Blocco universitario dovuto a indecisione

Salve, vi scrivo per un aiuto per uscire da questo che per me sta diventando un incubo e che mi porta uno stato di malessere.
Decisi di iscrivermi sotto consiglio di un mio parente in biologia, anche se non mi piacesse tanto l'idea di farla.
Subito dopo 3 settimane cambio in ingegneria, completando quasi 1 anno.
Però l'dea di andare a fare l'ingegnere non mi entusiasma, quindi decido di cambiare in fisica, facoltà che di base mi piace e dove credo di aver trovato la mia dimensione, dato che mi entusiasmava tutto.
In tutto questo sono passati 2 anni.
Dopo 6 mesi e la prima materia data tutto si annerisce di nuovo, mi blocco e la mia indecisione ritorna, credendo di non stare facendo la strada giusta anche se comunque mi piaceva, ma avendo molti interessi, come lo sport, sono spaventato dall'idea di lasciarlo andare e di ritrovarmi in situazioni che non mi piaccciono.
Mio padre mi consiglia scienze motorie, il corso di laurea che intrapese lui, ma io se da un lato vorrei farlo, dall'altro mi rendo conto che sono passati tanti anni e spostarmi da un corso come fisica (il quale mi da tantissimi sbocchi) a un corso come scienze motorie non sia il massimo.
Ho paura di fallire e che il futuro che mi spetta non sia felice.


Questa situazione ha nettamente influenzato la mia vita, non riesco a godermela e mi sento oppresso da questo grande, per me, macigno sulle spalle.
Per favore aiutatemi a uscire da questo blocco e a chiarire questa situazione
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
sembrerebbe che nessuno studio le interessi davvero, che non senta la necessità di utilizzare al meglio tempo e soldi, ma anche che per gli sbocchi professionali lei si lasci suggestionare dalle chiacchiere più che documentarsi seriamente.
Per farle un esempio, Ingegneria, nei suoi vari rami, offre moltissime scelte professionali, dall'insegnamento alla ricerca, in campo petrolifero o energetico; dal lavoro d'ufficio all'urbanistica, alla progettazione meccanica, edilizia, bio-medica e tanto altro ancora, per cui scrivere "andare a fare l'ingegnere non mi entusiasma" è una frase priva di contenuto, tanto più quando decide di abbandonarla per prendere Fisica.
L'iniziativa personale determina la carriera di una persona; inutile aspettarsi che la laurea ci metta automaticamente nel piatto una professione. Non c'è una "strada giusta" al di là di quella che ci costruiamo con interesse, capacità ed energia.
Per evitare di impegnarsi nella facoltà alla quale è attualmente iscritto, lei dice: "avendo molti interessi, come lo sport, sono spaventato dall'idea di lasciarlo andare e di ritrovarmi in situazioni che non mi piacciono".
La vita non è un gustoso dessert, quindi di situazioni che non le piacciono ne troverà un bel po'. Inoltre lo sport le interessa insieme a molte altre cose (ossia così poco da non volerne fare un interesse centrale).
Scienze Motorie è una laurea impegnativa, anche sul piano fisico, e occorre il titolo quinquennale per insegnare nelle scuole.
Della facoltà di Fisica lei afferma che al contrario dà tantissimi sbocchi: le ricordo però che occorre preparare e superare gli esami, per conseguire la laurea.
Conclude: "Ho paura di fallire e che il futuro che mi spetta non sia felice".
Ma chi può concretamente costruire per lei un futuro apprezzabile, col bilancio positivo di traguardi raggiunti, o invece lasciarla col classico pugno di mosche, se non lei stesso?
Ci rifletta.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com