Sono confusa sulla mia relazione

Salve.

Sono una ragazza di 27 anni fidanzata da 9 anni con un ragazzo di 32.
Conviviamo da circa tre anni.

Nel tempo abbiamo fatto tante cose insieme, anche se spesso ho avuto dei dubbi se fosse lui l’uomo giusto con cui costruire la mia vita.
Diciamo che facevamo progetti sul futuro ma questi un po’ mi facevano paura.

Mi sono sempre sentita uno spirito libero e pur amando il mio ragazzo mi piace uscire con le amiche e divertirmi come se fossi single anche se non l’ho mai tradito.

Quando cercavamo casa per convivere io cercavo anche casa per andare a vivere da sola.
Ero combattuta fra le due realtà.

Nell’ultimo periodo, complice il lockdown, mi sono ritrovata a parlare con un vecchio amico di cui avevo una cotta ed era come se ci fossimo ritrovati.

Ci siamo incontrati e sentivo le farfalle allo stomaco ed il cuore a mille come se si fosse riaccesa la cotta che avevo anni prima.
Ci siamo baciati.

Ho detto tutto al mio compagno e dopo una arrabbiatura si è detto pronto ad andare avanti e ad oggi mi riempie di attenzioni e coccole (che spesso mi infastidiscono).

Dall’altro lato non faccio altro che pensare a quell’altro ragazzo (che non sento più per decisione comune), ripenso a quel bacio e che vorrei rivederlo.

Mi sento confusa.
Ho paura a mollare tutto ciò che ho costruito negli anni per una sbandata.
Non so se amo ancora il mio ragazzo.
Non capisco se riuscirò a recuperare il rapporto con lui.

In questo momento vorrei partire e fare un viaggio da sola per pensare un po’ e ragionare.

Mi potreste aiutare?
Grazie
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Psicologo attivo dal 2020 al 2021
Psicologo
Gent.ma,
nove anni di relazione non sono pochi, se contestualizzati tenendo conto della sua giovane età, si può dire che gran parte delle esperienze di vita le abbia vissute con questa persona, da qui la sua "paura a mollare tutto ciò che ha costruito negli anni".
Tuttavia a prescindere da quello che potrebbe o meno succedere con il suo amico, probabilmente, dovrebbe interrogarsi sulla natura delle emozioni che riesce a farle suscitare una persona diversa dal suo compagno.
Con il passare del tempo il cambiamento è inevitabile, capita di avere dei bisogni che non sono più affini con quelli dell'altro. Smettere di amare non è un'eresia.
Sarebbe ingiusto costringere se stessi e di conseguenza anche chi ci sta accanto in una situazione che non è quella che vorremmo.
Le auguro di riuscire a riflettere e prendere una decisione.