Lui dice di non essere il padre del bambino che porto in grembo

Salve a tutti, sono una ragazza di 27 anni fidanzata da 4 anni, sono rimasta incinta 4 mesi fa.
Vi spiego il mio problema che mi affligge ormai da tempo.
Il mio ragazzo più grande di me di 2 anni continua ad insistere dicendo che il bambino che aspettiamo non è il suo, che io sicuramente ho avuto rapporti con altra gente.
Lui è stato tradito in passato dall'ex, ed è convinto che anche io lo tradisco (andiamo avanti così da 4 anni).
Adesso è fissato che il bambino non è suo, ed io dico sempre che quando nascerà potrà fare il test della paternità senza alcun problema, la sua risposta ogni volta è "e se risulta che il bambino non è mio?
Dove la nascondi la faccia?
".
Il bambino è suo al 100% non ho mai tradito e neppure ho avuto rapporti con altra gente.
Questa discussione continua tutti i giorni e mi fa stare male, non sono affatto felice di questa gravidanza inizio a vederla come una maledizione.
Evita anche di toccarmi, se sfiora la pancia trasalisce come se avesse toccato qualcosa di schifoso.
Non so se lasciarlo e crescere il bambino da sola oppure continuare a portare avanti questa "relazione" assurda.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

innanzitutto precisiamo che anche se Lei lasciasse il Suo compagno, lui continuerà ad avere il diritto di paternità nei confronti del bambino e Lei non potrà "crescerlo da sola".

Considerato che Lei è certa che il bimbo è di Voi due e che ciò è chiaramente verificabile al momento della nascita, è inutile insistere quotidianamente in discussioni improduttive.
Lei è certa, e quindi lasci correre senza lasciarsi coinvolgere in dubbi capziosi e senza fondamento: la Sua tranquillità personale al riguardo Le può fornire molta forza.

Lui d'altra parte sembra trovarsi in difficoltà di fronte alla gravidanza; Lei non ci dice se era desiderata da entrambi, oppure se è capitato; e ciò fa la differenza.
Soprattutto quando si utilizza il coito interrotto e la responsabilità di una eventuale gravidanza indesiderata è dunque maschile, l'uomo può trovare pesante l'aver .. sbagliato ed è indotto a cercare delle scappatoie mentali talvolta palesemente assurde.

D'altra parte va considerato che il fantasma del tradimento è presente tra Voi da ben quattro anni, e che la opportunità o necessità di un percorso psicologico si era evidenziata anche in precedenza. Peccato che non l'abbiate raccolta in tempo. Ora però diventa impellente dato che c'è un terzo di mezzo; ed è inutile aggiungere che Ve la consiglio caldamente..

Sarebbero molti i dettagli da approfondire, e solo una consulenza psicologica in presenza lo permette.
Ma una cosa è certa: la creatura che Lei porti in grembo ha bisogno di Lei, della Sua serenità per quanto possibile, degli ormoni che la tranquillità produce, ben differenti dagli ormoni liberati dalla tensione e dalla rabbia! E questo solo Lei lo può fornire.

Molti auguri per tre,
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Grazie mille della risposta, le chiarisco alcuni punti.
Il bambino non è stato voluto, mi ha chiesto di abortire diverse volte.
Le discussioni con lui non finiscono mai basta anche solo un respiro per iniziare una guerra dal nulla, vengo presa per una poco di buono dal nulla.
Che ci sia un problema lo avevo considerato anche io, quando ho consigliato di rivolgersi a qualcuno per un aiuto psicologico è stata una tragedia. Lui è sano ed io ho problemi psichiatrici.
Adesso per via dello stress, sono stata messa a riposo forzato altrimenti rischio il ricovero perché la gravidanza non sta andando benissimo e lui mi prende in giro, in poche parole sottovaluta la situazione.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Attualmente, in gravidanza, la responsabile del benessere di Suo figlio è Lei.
E dunque se lui non ravvisa la necessità di un aiuto, sta a Lei chiudere aiuto per Sè.
Non è sufficiente il riposo fisico, occorre lavorare per la propria serenità psichica.

Dispiace moltissimo la Sua (e la Vostra) situazione.
D'altra parte la non accettazione della gravidanza indesiderata da parte del padre comporta il prevedibile mancato sostegno psicologico a Lei, sostegno che dunque va cercato presso altre persone: familiari, Psicolog*.

Un abbraccio.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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