Aiuto psicologico

Buongiorno a tutti, mi chiamo Luca ho 23 anni ed oggi ho scoperto di essere un fallito nella vita: mia madre ad un muratore (quindi non direttamente a me) ha detto ''Luca ha sbagliato tutto nella vita''; ma facciamo un background storico.
Mi iscrivo al liceo scientifico solamente per seguire dei miei amici dalle medie, nonostante fossi decisamente portato per il classico, non seguendo il consiglio dei miei genitori e ancora oggi me ne pento fortemente! In quel periodo andava tutto bene, sempre stato uno studente con molti alti e pochi bassi e questo ha portato la convinzione ai miei di intraprendere ingegneria come corso di laurea (seguendo le orme di mio fratello di 16 anni più grande di me).
Purtroppo i miei appelli di non voler fare quel ramo e che ero più portato per le materie umanistiche furono alquanto inutili e mi ritrovai in un mondo di cui non ne facevo parte...risultato: 0 esami al primo semestre.
Nel mezzo tante urla, iconica una litigata con i miei ed in particolare mio padre (più padrone in queste situazioni e poco genitore) che quel giorno, mentre giocava allo playstation, iniziò a prendere a pugni la scrivania e ad urlarmi addosso dicendo di dover studiare di più perchè facendo così non avrei concluso nulla nella vita.
Per fortuna la situazione cambiò grazie agli aiuti di altri familiari, che spinsero i miei genitori a farmi cambiare corso di laurea, perfetto direte voi.
il problema è che io per poca voglia non ne avevo cercato altri e ho dovuto decidere in fretta perchè iniziava il secondo semestre e dovevo cambiare corso di studi (Intanto mi dannavo perchè facevo spendere molto di tasse universitarie ai miei genitori).
Scelgo il corso di studi che pensavo potesse fare per me, spoiler: NO; Scienze politiche e relazioni internazionali.
Il primo periodo va anche bene, nonostante avessi iniziato a seguire i corsi molto tardi, riesco a dare subito due esami con buoni voti; ma è da settembre che inizia il dramma.
I miei dicono che devo recuperare i corsi del primo anno, nel mentre iniziano quelli del secondo e non so che pesci pigliare, il risultato è 4 bocciature e 1 singolo esame passato nel corso dell'anno... in più si aggiungeva l'uscita da una relazione tossica.
Decido che così non va affatto bene, mi rimbocco le maniche e riesco a dare circa 14 esami da fine 2018 ad ora, unico intoppo l'inizio della pandemia mi ha scombussolato, tanto da dare 1 solo esame.
(Nel corso degli anni i miei non hanno smesso di criticare il corso di laurea da me scelto) A pochi esami dalla laurea (3, con la speranza di passarli tutti entro fine febbraio) capisco che questa non era ciò che volessi fare.
Inizio a captare dei sentimenti in me, voglio fare l'insegnante, un tutore, aiutare quei ragazzi che nella età adolescenziale non hanno avuto una figura genitoriale per bene alle loro spalle, ma come già detto prima le uniche materie che sono di mio gradimento sono storia, filosofia, o anche diritto.
Da qui potete ben capire l'inizio del discorso.
Non so che fare
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 186
Gentile utente,
al momento deve cercare lo psicologo che ogni università mette a disposizione degli studenti, per farsi liberare dalla sua estrema dipendenza dal giudizio dei suoi, che la sta obnubilando.
Una volta che avrà concluso l'università potrà forse, anche con la laurea in Scienze Politiche, accedere ad alcuni concorsi a cattedra per le scuole superiori.
Forse anche a quella di Storia e Filosofia. Guardi in rete le indicazioni del MIUR.
Ci tenga al corrente. Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La Laurea è una triennale, quindi penso che serva per forza una magistrale in quelle determinate materie. Purtroppo oggi ho fatto un po’ di mente locale e collegando i pezzi ho capito parecchie cose che prima ignoravano.
Soprattutto partendo dal fatto che io abbia 16 anni di differenza con i miei fratelli, e che mi è stato esplicitamente riferito dovevi essere femmina . Ho notato come in questi anni non mi abbiano cresciuto come un figlio, ma quasi come un peso(non voglio esagerare, ci sono stati momenti felici, ma in netta minoranza). Altre cose che ho origliato e che non ho potuto scrivere per mancanza di caratteri disponibili; è che a differenza dei miei fratelli ho avuto una educazione diversa, loro a differenza mia non hanno mai subito schiaffi, solo rimproveri sin dalle elementari mi hanno cresciuto in questo modo, uno schiaffo per farmi capire quello che non andasse. Non nego, ogni tanto qualche schiaffetto me lo ero pure meritato, ma è ritornato alla mente la volta in cui, all’età di 10 anni mi inginocchiai chiedendo perdono a mani conserte perchè non avevo finito i compiti delle vacanze e non volevo essere picchiato.
Ci sono anche altre parecchie cose che ho confessato alla mia ragazza, ma ritengo che sia opportuno parlarne con uno psicologo. Seguiranno aggiornamenti