Attacchi d'ansia e di panico

Buon pomeriggio, mi chiamo Nadia,ho 36 anni ed un bimbo di 2 anni e mezzo.
Da circa 1 anno e mezzo (da quando ho ripreso a lavorare dopo la maternita'), ho iniziato ad avere attacchi di panico. Ho passato mesi e mesi a fare visite di controllo pensando di avere problemi al cuore, allo stomaco, alla tiroide, ma nulla di tutto cio'. Ho iniziato circa 7 mesi una psicoterapia, e sono migliorata, ma ancora ricado ed ogni volta che mi tornano questi attacchi io sprofondo nella depressione piu' totale. Sto prendendo anche dei prodotti omeopatici (Ignatia hell e Pineal). Secondo voi se ne viene mai fuori? A volte penso di dover prendere psicofarmaci ma non vorrei diventare dipendente (ho preso solo ansiolin o lexotan in casi di emergenza). Sono molto giu',sto rovinando la mia vita con ansie e preoccupazioni a volte inspiegabili o esagerate (oltre a quella di mio marito e mio figlio), c'e' un modo per capire se questa e' la strada giusta? E' normale avere ricadute? E perche' ogni volta che torna l'attacco di panico tutto il lavoro fatto fin ora mi sembra inutile. Vorrei poter vivere ed invece cosi' a volte e' solo un sopravvivere. grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile Nadia, può dirci che tipo di psicoterapia sta facendo attualmente?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signora, quando soffriamo vorremmo poter stare meglio immediatamente e questo è comprensibile. Purtroppo molto spesso ci vuole tempo e le ricadute sono parte del processo. Poichè lei ha già iniziato una psicoterapia, parli con il suo terapeuta dei suoi dubbi e delle sue paure, proprio come le ha espresse qui. Lui avrà sicuramente un quadro più ampio e approfondito della situazione e saprà indicarle il percorso più indicato e le strategie per far fronte alle possibili ricadute.
Cordiali saluti

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta, ne parlero' con la mia dottoressa anche se e' dura avere pazienza e sopratutto essere razionali in quei momenti.
Per quanto riguarda la psicoterapia, intendo che vado da una psicologa una volta la settimana da circa 7 mesi.
Credo che questo percorso sia ancora lungo e difficile, ma spero di non arrendermi e di non rovinare chi mi e' vicino (mio figlio) ed il rapporto con mio marito. Nadia
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
> Per quanto riguarda la psicoterapia, intendo che vado da
> una psicologa una volta la settimana da circa 7 mesi.

Questo era abbastanza chiaro, ma io mi riferivo all'orientamento della sua psicologa: psicodinamico, cognitivo-comportamentale, relazionale ecc.?

Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
probabilmente lei sta facendo una psicoterapia che va bene per alcune cose (lei stessa si sente migliorata) ma che forse non è la più indicata per il trattamento del panico, come può leggere in questo articolo https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html

Detto questo, adesso la cosa migliore da fare sarebbe informare l'attuale terapeuta ed il medico che le ha prescritto i farmaci che lei ha ancora attacchi di ansia e che soprattutto non si sente migliorare come dovrebbe

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#6]
dopo
Utente
Utente
Certo non mi fa piacere pensare di non aver intrapreso la giusta strada, ho investito gia' tanto tempo (e denaro anche se quello e' sempre benedetto pur di star bene) non vorrei affatto dover cambiare strada e sopratutto dover ripartire d'accapo, e poi mi domando non dovrebbe essere il medico a capire in base hai propri sintomi se la terapia e' quella giusta??
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Cara Nadia, a parte il fatto che lo psicologo generalmente non è un medico, ma ciò che le stiamo dicendo è che ognuno è formato in un senso che può andar bene per alcuni disturbi e magari meno per altri. Certamente, se la sua attuale psicologa non fosse stata la più adatta a curare il suo disturbo, l'avrebbe inviata a qualcun'altro fin dall'inizio.

In ogni caso sono d'accordo con i colleghi che la cosa migliore sia riportare i suoi dubbi alla sua attuale psicologa. Può leggere anche quest'articolo che tratta proprio di questo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/374-sull-efficacia-della-psicoterapia-parte-ii.html

Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Nadia,
nessuno qui ha scritto che il lavoro fatto fino ad oggi non è servito a nulla e che quindi lei dovrà ripartire dall'inizio. In realtà abbiamo detto proprio il contrario, ovvero di ripartire proprio dalla sua psicologa.

E' chiaro che se Lei non se la sente di dire alla sua psicologa (persona alla quale in generale si dovrebbe dire TUTTO) che alcune cose non stanno funzionando, beh allora forse è proprio questo il problema
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dopo
Utente
Utente
Forse mi sono espressa male, ma sa quando si investe tanto per poter guarire e poi non tutto fila liscio, il terrore che si sta sbagliando e' grande, perche' si gioca con la vita.
Provero' a parlare con la mia dottoressa, ma vorrei capire una cosa, la terapia cognitivo-comportamentale che sembrerebbe essere la piu' adatta per questi disturbi, e' una terapia che seguono solo alcuni psicologi?? Cioe' puo' essere che anche la mia usa tale terapia ed io non lo so?
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
La terapia cognitivo comportamentale è una specializzazione quadriennale che si consegue dopo la laurea. Alcuni terapeuti, magari con specializzazioni diverse, hanno imparato durante la carriera alcune tecniche cognitivo-comportamentali.

Questo non significa che tale terapia sia L'UNICA che permette di ottenere risultati nel trattamento dell'ansia. Il dato di fatto è che la Sua terapia, qualunque essa sia (potrebbe anche essere cognitivo comportamentale) non le sta portando beneficio, e quindi lei e la terapeuta dovete capire il perchè

Io capisco il suo disappunto, ma le ricordo che tutti i suoi sforzi non saranno vani: purtroppo di questo se ne accorgerà successivamente
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