Credo di essere omofoba

Gentili dottori, sono una ragazza giovane.
Per questo, credo di avere ancora molto da imparare dalla vita.
Vorrei riflettere insieme a voi su un avvenimento occorso qualche giorno fa in compagnia del mio fidanzato.
Eravamo alle terme, ovviamente in presenza di più persone.
Ecco, mentre ci stavamo rilassando noto due uomini che si baciano e scambiano effusioni in piscina, proprio davanti a tutti.
Pensavo che, come dovrebbe accadere a chi qualcosa/qualcuno gli è indifferente, non mi facesse alcun effetto, anche perché ho conosciuto persone omosessuali e in loro presenza non mi venivano brutti presentimenti o di pensare male di loro.
Tuttavia qualcosa è successo, quando ho visto quegli uomini ho avuto una sensazione immediata di repulsione.
Non mi era mai capitato di vedere due uomini o due donne baciarsi in pubblico.
Pensavo di non provare niente, come succede con due etero, ma evidentemente sono omofoba.
Forse, la motivazione è che vengo da una famiglia tradizionalista.
Il mio ragazzo, invece, non ha detto niente.
Mi ha solo detto non riesco a capirli, a me la donna piace un botto.
Il giorno dopo, incontro una mia amica molto aperta mentalmente e mi dice con tono ironico credi che il tuo ragazzo, così come il mio, non abbia mai limonato o voglia rimorchiare un trans?
Questa non la chiami omosessualità repressa?
e ha concluso dicendomi rasserenati, nessuno è etero, nemmeno quello che credi sia il maschio alfa che tanto ti piace.
Non riesco nemmeno a descrivervi quanto ci sia rimasta male e abbia pianto.
Non posso credere di essere ancora così ingenua, mi è crollato il mondo addosso.
Non potrei sopportare di avere un uomo al mio fianco bisessuale o gay represso.
Voglio solo capire se la mia amica ha ragione, se avrò mai un uomo veramente etero al mio fianco.
Non posso credere a quello che ho scoperto.

Come mi posso comportare dopo tutto questo?

Sono molto confusa,
Rispondete se potete,
Buona serata
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Pensavo che, come dovrebbe accadere a chi qualcosa/qualcuno gli è indifferente, non mi facesse alcun effetto

Non è corretto. Le reazioni di repulsione e disgusto possono essere del tutto normali. Prova a far sentire l'odore dello whisky a un neonato e vedrai sulla sua faccia che cosa significa.

Non basta che una parte della società - esigua, peraltro; la maggior parte degli omosessuali non se ne preoccupa più di tanto - abbia deciso che "non si deve" provare repulsione per i gusti degli altri, per far sì che ciò si realizzi.

Esiste la desensibilizzazione anche verso il disgusto. Cioè più ti esponi a uno stimolo che ti causa disgusto e meno te lo causerà, finché non ti abitui. E a questo punto la scelta è tua.

Si possono rispettare le persone omosessuali anche senza decidere di volersi rendere indifferente a tali sensazioni. Basta girarsi dall'altra parte. Come si dice: i gusti son gusti. Ma se a te il pesce non piace e ti dà fastidio anche solo sentirne l'odore, non dovresti sentirti in colpa per questo.

>>> una mia amica molto aperta mentalmente mi dice con tono ironico credi che il tuo ragazzo, così come il mio, non abbia mai limonato o voglia rimorchiare un trans? Questa non la chiami omosessualità repressa?

La tua amica non è di "mentalità aperta", è solo più confusa di te. In particolare, sembra che si sia lasciata permeare così tanto da un certo tipo di retorica, da dare per scontate cose non vere. Si chiama ideologia.

Forse è lei che ha il desiderio, represso o meno, di andare con i trans. E sta cercando di proiettarlo sugli altri.

Non le dare retta, fatti una risata e vai avanti.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com