Il disturbo alimentare 3)un insofferenza nei confronti della vita

Buongiorno sono un ragazzo di 24 vi scrivo perche' da qualche tempo io e la mia fidanzata (28 anni) stiamo affrontando un percorso che riguarda alcuni suoi disturbi alimentari......mi spiego meglio la mia ragazza mangia in modo molto irregolare con delle abbuffate che sono seguite da un forte senso di colpa ed ovviamente si trova con "qualche" kg in piu'....ho letto vari articoli su internet e consultato vari psicologi e tutti indicano un direzione un cattivo rapporto con la madre.....Ora effettivamente il problema esiste inquanto la mia ragazza e' eccessivamente legata alla madre tanto da essersi posta lei stessa (scusate il gioco di parole) come madre di sua madre....cio' mi hanno spiegato fa scaturire 1) AGGRESSIVITA' 2) IL DISTURBO ALIMENTARE 3)UN INSOFFERENZA NEI CONFRONTI DELLA VITA E NEI RAPPORTI CON ALTRI SOGGETTI...... ho gia' chiesto come poterla aiutare mi è stato consigliato di :1)alscoltarla per mezzora al giorno su episodi passati della sua vita concentrandoci p roprio sul rapporto con la madre 2) farle evitare frasi del tipo "mammina" o "mia madre è tutta la mia vita" o "darei la vita per mia madre" ed altri vezzeggiativi 3)iniziare a stimolarla a gestiremeglio i suoi spazi ossia; rifare solo il suo letto, indossare solo i suoi vestiti, non sostituire insomma una serie di cose che è di solito fare la madre.......

volevo chiedervi adesso se vi era qualche consiglio che potevate ancora darmi e se cio' che mi e' stato consigliato va bene, oltre ovviamente a dei consigli per rivedere questo rapporto.......grazie anticipatamente
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo, al di là dei consigli che ha ricevuto ( da chi?) se si tratta di disturbo alimentare (chi l'ha diagnosticato?) la cosa migliore da fare è quella di un consulto psicologico di persona tra la sua ragazza ed un professionista. Non può fare da tramite tra chi le da consigli e lei, si sconfinerebbe nella psicoterapia fai da te, cosa assolutamente inopportuna.
Inoltre prima di esser certi della natura del disturbo, eventuale, che sia un alterato rapporto con la madre o meno, è necessaria una diagnosi psicologica per confermarlo. Non può attribuire le origini del problema alla sua ragazza solo perchè le ha lette su internet e le paragona alla sua vita.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2010
Psicologo, Psicoterapeuta
Salve,
il cosiddetto disturbo alimentare, che riguarda un rapporto problematico con l'alimentazione, è un sintomo di un conflitto psicologico che deve essere indagato ed affrontato con un'opportuna psicoterapia, coadiuvata, quando è necessario, da supporto medico che intervenga sulle problematiche fisiche che spesso un comportamento alimentare disfunzionale può generare. Esistono centri per la cura dei disturbi alimentari in quasi tutte le strutture pubbliche di assistenza al disagio psichico, e in alcuni casi può essere consigliabile un periodo di permanenza in comunità terapeutiche appositamente strutturate. Quindi come vede il problema può essere anche complesso e sicuramente non risolvibile, se conclamato e di lunga durata, con semplici indicazioni fai da te. Per quanto riguarda il suo impegno a supporto della sua fidanzata, la cosa più impegnativa ed importante che potrà fare, escludendo qualsiasi azione terapeutica in sua facoltà, non perché lei non è un addetto ai lavori, ma soprattutto per il coinvolgimento emotivo ed affettivo, è quella di aiutarla a farsi aiutare da professionisti del settore.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie per le risposte......
volevo però anche aggiungere che alcuni mesi fa anche lo psicologo da cui e' andata in cura aveva definito un rapporto particolare con la madre da rivedere....quindi non sono solo letture e paragoni quelle che vi vengo a fare qui.....e' ovvio che sentendo il bisogno di aiuto la mia ragazza sia volontariamente gia' stata controllata da un professionista cio' che io vi chiedevo e se magari devo attenermi a determinate regole o consigli per aiutarla ad avere un percorso di guarigione piu' facile.....


grazie ancora attendo risposte.....
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazzo, è stato lo psicologo della sua ragazza a darle quei consigli? se si allora vuol dire che aveva un progetto in mente e quindi li segua pure. Se non è andata così allora rischia di peggiorare o, meglio che vada, di non ottenere nulla. Se il problema c'è la sua ragazza dovrebbe comunque essere seguita dal professionista,
saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Parte dei consigli sono stati riferiti dallo psicologo altri da uno psicologo (di fama accertata) di cui non faccio il nome ovviamente, preso in rete e che ci ha detto di comportarci in un determinato modo....concentrandoci appunto sull'ascolto (circa mezzora al giorno) e la correzione di alcuni comportamenti specie come le spiegavo su nel rapporto madre figlia risultati iniziali; la ragazza
è consapevole di questo bene eccessivo nei confronti della madre, sta iniziando a porsi degli obbiettivi e cerca di regolarizzare questo rapporto... secondo lei che tipo di progetto poteva avere in mente lo psicologo? e questi piccoli consigli possono portare ad un miglioramento?


grazie anticipatamente

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Caro ragazzo, non posso interpretare un eventuale progetto di lavoro di un collega che, contrariamente a me, ha avuto modo di valutare la persona dal vivo. Qualsiasi cosa avesse in mente sarà scaturita dalla sua valutazione fatta di persona. Né posso dirle (nessuno potrebbe) se questi consigli possano portare ad un miglioramento o meno pichè non ho né una diagnosi certa, né informazione su che tipo di disturbo alimentare stiamo discutendo, né informazioni sulla sua gravità o meno.
Personalmete ribadisco che un vero e valido aiuto dovrebbe essere ottenuto mediante un confronto diretto di uno psicoterapeuta.
cordialmente
[#7]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
la ringrazio per la disponibilita'....
saluti..