Ansia sociale e costante sensazione di malessere

Gentili dottori, sono una ragazza di 24 anni.
Vi scrivo per chiedere un consulto riguardo la situazione in cui mi trovo da qualche mese a questa parte: so che è impossibile formulare diagnosi online ma, se possibile, vorrei ricevere indicazioni sulla natura del problema che mi sta affliggendo, per capire come procedere, dal momento che è tutto iniziato da dopo il primo lockdown, e col passare del tempo, anziché migliorare, sta peggiorando.

Per farla breve, provo una costante sensazione di malessere, cosa che in realtà mi fa arrabbiare, perché mi ritengo una persona in realtà molto fortunata (ho un ragazzo meraviglioso, una famiglia che mi sta accanto, dei genitori che non mi hanno fatto mai subire alcuna preoccupazione).
Il mio problema principale sono le situazioni sociali: ho difficoltà a relazionarmi con gli altri, come se la mia batteria sociale si esaurisse nel giro di pochissimo tempo (il che, per me, è in parte normale, essendo io tendenzialmente introversa).
Nelle occasioni in cui mi ritrovo in compagnia, mi sento sempre "di troppo", come se non meritassi di essere lì, come se non fossi ben accetta, in quanto antipatica o sgradevole: ho difficoltà a intervenire nelle conversazioni e, se lo faccio, è sempre dopo aver pensato con grande attenzione a cosa dire e a come dirlo, dopodiché passo il resto del tempo a valutare le reazioni altrui, alla ricerca di un cenno positivo, di un'approvazione nei miei confronti.
Divento iperconsapevole di me stessa, delle mie azioni, di chi mi sta attorno, e, così facendo, ovviamente non riesco a vivere con serenità i momenti che passo in compagnia, perché mi sento sempre sotto pressione.
Mi sento inadeguata, mi sento sempre dentro e fuori le cose allo stesso tempo, ho la sensazione di non meritare in alcun modo di stare in compagnia di qualcun altro, perché nessuno in realtà mi vuole.
A volte, quando raggiungo il limite, mi capita di ritrovarmi con le lacrime agli occhi, e non capisco come sia possibile.

La cosa che mi fa stare più male è che questo mi succede non solo con conoscenti vari, ma anche con le mie amicizie più strette, dalle quali ho sempre paura di essere esclusa, per le stesse motivazioni che ho spiegato sopra (antipatia, sgradevolezza, il non essere abbastanza in tutti i sensi).
Tra un mese devo laurearmi: dovrebbe essere un momenti felice, eppure mi sento in ansia a condividerlo con le persone che mi circondano, perché ho paura che queste si sentano costrette a festeggiarmi quando in realtà non gliene importa nulla, e non è quello che vorrei.

Se fosse per me, rifuggirei qualsiasi occasione sociale, starei da sola tutto il tempo.

Ho paura di essere una cattiva persona.

Cosa mi sta succedendo?
Perché mi comporto così?
Cosa posso fare per cambiare?
Non voglio pesare su chi mi sta attorno, soprattutto non voglio esagerare con le lamentele, quando in realtà sono una persona estremamente privilegiata, che dovrebbe solo ringraziare per ciò che ha.

Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr.ssa Ilaria Munerati Psicologo 15
Buongiorno,
ho letto con estrema attenzione il suo messaggio e vorrei poterla aiutare.
Innanzitutto le dico che non è sola nel provare questo disagio. Il lockdown ha toccato tutti, nessuno escluso. E' difficile ri-prendersi la propria vita e viverla come prima, ma non impossibile. Quello che dovremmo fare è accettare la situazione che stiamo vivendo e adattarla al nuovo modo di vivere. Ora le chiedo..ha mai pensato di intraprendere un percorso (non necessariamente di psicoterapia) di terapia breve? Le dico questo in quanto sono una psicologa specializzata in Terapia a Seduta Singola (TSS), un metodo che vede come punto fondamentale quello di individuare e utilizzare risorse e punti di forza già in possesso della persona, piuttosto che voler trovare nuovi modi di vivere.
Questo non significa che verrà svolta una solo seduta, ma che in ogni seduta la persona torna a casa con qualcosa di utile, con un obiettivo raggiunto. Motivo per cui, probabilmente, la prima seduta potrebbe essere anche l'ultima.
Resto a disposizione,
Buona giornata.

Dr.ssa Ilaria Munerati

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