Problema con la libido

Faccio qualche premessa: sono lesbica e al momento vivo una relazione molto appagante dal punto di vista affettivo con un'altra ragazza.
La relazione è iniziata quando ancora ero fidanzata con la mia ex, che ho poi lasciato, trasportata dalla passione e dalla forte affinità sessuale che io e questa ragazza (quella attuale) pensavamo di avere.
Dico pensavamo perché già dalle prime volte in cui ci sono stati rapporti c'è stato qualcosa che non è andato per il verso giusto.
Forse troppe aspettative?
Sta di fatto che io ero contentissima, pronta a fare di tutto, mentre la mia ragazza si sentiva quasi "in difetto" perché la sicurezza che aveva dimostrato "a parole" non riusciva a metterla in pratica mentre io ero molto spigliata.
Lei ha poi cominciato ad assumere la pillola anticoncezionale per problemi ormonali e nello stesso periodo ha iniziato a lavorare per la prima volta.
Pian piano ho notato diversi cambiamenti.
Capisco che all'inizio della relazione si è più interessati al sesso e che lo stress del lavoro possa aver influito, ma la verità è che dal fare sesso telefonico siamo arrivate a sue reazioni di disagio a mie sole battutine maliziose.
In pratica non aveva più l'interesse di prima nel sesso in generale e quindi anche con me.
Ho anche pensato fosse colpa mia, che magari non le piaccio così come pensava o altro, ma lei dice di no e io credo lo faccia per non farmi soffrire.

Ho avuto un rapporto burrascoso con il sesso ed è stata proprio la relazione con questa ragazza a far emergere questa "energia" che avevo ignorato! Io sento ancora oggi gran voglia di divertirmi, fosse per me farei sesso spessissimo, guarderei video porno con la mia ragazza e mi piace fantasticare sull'acquisto di sex toys assieme a lei.
Allo stesso tempo non penso di essere ossessionata, è solo una parte importante della mia vita ma ho anche altri interessi.

A volte però mi sembra di esagerare.
Quando lei mi dice che non ha voglia (magari il giorno prima che mi venga il ciclo, sapendo quindi che non potrò farlo per giorni) mi innervosisco.
Mi sento in colpa perché so che è un suo diritto dire no... ma è come se avessi tutta quella "energia" di cui parlavo e di non poterla sfogare, con conseguente frustrazione.
Come se il sesso diventasse un pensiero fisso perché so che non è una cosa che posso avere nel modo e nella modalità che vorrei.
Non mi sento desiderata per niente, anche perché so per certo che nelle sue relazioni passate di anni fa (sempre storie molto brevi però) era diversa, scriveva e faceva cose che a me non ha mai scritto/fatto o comunque lo ha fatto solo nei primissimi giorni.
Le chiedo di entrare nei sexy shop e cose simili ma non vuole (e se lo fa è per accontentarmi) e mi sembra di essere una pervertita che le fa richieste assurde e provo vergogna.
Non penso di essere malata "di sesso" ma come se lo fossi del "sesso con lei".
D'altra parte con lei mi trovo molto bene, tanto che tutte queste cose a lei le ho già dette, ma non ha idea di come aiutarmi.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
da quanto ho capito, il problema -come per tante coppie- sta più che altro nella differente quota di desiderio che da un po' di tempo vi contraddistingue.
Trovare un punto di incontro accettabile per entrambe potrebbe essere d'aiuto, più che stabilire chi stia più o meno nella norma statistica.

Lei ha messo in correlazione questi cambiamenti con l'inizio dell'assunzione della pillola: che Lei sappia, la sua compagna ha avvertito da lì in poi queste "alterazioni" nel suo fisico?
Oltre che nella fase del desiderio (prettamente mentale), ha notato eventuali modifiche anche in quelle successive?
La sua ragazza ha problemi anche relativi alla fase di eccitazione (precipuamente somatica), o da questo punto di vista tutto è rimasto come prima?
E il raggiungimento dell'orgasmo e l'appagamento conseguente sono rimasti inalterati, oppure no?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2021
Ex utente
La ringrazio molto di avermi risposto!

Posso dire che comunque io e la mia compagna abbiamo parlato molto, perché per quanto mi faccia soffrire il pensare a questa situazione ho voglia di trovare un punto di incontro e così anche lei.
Parlando con lei è emerso proprio che questo problema della libido molto bassa è nato in concomitanza con l'inizio dell'assunzione della pillola... E quindi lei stessa è convinta che la "colpa" sia del farmaco. Il fatto è che quello è anche stato il periodo in cui ci stavamo conoscendo meglio (sia fisicamente che non) ed in cui la nostra relazione sì è consolidata!
Lei nega totalmente che il problema sia io e, parlando con la sua ginecologa, ha sospeso l'assunzione della pillola da qualche mese.
Se la nostra vita sessuale è migliorata credo sia perché lei si è sforzata di venirmi incontro in diversi modi, ma mai con la naturalezza di un tempo e c'è sempre stato un suo impegno dietro. Il desiderio non è mai tornato quello di prima (che era molto alto) e lei dice che le manca quel modo di essere.

Dal punto di vista fisico non è cambiato nulla o comunque non abbiamo notato niente di rilevante. Quando si trova nella "situazione" dice che non ha problemi di nessun tipo, il problema è aver voglia di iniziare un qualunque approccio di tipo sessuale... Infatti quando ha già avuto un orgasmo dice che si sente stanca e non ha più molta voglia di continuare (mentre per me si potrebbe continuare per un bel po').

Io mi considero una persona aperta e tollerante e non mi ha mai dato fastidio sapere che faceva uso di video pornografici, ma adesso quando so che lo fa me la prendo... Perché sento che ogni tanto la voglia le viene (anche se lei nega dicendo che lo fa solo per noia) e vorrei che cercasse me piuttosto che i video.
So che non è la stessa cosa e nemmeno io ho smesso di masturbarmi da quando sto con lei, ma questo non mi aiuta a non pensare che il problema sia io. Non voglio provare questi sentimenti negativi nei suoi confronti e a volte desidero proprio non avere più libido per non avere problemi.
D'altronde se lei ci sta male è perché io sto male, ma se non ci fossi io lei starebbe benissimo così com'è.
[#3]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
"questo non mi aiuta a non pensare che il problema sia io"

E pensando a ciò, anche se non lo è, lo diventa, esattamente come nel caso di tante compagne di uomini con problemi di erezione o di eiaculazione.

"Se la nostra vita sessuale è migliorata credo sia perché lei si è sforzata di venirmi incontro in diversi modi, ma mai con la naturalezza di un tempo e c'è sempre stato un suo impegno dietro."

Le pare poco?
Se avesse "gettato la spugna", ascoltando solo la sua voglia, a quest'ora magari avreste avuto rapporti ancora più radi. Invece, ha fatto proprio ciò che consigliamo in terapia: se le cose non vengono spontaneamente, è inevitabile passare per un periodo di minor spontaneità per poterla in seguito recuperare.

"ha sospeso l'assunzione della pillola da qualche mese"

Se è passato così poco, datevi ancora un po' di tempo perché il suo assetto ormonale si ristabilisca, una volta eliminata l'attività antiandrogenica della pillola (anche per noi femminucce è soprattutto il testosterone ad essere responsabile del desiderio, presente naturalmente in quantità minori rispetto ai maschietti).

"sento che ogni tanto la voglia le viene (anche se lei nega dicendo che lo fa solo per noia) e vorrei che cercasse me piuttosto che i video"

Invece, dovrebbe evitare di voler a tutti i costi "controllare" la sessualità della sua compagna e lasciargliela coltivare anche in solitaria: ne trarrà beneficio sicuramente anche Lei.

Saluti ad entrambe.
[#4]
dopo
Attivo dal 2019 al 2021
Ex utente
Intanto, grazie del tempo che mi sta dedicando!

Quando dico che la vita sessuale di coppia è migliorata "solo" dopo i suoi sforzi la mia intenzione non era lamentarmi. Mi chiedo semplicemente se io e lei stiamo sbagliando qualcosa nel modo in cui affrontiamo la questione e cerchiamo, nel nostro piccolo, di risolverla.

Per quanto riguarda la sessualità della mia ragazza è liberissima di svilupparla come vuole così come lo sono io in privato. Proprio perché voglio che con me si senta libera il mio problema è che non vorrei provare quei sentimenti di rancore/tristezza/rabbia, perché è ovvio che se le dico: "è giusto che tu abbia i tuoi momenti di privacy in cui fai quello che ti piace" e poi, quando so che lo fa, mi innervosisco... significa che c'è qualcosa che non va in me.
Vorrei imparare a gestirmi e a gestire la frustrazione, perché so che questa situazione non si risolverà con uno schiocco di dita e tengo in considerazione che le cose potrebbero non tornare mai come all'inizio (anche perché in questi mesi non penso abbia influito solo il farmaco ma si sono messi in moto tanti meccanismi di coppia nuovi ed inaspettati).

In ogni caso voglio specificare: non ho mai atteggiamenti violenti o aggressivi nei suoi confronti, al massimo me ne sto sulle mie o le spiego cosa mi ha infastidito. Ma è comunque ingiusto per lei e per me che mi sento sopraffatta dalle mie stesse sensazioni negative.