Ambiguità e abbandono

Salve dottori e dottoresse, quest'estate ho conosciuto un ragazzo a una cena con amici in comune.
Abbiamo parlato per tutta la sera, subito c'è stato molto feeling.
La sera stessa mi cerca e saltuariamente ci sentiamo in chat.
Dopo un mese circa, cerco di creare i compromessi affinché mi chieda di uscire.
Usciamo, io pensavo fosse un'uscita molto tranquilla in amicizia, dato che anche il suo comportamento non faceva trapelare particolare interesse e invece abbiamo un rapporto.
Da lì in poi inizia una relazione di rapporti occasionali (1 volta al mese circa), in cui però ci sentiamo regolarmente, mi coinvolge in ciò che fa nella sua vita, mi aggiorna su tutto.
Io non capisco le sue intenzioni perché mette in scena tutta una serie di comportamenti ambigui che lasciano pensare sia a un maggiore interesse, che anche a nessun interesse (ad esempio, si interessa sempre delle mie giornate, mi manda foto della sua famiglia, mi porta dei pensieri dopo i viaggi, ma poi non mi chiede mai di vederci, per molti giorni visualizza e non risponde).
Al che stanca di ciò gli chiedo spiegazioni e lui mi chiarisce di non avere nessuna intenzione, ma questi comportamenti ambigui continuano.
Dopo tre mesi, dato che non vedo sviluppi e dato che mi sento bloccata in una situazione in cui non ci vediamo quasi mai, ma rimango appesa, gli dico che o la situazione evolve anche solo in una frequentazione un po' più vissuta altrimenti per me si sarebbe potuta chiudere.
Lui a quel punto mi dice che l'ho sorpreso tanto come persona, che ho superato tanti limiti che lui si era imposto, ma non ha il coraggio e la testa lo blocca, quindi rispetta la mia decisione.
Dopo chiuso gli dico di non sentirci più perché per me sarebbe difficile.
Lui non si fa sentire, ma per le feste mi manda dei bellissimi messaggi di auguri, in cui esprime di più di ciò a cui ero abituata.
Specifico che lui ha molta difficoltà ad esprimere i suoi sentimenti.
Le sue due relazioni più importanti: la prima di quattro anni è stato lasciato da lei perché non era più innamorata e lui ha sofferto molto, la seconda più recente di un paio di mesi in cui a detta sua erano tanto presi entrambi e lei a un certo punto è sparita nel nulla, dicendo che non voleva più una relazione.
Io tengo molto a lui perché è una persona con cui ho una connessione pazzesca, ma sono stanca di dover fare sempre io il primo passo e non capire mai ciò che veramente lui prova.
Come posso agire?
C'è un modo per recuperare una situazione del genere?
Grazie.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2021 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Mi dispiace, ma non credo che su questo forum (all'esterno) possa trovare una risposta che è contenuta e si disvelerà soltanto all'interno della vostra relazione, quindi "giocandosela" fino al limite che sarà lei a decidere dove porre, rispetto alle sue speranze di cambiamento.

Anche la strada di un percorso psicoterapeutico di coppia mi sembra impraticabile considerata la sostanziale indisponibilità relazionale di questo ragazzo.

Unico suggerimento che mi sento di poterle dare è quello di provare a comunicare apertamente tutti i suoi vissuti con lui e vedere come va.

Oppure, perché no, potrebbe cogliere questa dolorosa occasione per comprendere, con uno/a psicoterapeuta, qualcosa in più su come lei entra in relazione con un potenziale partner, provare a sondare il suo contributo personale nell'andamento di questa relazione.

Cordialmente