mia madre è rimasta li ancora un altro mese visto che aveva la scadenza del lavoro da rispettare. Cmq quando sono tornata a napoli,sono stata costretta (dopo 2 anni) a vievere con mio padre e ad occuparmi della casa. Poi è tornata mia mamma ed è iniziata di nuovo la convivenza a casa a 4. I litigi si susseguono sempre,con la differenza che adesso mio padre quando litighiamo si fa venire delle crisi isteriche. L'altra volta litigando con mia sorella (18enne) l'ha sputata in faccia io dalla paura me ne sn scappata in giro cn la macchina ancora in pigiama. Nel frattempo avevo ripreso l'uni xke mi sn sentita tradita da tutti,nessuno pensava ai miei desideri e mi sentivo messa da parte,cosi ho deciso di riprendere i miei studi. Ieri ho avuto una crisi di nervi assurda dopo un litigio con mia mamma,perchè io nn voglio mio padre in casa,mentre lei si. Cosi fa delle scenate assurde e violente (come mio padre),mettendomi addosso il panico assurdo. Io sto MALE!!!!!! NON CE LA FACCIO PIU!!!! VOGLIO ANDARE VIA E NN FARMI TROVARE MAI PIU,MA CIO CHE MI FERMA E' IL MIO RAGAZZO,perchè lui nn meriterebbe ciò. NN so cosa fare,datemi un consiglio,ma sto sprofondando e ho la paura PURA!!!!!
Disturbi di personalità

I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.

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