Cardiofobia?

Gentili dottori, buongiorno! Come potrete vedere dal mio precedente consulto in cardiologia, mi sono resa conto di soffrire di un disturbo d’ansia, per la quale vorrei seguire una terapia psicologica continuativa.
Ma oltre a questo disturbo d’ansia, mi sono anche resa conto di soffrire di cardiofobia.
Ho paura della morte improvvisa cardiaca, una vera e propria fobia che mi lascia poco spazio per respirare.
Ho paura di dormire la notte, ho paura di vivere in qualunque momento del giorno, ogni minuto, potrebbe essere l’ultimo in quanto anche individui sani potrebbero perire di morte improvvisa anche per uno squilibrio elettrolitico causato da disidratazione ed io non bevo molto.
Non ho mai sofferto di sincopi o altri sintomi, ma ci sono stati riscontri aspecifici nei miei esami, che mi hanno fatto stare male per giorni a causa dell’ansia.
Spesso nella mia vita ho sofferto di Extrasistole, per deprivazione del sonno, per ansia e panico, che passano se assumo ansiolitici eppure ho sempre paura siano aritmie maligne causate da una cardiopatia e che questo possa portarmi alla morte improvvisa o comunque sapendo che le aritmie maligne possono capitare anche in cuori del tutto sani.
Il Dottor Cecchini è stato molto paziente e gentile con me, come tutti i cardiologi che hanno visto ed eseguito i miei esami, ma la mia paura è incolmabile è così ho finalmente deciso di consultare uno psicologo.
E non riguarda solo me la paura, ma anche verso i miei cari, soprattutto i miei genitori con la quale ho un legame molto forte.
Leggo articoli, spesso consulto Internet, spesso leggo consulti qui su Medicitalia che raccontano di morti improvvise in cari o conoscenti e non sto tranquilla, ho letto di una storia depositata proprio su questa piattaforma, che mi ha lasciato sconvolta, mi ha traumatizzato ed ha aumentato la mia paura di non svegliarmi più o di vedere i miei genitori che non si svegliano più.
Nella mia famiglia non ci sono state mai morti improvvise giovanili.
La mia bisnonna paterna è morta all’età di 90 anni.
Mia nonna paterna è morta all’età di 84 anni per scompenso cardiaco e setticemia.
Mio nonno paterno, di tutt’altra patologia, tumore ai polmoni perché fumava spesso sigarette senza filtro, a 66 anni.
La mia bisnonna materna è morta a 80 anni, di Ictus come il mio bisnonno materno.
La mia nonna materna è ancora viva, ha 82 anni, ma soffre di una leggera ipertrofia ventricolare sinistra per pressione alta.
Considerate però che lei sta benissimo.
E mio nonno è morto purtroppo di suicidio.
La sorella più anziana, di mia mamma, non ha avuto mai problemi cardiaci, seppur da giovane facesse uso di stupefacenti pesanti.
Io ho sempre fatto controlli, esami del sangue, elettrocardiogrammi, ecocardiografie e l’unica cosa che ho è il colesterolo leggermente alto, ma nei valori della norma.
Io però ho paura, nessuno si salva da questa piaga e a quanto ho capito, è molto comune! Non è così rara.
Soffro d’ansia ormai tutti i giorni, ho paura di vivere.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

Non vedo alcuna richiesta, forse il consulto è una conferma di Sue riflessioni e decisioni?

Sì, ansia e ipocondria possono andare di pari passo.

Condivido la decisione di un percorso psicologico di persona
assieme ad uno/a Psicologo/a che sia però anche Psicoterapeuta (lo vede in Albo Psicologi).

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2021
Ex utente
Grazie per la risposta, Gentile Dr. Effettivamente somiglia più ad una riflessione, ad uno sfogo, un qualcosa di simile al voler buttar fuori tutto, la paura principalmente. Ma quello che vorrei sapere, come mai questa ansia e ipocondria si alternano a periodi? Cioè in alcuni periodi non avverto ansia e vivo normalmente e in altri periodi ritorna sempre più marcata facendomi vivere così male? Io non voglio rendere impossibile la vita di chi mi sta vicino per le mie paure, ma a volte ho bisogno di parlarne con qualcuno perché se non tiro fuori quello che ho dentro, per tanto tempo, arriva un momento nel quale è come se esplodessi e invece di progredire, regredisco in questa ansia e in questa ipocondria che mi porta a chiudermi in me stessa.
Che tipo di percorso potrei seguire con uno psicoterapeuta? Io assumo già medicinali per l’ansia e gli attacchi di panico, ma ora non so nemmeno se aumentare la dose o no, perché sembra attenagliarmi più di qualunque altra cosa in questo periodo. Sia l’ansia, che la paura. È come se sentissi che da un momento all’altro io debba morire o qualcuno vicino a me debba morire. Non capisco in cosa si traduce questa paura e leggendo storie di persone che hanno avuto una perdita per morte improvvisa o che sono morti di questa cosa, pur essendo sani o non sapendo di avere una patologia, mi è come rimasto un trauma. Spesso mi accade questa sensazione quando faccio degli incubi, mi rimane l’amaro in bocca, la sensazione di trauma, ecco. La paura. Mi sento più debole, più impotente davanti a certe cose. Io ho tanti pensieri nella mi mente che mi fanno stare male, e non so se attribuirli all’ansia o alla depressione o ad una patologia psicologica. Ci sono vari aspetti che vorrei raccontare.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

"Ci sono vari aspetti che vorrei raccontare", ci dice.

Ma raccontarli online non Le serve,
non avviene una reale "presa in carico del paziente"
dove i due - pz. e psicoterapeuta - lavorano insieme per il superamento del problema.

Noi qui rispondiamo con l'obiettivo - come da linee guida - di orientare chi ci scrive verso il percorso più adatto per il problema esposto.
Talvolta di tratta di una domanda che poniamo, allo scopo di far riflettere,
talaltra dell'indicazione di un percorso psicologico di persona, quando in scienza e coscienza sappiamo che la persona potrebbe trarne beneficio, financo risolvere la problematica che la fa soffrire o vivere male.

Il secondo è il Suo caso.

Le Sue domande all'interno di un percorso psicologico acquisteranno un senso evolutivo per Lei.
Al di fuori di esso non fanno altro che nutrire la Sua curiosità e di conseguenza il Suo disturbo, aggravandolo.
Come del resto le varie letture aull'argomento.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Attivo dal 2020 al 2021
Ex utente
Gentile Dott.ssa, so che dovrei mettermi nelle mani di uno psicoterapeuta per risolvere i miei problemi che mi fanno vivere male e lo voglio fare, iniziare un percorso continuativo, perché ho talmente tante cose dentro delle quali mi sto accorgendo giorno dopo giorno, che addirittura mi fanno arrivare a non sapere più nemmeno chi sono. Ho purtroppo dei problemi ultimamente, cioè per esempio il problema della cardiofobia che quindi mi lascia nel dubbio. Cuore o Problema psicologo? Stanotte ho fatto un sogno per esempio e ne ho cercato il significato. Ho sognato quello che faccio tutti i giorni, cucinare per mia madre quando torna dal lavoro. Ho sognato di farle un petto di pollo, lei era seduta al mio posto a tavola e io le ho portato il piatto. Aveva gli occhi aperti, ma non rispondeva. Io gli dicevo Mamma, è pronto. Ma lei non si svegliava, però aveva gli occhi aperti e io ho chiamato l’ambulanza, poi non so perché ma ho richiamato e ho chiesto di non venire più. Non ricordo se si fosse svegliata. Ho cercato questi significati su Internet e quando scrivo Petto di pollo mi esce Periodo di Stasi che equivale a 1 MED Ristagno o rallentamento del flusso di liquidi organici: s. sanguigna 2 fig. Cessazione temporanea, forte rallentamento di un'attività: c'è una s. negli investimenti, nella vita parlamentare, nelle iniziative culturali
SIN. arresto, cessazione. E la mia paura mi ha subito portato a pensare all’arresto cardiaco da morte improvvisa. Quando ho cercato occhi aperti è uscito il significato Giuste Intuizioni quindi nonostante vari dottori non abbiano riscontrato in me niente di cardiaco, devo supporre che le mie intuizioni siano giuste? Oggi per esempio appena mi sono seduta a tavola ho avvertito un forte dolore al braccio sinistro, improvvisamente. E poi un forte senso di oppressione sul petto che si descrive come uno dei sintomi avvertiti circa un’ora prima della morte improvvisa.
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Sono certa che attualmente Lei è ancora viva
e in grado di leggere questa risposta
nonostante i "..sintomi avvertiti circa un’ora prima della morte improvvisa..".

A quanto ho scritto in #3 non mi rimane nulla da aggiungere.
Starà a Lei ora decidere cosa fare dell'orientamento fornitoLe qui:
se prendere la decisione di avviare un percorso psicologico di cura,
oppure rincorrere in rete presunti significati di sogni
e presunti sintomi di presunte malattie.

Dott. Brunialti
[#6]
dopo
Attivo dal 2020 al 2021
Ex utente
La mia scelta naturalmente ricade sulla prima opzione, quella di farmi seguire da uno psicoterapeuta per i miei problemi d’ansia. Guardi, io sono la prima a rendermi conto che la maggior parte dei miei pensieri negativi e delle mie paure sono di peso dall’ansia. Ho solo la forte paura di essere malata, ecco o che qualche persona a me cara, come ad esempio mia madre e mio padre, siano malati. E questi pensieri mi tormentano.
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Proprio perchè i pensieri La tormentano
La orientiamo a farsi aiutare.

Dott. Brunialti
[#8]
dopo
Attivo dal 2020 al 2021
Ex utente
La ringrazio, spero di trovare questo aiuto e di uscire ad eliminare il problema definitivamente.
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