Disturbo narcisistico si o no?

Buonasera.

Ho 20 anni e credo di soffrire di un disturbo narcisistico correlato a dipendenza affettiva.

Ho sempre ritenuto che il mio fosse solo carattere attribuendo la colpa prevalentemente ai miei genitori, specialmente a mio padre, che ne soffre ed è stato constatato.

Ho avuto modo di leggere moltissimi articoli di psicologia e con fatica ho riconosciuto in me un possibile collegamento.

Facendo un breve riassunto: ho avuto una vita che mi ha fatta crescere in fretta, un rapporto con mio padre di perenne scontro e ho sempre risentito di affetto e stima da parte sua, di attenzione da parte di entrambi mamma e papà.

Sono molto legata a mia madre perché lei si è sempre sacrificata per me, a livello materiale ha soddisfatto spesso i miei desideri e oltrepassato le mie crisi di rabbia. Ho dunque cercato un punto di riferimento paterno verso ogni tipo di uomo, più grande, cercando prevalentemente un rapporto padre-figlia, in cui un uomo mi cresca e mi elogi, con complimenti costanti che mi rendano più sicura, con dimostrazioni d’affetto emotive e materiali.

Ho sempre cercato uomini che avessero qualcosa da offrirmi: disponibilità economiche, bellezza, popolarità, cercando di controllarne sempre la sfera emotiva per ottenere tutto ciò che desideravo posizionandomi su un ruolo dominante.

Faccio oggettivamente simpatia a tante persone, ma ho poche vere amiche alle quali credo di volere bene, ma spesso per me sono fonte di divertimento e anche lì vedo solo buoni modi per sfogare i miei problemi personali, uscire in giro e raccontare la mia vita sui social con loro.

Spesso soffro di depressione, mi sento una vittima della vita, se non esco di casa entro in uno stato ansiolitico e depressivo in cui credo di non piacere alle persone.

Ho un'aggressività incontrollata con chi mi sta più vicino e cerco di sfruttare chiunque, per questo mi circondo di gente potente. Cerco sempre di assomigliare a chi voglio star simpatica o a chi voglio che si innamori di me.

Nella mia vita ho sempre pensato di maturare quando cambiavo, in realtà cambio spesso per piacere e assomigliare a chi voglio intorno, creando verso gli altri un sentimento di ammirazione verso me.

A volte rimuginando da sola mi accorgo di non capire i sentimenti altrui, ma provo una forte emotività per ciò che riguarda me e poche altre cose, o esagerata o assente.

Provo invidia e fastidio per chi ha più di me e non sopporto se qualcuno a me vicino conosce qualcuno che ha più di me, corro subito a rifornirmi materialmente di ciò che mi manca per essere meglio della persona che mi fa sentire inferiore.

Insomma, avrei molte altre cose da raccontare, credo basti.

Vorrei sapere se è necessario passare ad uno step successivo, cioè di una visita psicologica, oppure se i miei sono tratti lievi di narcisismo e possono essere controllati da me.

Grazie per l’attenzione
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Ho avuto modo di leggere moltissimi articoli di psicologia e con fatica ho riconosciuto in me un possibile collegamento

È una via tentata da molti, purtroppo illusoria e che si presta a grossolani errori.

>>> un disturbo narcisistico correlato a dipendenza affettiva

Sono due cose opposte, in antitesi, quindi praticamente impossibili da avere contemporaneamente. Il vero narcisista crede che <gli altri> siano o debbano essere dipendenti dal suo valore e dalla sua gloria. Non il contrario.

>>> cambio spesso per piacere e assomigliare a chi voglio intorno, creando verso gli altri un sentimento di ammirazione verso me

Non so se ti dispiacerà, ma devo farti presente che probabilmente sei caduta in un errore molto frequente, che è quello di scambiare per narcisismo la sua imitazione più diffusa: la mancanza di autostima.

In poche parole il narcisista è graniticamente convinto del suo valore. Quindi si aspetta che gli altri glielo riconoscano. Se percpirà che lo fanno, avremo un narcisista grandioso. Se invece avrà l'impressione che non glielo riconoscano, avremo un narcisista vulnerabile. Ma in ambo i casi il punto fermo è: "io valgo tanto, tantissimo".

Se tu invece ti senti spinta a <creare> sentimenti di ammirazione, cambiando spesso e adattandoti alle circostanze, quello non è narcisismo: è bisogno di riconoscimento, che come dicevo dipende facilmente da un'autostima traballante o assente.

>>> Vorrei sapere se è necessario passare ad uno step successivo, cioè di una visita psicologica, oppure se i miei sono tratti lievi di narcisismo e possono essere controllati da me

Dipende da quanto ne soffri. Se il disagio è troppo un consulto psicologico (psicoterapeutico) può essere indicato.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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