Relazione difficile finita con donna separata in casa con figlie

Salve a tutti.
Ho concluso da circa 1 mese una relazione difficile di 1 anno e mezzo con una donna separata in casa con tre figlie (il marito vive la). Io non ho figli.
È iniziata come un rapporto clandestino solo per divertimento, poi ci siamo un po’ lasciati andare e la relazione è diventata quasi come fidanzati ufficiali, lei mi ha presentato le figlie, l’ex marito (sono però ancora sposati) con cui convive a sua detta solo per le bambine e la madre, aprendosi apparentemente davvero molto; io ho cercato di dirle di andare con calma ma mi ha coinvolto sempre più e mi faceva molti regAli e forti dichiarazioni di affetto quasi fin dall’inizio (un po’ troppo presto ho pensato), appena poteva veniva da me, ma non dormivamo mai insieme e non condividevamo ovviamente una quotidianità per via delle tre figlie adolescenti da accudire. Io ero sempre un po’ dubbioso ma ci trovavamo davvero bene e sembrava fossimo in sintonia.
Mi diceva che prima o poi il marito se ne sarebbe andato, intanto continua a passare festività e vacanze con lui.
Dopo circa un anno felice sono iniziati i primi problemi, anche perché le figlie hanno iniziato a capire che non ero solo un amico della mamma e a storcere il naso e non salutarmi più.
Poi sono iniziate lamentele quasi sempre da parte sua per mancanza di attenzioni: io non la chiamavano abbastanza, sia per non disturbare l’atmosfera con le figlie quando era a casa sua sia perché iniziavo a capire che c’era qualcosa che non stava funzionando.
Dopo si sono alternati momenti tranquilli a queste crisi che aveva dove mi attaccava e sminuiva per i miei comportamenti, io non capivo perché sono stato sempre corretto e anche in questi momenti ho provato ad ascoltarla e venirle incontro per quanto potessi.
Abbiamo fatto diversi viaggi e passato bei momenti.
Io tuttavia non sono mai riuscito davvero a uscire da una condizione di amante e mi sentivo sempre molto in attesa delle sue decisioni.
Mi attaccava spesso anche sulle mie amicizie sopratutto femminili, era gelosa.
Ha iniziato a dedicarmi sempre meno tempo.
Dociamo che l’ultima critica non ho retto e abbiamo finito col lasciarci, deciso lei. In realtà me lo stava facendo capire già da 2-3 mesi prima che non era più coinvolta come all’inizio. Ho provato di tutto per riappacificare ma non c’è stato verso.
Questa relazione mi ha molto provato, io ce l’ho messa tutta per fare le cose giuste ma lei da un certo punto è cambiata.
Adesso mi sto riprendendo ma ho ancora tanti senzi di colpa a causa delle sue accuse e sono disorientato, a volte mi manca molto. Ammetto che sono una persona un po’ orgoglioso e permaloso tendo un po’ a chiudermi quando vengo ferito ma davvero può essere stato solo questo? Può essere il fatto che non andavo a genio alle figlie?
So che mi ero messo in una situazione complicata, lei verso la fine mi ha detto che era meglio io continuassi la mia vita perché lei non poteva darmi più di tanto.
Mi piacerebbe avere un giudizio da parte vostra grazie mille.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

ci dice che "..non sono mai riuscito davvero a uscire da una condizione di amante..".
Il punto centrale della questione, e delle difficoltà che Lei ha incontrato, sta proprio in ciò: quando una persona libera si mette con un'altra persona già in coppia, tanto più con figli, si trova in una situazione altamente sbilanciata, che generalmente resiste per un tempo limitato a meno che la persona impegnata non si separi.
Una seconda differenza si crea quando da "un rapporto clandestino solo per divertimento" si passa ad una relazione con coinvolgimento affettivo dei parte di entrambi. In tale frangente è difficile fare la cosa giusta, riuscire a calibrare i propri sentimenti e i propri comportamenti sulla misura dell'altr*, che a propria volta deve fare i conti con gli impegni familiari, genitoriali, e e anche -diciamolo- di coppia considerato che è ancora coniugat*.

Lei ci chiede "un giudizio" sul caso, ma noi Psy non diamo giudizi (eventualmente valutazioni); forniamo però elementi di riflessione.
Le consiglio di osservare la situazione come se fosse uno spettatore esterno partendo dalle suggestioni che Le ho fornito, distinguendo cioè tra fattori personali e situazionali.
Questa esperienza Le fornirà sicuramente elementi di apprendimento su di sé e sulla vita e per le prossime relazioni.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa. A questo punto credo che anche se lei ci ha pensato per un attimo di mollare il marito definitivamente non abbia trovato il coraggio alla fine per via delle bambine e anche della mia diciamo così lentezza nel decidere di aprirmi. Mi sono visto proiettato forse in una situazione troppo grande e non mi sentivo sicuro?
Ci ho messo sempre molto a fidarmi delle persone causa esperienza passate.
Crede sia stato questo a farla disinnamorare di me ?
Infine crede che possa cambiare qualcosa in futuro nella suo tipo di situazione? Oppure meglio lasciar stare e andare avanti. Grazie ancora
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dopo
Utente
Utente
Volevo precisare che il marito era già andato via di casa una volta e rientrato da circa 2 anni. Ma lei mi diceva che tra loro non c’era più nulla. Entrambi sanno di avere relazioni esterne. Grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

"..crede che possa cambiare qualcosa in futuro nella suo tipo di situazione?", ci chiede.
Noi Psy non possediamo la sfera di cristallo e quindi non riusciamo a predire il futuro; ma forniamo volentieri qualche ulteriore elemento di riflessione.

La situazione sembrerebbe per certi versi parecchio confusa,
ma per altri parrebbe chiara (e consueta): a quanto Lei ci riferisce, potrebbe trattarsi di una coppia coniugata in crisi che ha trovato un proprio equilibrio nel puntellarla con relazioni esterne. Il puntello può essere transitorio o perenne.

Cosa succederà tra loro non lo sappiamo,
come elaborerà la signora il fatto di avere due figlie (per sempre) non lo sappiamo;
per quanto riguarda la Vostra coppia sappiamo però che Vi gioverebbe il confronto con uno specialista: l* Psicolog* psicoterapeuta meglio se specializzat* in terapia familiare:
per capirVi, oppure
per separarVi senza troppo dolore se il distacco fossa ineluttabile valutata congiuntamente la situazione.

Saluti cordiali.
Dott.Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/