Adolescenza non vissuta e invidia per il passato della fidanzata

Sono un trentenne che non ha vissuto a pieno la propria adolescenza a causa della timidezza e dei limiti imposti dai genitori.
Non ho mai avuto, in quella età, flirt, relazioni, gruppi di amicizia giganteschi tipici dell’adolescenza.
Ho iniziato a vivere solo a 24 anni quando ho deciso di dare una svolta alla mia vita.

Da allora ho collezionato qualche piccolo flirt, qualche amicizia e due relazioni sentimentali, poi naufragate, della durata di 2/3 anni.

Adesso mi ritrovo con pochissimi amici (che non sento neanche così forti) e una fidanzata stupenda che adoro.

Il problema più grande deriva dall’invidia che provo nei confronti del passato di questa ragazza.

Sebbene non abbia avuto nessun fidanzamento, ha avuto una miriade di primi appuntamenti, una miriade di avventure e un gruppo di amici che si porta dietro ancora adesso.

Ho deciso di rimettermi in gioco per migliorare me stesso e non sentirmi più in difficoltà (magari anche con il supporto di uno psicologo).
Voglio cercare di aumentare il mio circolo sociale e coltivare nuove amicizie (anche se non potrò mai colmare del tutto il gap non potendo, ad esempio, recuperare i flirt e le avventure di una notte).

Se mai riuscissi nell’impresa basterebbe questo a farmi accettare il mio passato?
Riuscirei a non provare più invidia per ciò che lei ha avuto (e che, peraltro, minimizza e giudica errori dettati dall’ingenuità)?

Non voglio rovinare il rapporto, il mio presente ed il mio futuro per un passato che non mi piace e che non posso modificare
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Potrebbe trattarsi non di invidia, ma di gelosia retroattiva. Ma potei sbagliarmi.

Il suo piano di rimettersi in gioco mi sembra buono, ma di per sé aumentare la socialità potrebbe non essere sufficiente per farle fare pace con il passato. Perché anche se diventasse molto "social" oggi questo non cancellerebbe tutte le cose che non si è mai potuto concedere.

Smettere di essere ossessionati dal passato lo si può fare, in psicoterapia, mediante un lavoro specifico e una cosa (l'aumento del circolo di amicizie) non esclude l'altra (la psicoterapia).

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com