Matrimonio in crisi: l'amore vero dura solo tre anni?

Cinque anni tra fidanzamento e matrimonio.
Giovani (33 e 38 anni) belli e innamorati.
Una di quelle coppie che facevano invidia, sempre appiccicati, sempre mano nella mano.
Mai un pensiero o un desiderio di tradimento, nessuna chat, nessun bel viso mi avevano mai fatto minimamente vacillare.
Nonostante lui avesse la nomina di latin lover e io da ragazza seria plurilureata, la mia libido è sempre stata leggermente maggiore della sua in quanto ho maturato la consapevolezza che il sesso mi fa sentire amata e desiderata, placa le mie insicurezze e mi rende più bella.
I primi tempi mi domandavo come fosse possibile che non facessimo l'amore ogni sera visto che ne avevamo la possibilità.
Poi la ripresa del lavoro, le vicissitudini e lo stress che lui già viveva lavorando in fabbrica e che io avevo appena cominciato intraprendendo la mia carriera da fisioterapista mi hanno placata e fatto capire che è normale essere stanchi.
In ogni caso Iniziamo subito a cercare un figlio che non arriva.
Dagli accertamenti iniziali si scopre che lui ha un problema a livello di sperma, io sana costretta a stimolazioni ormonali, che mi gonfiano mi fanno ingrassare e mi rendono insicura.
La faccio breve: Un'estate a casa e lui sempre in piscina e con gli amici.
Un'estate in cui io ho continuato le cure e lui aveva uno stile di vita non sano che gli era stato vietato.
Un aborto spontaneo.
Tanta sofferenza.
Messaggi e chat mezze cancellate inviati a una sua donna, in cui la invitava a bere fuori nonostante fosse notte fonda mentre io ero sola a casa.
Lo scopro e da lì perdo stima e fiducia.
Tentiamo di recuperare e nel frattempo scopro in cronologia un mondo fatto di porno, chat erotiche e siti di incontri che visitava senza essere iscritto.
Roba compulsiva, quotidiana mentre la nostra intimità era vacillante, sporadica e monotona per la ricerca della gravidanza.
Questo mi distrugge, in me si rompe qualcosa.
Mi sento distrutta.
E per la prima volta forse perché più fragile, forse perché frustrata mi accorgo di un giovane amico comune per il quale inizio a nutrire una profonda attrazione fisica che mi distrae dal dolore e mi fa stare bene.
Lui fa parte della nostra vita, ci sono baci rubati, mani strette e abbracci di nascosto.
Abbiamo fatto l'amore e mi sono sentita felice, in colpa ma felice.
Mi chiedo se il mio matrimonio sia finito.
Se troncare questa relazione con questo ragazzo che secondo me per quanto bene gli voglia e mi voglia è solo un antidolorifico, che mi fa stare meglio e placa il dolore o troncare questo matrimonio che evidentemente era basato su un amore non così tanto forte.
So che anche con lui si riprensenterebbero le stesse dinamiche dopo un po', che la passione si assopirebbe, come successe col mio ex, con mio marito, come mi è sempre successo.
Allora forse il problema di tutto sono io?
Il mio amore ha una data di scadenza?
[#1]
Dr.ssa Diletta De Toma Psicologo, Psicoterapeuta 9
Gentile utente,
la situazione che racconta e che sta e state vivendo sicuramente non è semplice. Tuttavia da quello che scrive come "Un'estate in cui io ho continuato le cure e lui aveva uno stile di vita non sano che gli era stato vietato." deduco che in alcuni momenti abbia pensato che le vostre vite siano "separate" e con obiettivi diversi, questo sicuramente la spinge a porre la domanda di oggi, ovvero se il vostro amore sia finito.
Purtroppo nessuno psicologo potrà mai, da così poche informazioni, dare una risposta; sicuramente però potrebbe aiutarla e/o aiutarvi a fare chiarezza in quello che state vivendo, per poi trovare voi stessi la risposta giusta.
Nella vita di coppia spesso ci si trova ad affrontare delle crisi, normali e fisiologiche di cui però non si conosce mai l'esito se non quando le si è superate.
Il mio consiglio è di intraprendere un percorso di coppia o, qualora non fosse possibile, almeno un suo percorso psicologico ma non perchè debba considerarsi sbagliata, semplicemente perchè probabilmente è quella più attenta alla difficoltà che state vivendo, che non può essere solo sua o di suo marito, ma è evidentemente un problema di entrambe.
Rimango a disposizione e la saluto.

Dott.ssa Diletta De Toma
Psicologa, Psicoterapeuta
Mail: diletta.detoma@gmail.com