Il tempo giusto per essere genitori

Buongiorno.
Mi trovo da qualche tempo con una situazione forse tipica per la mia età (ne faccio 34 il mese prossimo).
Mi sarei dovuta sposare ad aprile 2020 con il mio compagno, che conosco da quando eravamo bambini e con cui sto insieme da 5 anni e convivo da 2, ma causa virus abbiamo rimandato tutto a questa primavera, sempre se ci riusciamo ovviamente.
In questi mesi diversi nostri amici della nostra età e anche più giovani, hanno avuto il primo figlio (non comprendo come si voglia averlo in un periodo di incertezza come questo, alcuni sono senza casa, altri senza lavoro, comunque sono felice per loro, e non mi condizionano le scelte o i discorsi di amici/parenti).
Anche il mio compagno lo vorrebbe, non magari subito ma so che gli piacerebbe provare dopo il matrimonio, me lo fa capire e a volte ne parliamo proprio apertamente.
Io però non sono convinta, anche perchè ho una situazione complicata con il lavoro, ho fatto per anni la tata e supporto educatore nei nidi dal 2019 ma non avendo il titolo non posso essere assunta a tempo indet.
o con continuità, non sto più lavorando da luglio non avendomi rinnovato il contratto e al momento non ho ancora trovato altro lavoro (senza titolo è difficile che mi assumano).
Ho una laurea scientifica pregressa che però non mi sta servendo per trovare lavoro, e piacendomi questo campo sto studiando Scienze dell'Educazione (telematica) in modo da avere un titolo spendibile anche per i concorsi, sono attualmente al secondo anno... Insomma questo per dire che io non mi sento pronta ora ad avere un figlio, la trovo una scelta grossa e avendo lavorato diverso tempo con i bambini, per quanto io li adori, so i sacrifici che ti portano a fare, il tempo e il denaro che occorrono per mantenerli.
Non dico che non voglio averlo mai, ma penso che non sia il momento giusto, lo stesso dico al mio compagno, che secondo me non capisce fino in fondo il mio pensiero (facile parlare se sei uomo, non devi affrontare una gravidanza e hai un lavoro sicuro e ben stipendiato, non tanto da viverci in due però).
Ho sempre voluto essere mamma, non è un pensiero lontano da me... Vorrei solo esserne convinta, affrontare il tutto con la giusta serenità e consapevolezza, mi piacerebbe avere un bambino solo, però più avanti, quando avrò un minimo di realizzazione personale e ci sarà una situazione meno precaria su tutto... Ma potrebbero volerci anni, e ho paura del tempo biologico che piano piano diminuisce le possibilità di riuscire a concepire... Per non parlare di malattie del feto, abbiamo dei trascorsi nella famiglia di lui purtroppo.
Esagero forse?
Come devo comportarmi?
Quest'anno è stato assurdo, ho perso tante cose e mi sento a terra, avere un bambino ora è l'ultimo dei miei pensieri, oltre al fatto che un pò lo stress, un pò forse la paura inconscia di poter rimanere incinta (anche se usiamo sempre precauzioni efficaci), i nostri rapporti sono diminuiti drasticamente, lo tengo spesso a distanza e mi spiace... Grazie del vostro supporto
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Lei si poneva delle domande assai simili nel consulto di ben tre anni fa, a cui io stessa ho risposto.
Lo stesso si era concluso con la Sua intenzione di riprendere il percorso psicoterapeutico con la specialista che aveva in precedenza frequentato:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/594910-preoccupazione-su-gravidanza-e-vita-futura.html .

Come Lei stessa si renderà conto,
in alcuni casi senza un intervento specialistico ci si avvita sempre sugli stessi dubbi mentre gli anni passano.
Un tempo senza aiuto non aiuta.

Non mi resta che consigliarLe di rileggere il consulto precedente dato che non c'è nulla da aggiungere,
e di mettere in atto la Sua intenzione dell'epoca.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, La ringrazio ancora per il suo supporto. Avevo completamente rimosso mentalmente il mio precedente consulto, ma ora che l'ho rivisto ricordo bene il gentile supporto che avevo ricevuto da Lei e da un'altra sua collega.
Ricordo tutte le sensazioni di allora, che son le stesse di adesso, peggiorate da tutto questo brutto periodo e da altri fallimenti (miei soprattutto, poi anch'io il mio compagno è teso per il suo lavoro). È triste che dopo tre anni io sia ancora allo stesso punto, eppure i passi li ho fatti, ho ricontattato la terapeuta di cui parlavo che purtroppo dopo la maternità ha scelto di avvicinarsi al suo comune, non sono quindi più riuscita a vederla, nel frattempo il corso che ho svolto e concluso anche con ottimi risultati non mi è servito per il lavoro, volendoci la laurea, ho iniziato quindi a metà 2019 l'università, che sta procedendo bene anche se ultimamente fatico a studiare. Sempre tra 2018-2019 ho iniziato a fare poi due lavori, di tata e nel nido come supporto, entrambi poi persi tra lockdown e chiusure. Avevo verso autunno 2019 trovato una nuova terapeuta, con il lockdown abbiamo da marzo in poi fatto via Skype fino a luglio, ma non mi sono trovata bene, e quindi ho smesso. Abbiamo anche iniziato a convivere con il compagno mettendo con fatica a posto la mia casa di infanzia, progettato come dicevo il matrimonio.. Ho cercato attivamente lavoro da settembre, le uniche proposte di lavoro le ho avute adesso a gennaio, entrambe saltate perché sono dovuta restare in quarantena (compagno positivo) e quindi ho perso il momento giusto.. Insomma non sono stata con le mani in mano, eppure sono ancora qua con le stesse angosce, con un gran senso di fallimento addosso e la sensazione che starò sempre peggio, mi sento stanca.. Vorrei ogni tanto riuscire ad ottenere qualcosa di concreto.
Ultima cosa, l'idea di riniziare da capo con una nuova terapeuta, di dover ri raccontare tutto, di reinstaurare un nuovo rapporto di fiducia, mi frena un po.. Avrei preferito restare sempre con la stessa persona, ma purtroppo non è dipeso solo da me (e non do alcuna colpa ovviamente alle terapeute).
Ho tratto più beneficio da questo consulto online collegato al precedente, che da questi ultimi due anni di terapia.

Grazie ancora per il supporto.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

tra un consulto e l'altro ha fatto veramente una marea di cose!
Che purtroppo però non sono riuscite ad incidere sul Suo senso di autorealizzazione.

Proprio da questa discrepanza nasce la necessità di un percorso;
sembra infatti che la Sua insoddisfazione non si collochi sul piano del fare,
bensì dell' *essere*.

Le auguro di individuare il percorso e la Specialista adatti, e in tempi accettabili per la Sua vita.

Grazie per l'apprezzamento.

Saluti carissimi.
Dott. Brunialti