Lasciare la famiglia e stare con l’amante?

Salve a tutti, ho molti dubbi che mi attanagliano e avrei intenzione di iniziare a farmi seguire da uno psicologo: ho 40 anni, sono sposato da 6 anni e ho sempre tradito mia moglie.
Lei non sa niente e nonostante ogni tanto sospetti qualcosa (messaggi telefonate) mi concede molti spazi.
Anche troppi! 9 mesi fa ho iniziato a frequentare una ragazza (M.
) che lavorava con me (poi non più) ed è nata una storia che nessuno dei due si aspettava! Ora noi ci amiamo tanto, tantissimo, e non riusciamo a pensare di stare uno senza l’altro.
M.
mi vorrebbe sempre con se e odia il momento in cui io vado via da casa sua per tornare alla mia e anche a me pesa di non poter stare di più con lei! La faccenda però è complicata dal fatto che ho 2 figli, di 5 e di 0, nato da poco, che già la relazione era in corso inoltre stiamo arredando casa nuova, quindi c’è per così dire un progetto di vita a lungo termine! Io ora a casa non sto tanto bene, la relazione di coppia è molto ma molto carente, quello che mi unisce è un senso paterno e soprattutto un senso di colpa verso il neonato! Dall’altra parte c’è amore, passione, complicità, due caratteri simili, voglia di fare e quando mi chiedo cosa io stia facendo, poi mi chiedo anche come potrei ora vivere senza M.
Lei non è che mi stia mettendo dei paletti, però si chiede se mai io lascerò la famiglia per lei, o anche solo per essere più felice con me stesso! Io al pensiero di perderla mi sento male, ma anche al pensiero di confessare tutto a casa, svuotare il sacco penso che questo sarebbe un colpo terribile per mia moglie la quale non sospetta proprio niente, credo che non sospetti neanche la mia infelicità e non penso che mi lascerebbe andare tanto facilmente.

Quello che mi chiedo alla fine è se vale la pena lasciare la famiglia e tutto l’annesso per stare bene con la mia amante (che io chiamo la mia ragazza) oppure devo metterci una pietra sopra e concentrarmi sulla famiglia e cercare di recuperare il rapporto in crisi?

Ci sono anche altri dettagli non trascurabili ma comunque il dubbio è questo
Grazie in anticipo
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2021 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
mi permetto di suggerirle, almeno per il momento, una terza possibilità: scelga se stesso.
Almeno per il momento, provi a mettere tra parentesi la scelta tra le due relazioni.
Tradire l'altro, a mio modo di vedere, è anche sempre un pò tradire se stessi.
Il rischio di buttarsi a capofitto in una direzione potrebbe essere, infatti, quello di credere che magicamente un'altra persona possa "guarirla" dalla sua infelicità, che è la questione centrale quì, e magari ritrovarsi poi tra qualche tempo punto e a capo.
Per carità, nell'ordine delle possibilità potrebbe anche essere che la sua infelicità è dovuta semplicemente alla fine della sua relazione con sua moglie e al fatto che ne sta solo prendendo atto anche grazie a questa nuova relazione.
Ciò nonostante, onde evitare la triste evenienza di cui sopra (pensiero magico) e anche alla luce del suo progetto familiare che comunque sta procedendo (moglie, figli, casa...) si potrebbe mettere nelle condizioni di riflettere profondamente sulle sue personali istanze, che riguardano lei innanzitutto, e ascoltarne la direzione.
Insomma, le suggerisco di partire proprio dalle due ultime parole scritte: la sua infelicità, che mi sembra la domanda più importante da lei presentata.
Questo, a mio avviso, potrebbe essere il punto di partenza per un lavoro che spero inizierà al più presto con uno/a psicoterapeuta con cui porre, per un attimo, al centro soltanto lei e i suoi bisogni.
Infine, con riguardo alle pressioni della sua ragazza, potrebbe, visto tra l'altro che con lei ha instaurato un rapporto, per certi versi, più trasparente rispetto a sua moglie, renderle palesi i suoi bisogni/dubbi/confusione, sia per proteggere se stesso dalla possibilità di compiere una scelta avventata (solo perché spinto), sia, perché no, per valutarne la reazione e magari capire qualcosa in più anche su i suoi bisogni/sentimenti nei suoi confronti.
Buone riflessioni e buona scelta.
Cordialmente