Ho subito un abuso sessuale? Come trovo la forza di parlarne?

Buongiorno a tutti, sono qui per chiedere come risolvere un problema che mi porto dietro ormai da tanto tempo.

Un anno fa ho concluso una relazione difficile con un ragazzo perché ero arrivata allo sfinimento. In un anno di relazione ho perso ogni amicizia, mi sono allontanata dalla mia famiglia perché questo ragazzo, era tremendamente geloso e possessivo.

Se ora ripenso a com’ero diventata, ovvero chiusa, lontana da chiunque che si trattasse di un amico o della mia famiglia, non mi riconosco più. Lui nella relazione con me era molto possessivo. Quando una cosa non gli andava bene, o quando secondo lui sbagliavo, spesso si arrabbiava e tirava pugni al muro, per poi rivolgersi a me urlando.

Io non riesco a stare tranquilla se una persona mi urla addosso, perciò ogni volta, la mia reazione era quella di piangere guardando in basso, perché il suo viso e il suo tono di voce mi spaventavano tanto. Mi tirava schiaffi per spingerlo a guardarlo, dicendo che non portavo rispetto se non alzavo gli occhi.

Una volta sono andata a prendere un gelato insieme a lui e ho sorriso al ragazzo che me l’aveva servito, nonché mio collega perché lavoravo in quella gelateria, e lui si è arrabbiato tantissimo perché ha detto che in quel sorriso c’era altro, che quando lui non c’era sicuramente lo tradivo, mi ha spinta in continuazione anche per le scale una volta tornati a casa dandomi della prostituta per giorni. Anche quella volta, sono stata zitta e avevo gli occhi gonfi dal pianto.

La volta più brutta, e qui non vorrei dilungarmi, è stata quando a casa sua mi ha tenuto le braccia dicendo che era stanco di aspettare, che non potevo togliergli il sesso anche se non me la sentivo, e urlando mi teneva stretta. Ho capito cosa voleva fare, ma ho soltanto chiuso gli occhi e pianto. Per non guardarmi in faccia mi ha girata su un lato ed ha continuato, finché non è venuto. Ed io ho soltanto pianto, sono stata zitta, ed ho pianto.

Con il mio attuale ragazzo, una persona meravigliosamente comprensiva, non riuscivo a far sesso. La prima volta sono scoppiata a piangere senza nessun motivo. E tutt’ora, anche se con lui sto bene, mi tornano in mente questi ricordi e non so come affrontarli. Mi rendono triste, quindi chiedo solitamente di abbracciarmi al mio ragazzo, ma quando mi chiede cos’ho, non sono mai in grado di rispondere. Rispondo che ho sonno, che ho mal di testa, ma lui sa che mento.

Lui sa che ho un segreto, mi chiede a volte di parlarne, ma non mi costringe a farlo, ed io non essendone in grado ovviamente non ne parlo. Non riesco a dirlo ai miei genitori e non vorrei nemmeno, non riesco ad immaginare quanto starebbero male. Non so cosa fare, non so come dimenticare, o almeno come accettarlo.

Chiedo un grande aiuto, significherebbe tanto per me.

Parlarne in anonimo è stato più semplice, ma vorrei parlarne anche con il mio ragazzo in modo che riesca a spiegarsi determinati miei comportamenti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Puoi parlarne prima al tuo ragazzo, oppure parlarne prima con un terapeuta. Ma sarebbe meglio fare entrambe le cose. Ciò ti aiuterà a metabolizzare prima, e poi a superare l'accaduto. E permetterà al tuo ragazzo di capire cosa sta succedendo, altrimenti potrebbe restarne confuso.

Riguardo al parlarne con un terapeuta tieni conto che sentiamo regolarmente storie come la tua, fa parte del nostro lavoro. Che oltretutto prevede il segreto professionale, quindi rimane un fatto privato.

Parlandone con un terapeuta potrai ricevere indicazioni specifiche su cosa fare o non fare per superare l'accaduto.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com