Ansia sociale

Salve a tutti, vi scrivo perchè da più di un anno ho un serio problema...non riesco più ad essere sereno negli incontri, cene, uscite con i miei amici, specie se nel gruppo ci sono persone nuove.
Sono disoccupato, sottopeso e calvo e questo mi provoca disagio quando sono in compagnia delle persone, perchè appena si apre un discorso di lavoro io non posso avere voce in capitolo e con vergogna ed imbarazzo rispondo che sono disoccupato, notando sui volti delle persone come un ghigno di presa in giro e un silenzio imbarazzante.
Non sono sempre le stesse persone, anzi mi capita in più gruppi e quindi non è un problema con determinate persone.

Da qualche mese annullo impegni, appuntamenti e preferisco rimanere chiuso in casa a leggere in ompagnia di me stesso.

Tutto ciò mi ha reso insicuro e ansioso evitando del tutto impegni sociali.

Spero di avere una risposta di conforto da parte vostra,
un caro saluto e un grazie anticipato.
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Dr. Ferdinando Toscano Psicologo 193 10
Gentile utente,
ci riferisce una situazione per la quale è importante che non perda la fiducia in se stesso.

Le direttrici lungo le quali lavorerei sono almeno tre:
1. Cercherei compagnie in grado di apprezzare le persone per quelle che sono (internamente), e non per il lavoro che fanno o per i capelli che hanno (Ma davvero i calvi non piacciono? Più di qualche volta mi è parso di sentire da svariate persone di sentire che "calvo è bello").
2. Lavorerei sulla sua condizione, e professionale, e fisica. Non perché debba piacere agli altri, ma perché probabilmente un lavoro e il raggiungimento del peso forma sono obiettivi che si pone, giustamente, lei stesso... e la aiuterebbero a vivere meglio. Con questo non voglio essere così ingenuo da pensare, ingiustamente, che non ha mai lottato per questi obietivi, ma vorrei infonderle energia e coraggio per riprovare o continuare a provare ... anche chiedendo aiuto, se non lo ha già fatto, a figure professionali in grado di sostenerla in questo percorso (per il lavoro, l'informagiovani, le agenzie per il lavoro, etc; per il peso, un nutrizionista, il medico di medicina generale, etc.).
3. Valuterei anche se iniziare un percorso di accompagnamento psicologico. Per quanto lei ci riferisca elementi non necessariamente riconducibili a una diagnosi precisa, ci riferisce al contempo di vivere con ansia e insicurezza, nonché con isolamento dalla vita sociale, la sua esistenza recente. Questo non è positivo e, probabilmente, lascia intendere la necessità di "darsi una scossa" interrompendo il circolo vizioso della chiusura agli altri e del buttarsi giù.
E' necessario che riacquisti fiducia in se stesso e negli altri, e per questo è bene che intervenga il prima possibile. Sono sicuro che un percorso in questo senso la aiuterebbe a curare meglio, inoltre, sia l'immagine di sé (per quel che interessa se stesso ma anche per come la vedrebbero gli altri) sia la ricerca attiva del lavoro, poiché le restituirebbe un'energia che, probabilmente, potrebbe avere perso negli ultimi tempi.

Cosa ne pensa?

un caro saluto

Dott. Ferdinando Toscano
Psicologo

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