Disorientamento

Gentili dottori, vi scrivo per una situazione che ormai da un anno mi causa sofferenza.
Mi sono laureata l'anno scorso in scienze dell'educazione e purtroppo in concomitanza con il non rinnovo del contratto di lavoro come insegnante.
Non ho scelto di proseguire gli studi perché in fondo ciò che volevo fare era provare a vivere qualche esperienza lavorativa come educatrice, per provare concretamente.
Purtroppo i primi 4 mesi dopo la laurea non sono riuscita nelle mie vicinanze a trovare un'occupazione.
Sono stati mesi che ho vissuto continuamente con un senso di colpa e che mi hanno fatto stare male.
Mi sentivo sbagliata, seppur tre colloqui ero pur riuscita ad ottenerli ma per motivi diversi non sono mai stata selezionata.
Alla fine ho ripiegato su uno stage come impiegata ma che mi fa sentire insoddisfatta perché non è coerente con ciò per cui ho studiato.
Questo a volte mi ha anche portato all'insonnia.
Il tutto è reso ancor più complicato dal fatto che ancor prima della pandemia avrei dovuto fare un'operazione chirurgica che avrebbe richiesto tre settimane di degenza e che dovrò affrontare nei mesi a venire.
Nonostante lo stage, ho continuato a fare colloqui ma per questo motivo non mi hanno selezionata.
Mi sento insicura sull'anno che verrà, non sono troppo propensa a trasferirmi per un lavoro che desidero.
Ho paura e ho pensato, visto quanto l'insegnamento mi affascina e vista la precarietà lavorativa a riprovare il test d'accesso per la facoltà di scienze della formazione primaria (lo provai tre volte durante gli studi in scienze dell'educazione) ma ho paura di dover iniziare dal secondo anno... e mi sento continuamente insicura.
Mi domando continuamente cosa vorrei e dovrei fare e non trovo risposte.
È come se ogni decisione mi spaventi.
Mi sento l'eccessiva responsabilità delle mie scelte e rimango immobile, avendo paura del futuro.
Vi ringrazio per l'attenzione
[#1]
Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

ci ricordiamo della sua vicenda, anche grazie allo storico dei suoi consulti.
Da quanto ci racconta, sembra che lei passi buona parte del tempo a rimuginare, così come avevamo ipotizzato nell'ultimo consulto. Il rimuginio è uno stile di pensiero che non porta a conclusioni pratiche, ma c fa girare intorno ai problemi,creandone di nuovi e togliendoci energia, oltre a aumentare ansia, tristezza e pensieri negativi di impotenza o incapacità.
Nel suo caso specifico, posso dirle che se da una parte lei teme di "sbagliare" scelta per il suo futuro (anche qui, però, dovremmo chiederci come fa a sapere che è sbagliata), dall'altra non fa nulla. In tal modo, penso che l'esito più ovvio sia che non riuscirà comunque a raggiungere i suoi obiettivi, qualunque essi siano. Si può provare e sbagliare, oppure si può provare e farcela. Ma se non si prova, di sicuro non succederà niente.
Le suggerisco nuovamente un contatto diretto con uno psicologo per poter valutare questa sua preoccupazione esagerata per le scelte, che le crea immobilità e disagio.

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it