Sensazione di stare per morire

Salve egregi dottori,
a scrivere qui mi sento un po' stupida, non per il servizio che anzi voi molto cordialmente ferite, ma per il mio "disturbo".

Insomma, non so che cosa mi stia succedendo.
Come potrete vedere sono giovane, ma mi sento come se la mia vita stesse per finire, ne sono proprio convinta e non capisco perché.
Ho vissuto un momento bruttissimo... sono sempre stata sanissima, ma a febbraio la mia salute ha cominciato a vacillare, ho preso un brutto virus, sono stata male un mese e proprio quando tutto sembrava finito mi sono sentita di nuovo male, per un problema del tutto scollegato al virus, sono stata ricoverata e operata.
Sono stata sempre forte, ma ora mi è caduto il mondo addosso.
Sono passate poche settimane dall'intervento, ma da allora ogni giorno penso sempre la stessa cosa: sto per morire.
Sono convinta che avrò un'ulteriore sfiga, un ulteriore problema che mi ammazzerà.
Non capisco da cosa scaturiscano questi pensieri, questi disagi.
So che sono iper attenta alle mie sensazioni corporee, sento sempre fastidi, dolori e lì scatta il pensiero, macabro e forse quasi assurdo, "morirò presto e dovrò lasciare tutti".
Sono felice con il mio fidanzato, ma demoralizzata dalla mia salute e questo sicuramente incide e inciderà sulla nostra vita di coppia, mi sento sfortunata e mi viene da piangere anche in questo momento.
Non sono mai stata così, ce l'ho sempre fatta da sola.
Può tutto questo derivare da un intervento?

Non so che pensare, mi sembra di vivere nel dolore fisico e non.


Nell'attesa di una cordiale risposta porgo cordiali saluti
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

da quanto ci scrive, sembra che l'evento scompensante sia stata la malattia e l'operazione subita. Spesso, subire interventi chirurgici o avere delle malattie può portare a una serie di pensieri negativi disfunzionali relativi alla proprioa "fragilità", cosa probabilmente che assume maggior valore in lei, perchè si definisce come: "Sono stata sempre forte" e "ce l'ho sempre fatta da sola". Questa concezione di sé, spesso va a costituire un problema secondario (quindi, che si origina in base ad una serie di rappresentazioni mentali in seguito alla comparsa di un problema primario). Questa ipotesi, potrebbe anche essere sostenuta dall'incipit del suo consulto: "a scrivere qui mi sento un po' stupida".

Per quanto riguarda la sua paura di morire, si dovrebbe capire meglio a cosa è dovuta. Il timore di morte è un argomento complesso che può nascere in base a diversi fattori.Da quanto ci racconta e dai suoi consulti precedenti nel sito, sembra che in lei vi siano attive delle tematiche relative all'ansia da malattia. Le chiedo di leggere questo articolo per capirla meglio:

https://www.psicologobs.it/diagnosi/cose-lipocondria-sintomi-e-meccanismi/

Infine, c'è da sottolineare come, in ottica cognitiva, dietro la paura di morire si celi la compromissione di un'obiettivo di vita. Detto in altre parole, si dovrebbe chiedere: e se io morissi, cosa potrebbe succede?(agli altri, a me, ai miei scopi di vita..)

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it