La mia famiglia è tossica e ciò non mi dà pace

Salve, vi scrivo per chiedervi consigli su ciò che dovrei fare.

Da piccolo ho avuto una bellissima infanzia, che non dimenticherò mai, i miei genitori erano separati e stavo il più delle volte con i miei nonni, nel mentre mia madre lavorava.

Era bellissimo, non potrei desiderare un'infanzia migliore, la tipica infanzia piena di amici e di affetto che tutti vorrebbero.

Tutto peggiorò con l'arrivo delle medie, mia madre e il suo fidanzato, con cui stava assieme da anni, decisero ti trasferirsi al nord e io andai con loro, quegli anni sono stati particolarmente brutti, i classici drammi adolescenziali scanditi anche dal bullismo che subivo a scuola a causa della mia provenienza, ma avevo comunque qualche amico che ancora oggi ricordo con molto piacere.

Dopo però scoprimmo che mio papà (lo chiamo così non per infantilità ma perché è stato lui a crescermi anche se allo stesso tempo non è il mio vero padre) aveva una "cotta" per una sua collega, in realtà fu lui a dircelo per farci tornare al sud per poi dichiararsi alla collega (che alla fine lo rifiutò pure), quindi tutto ciò che ottenne fu spasciare una famiglia, da allora mia madre non è più la stessa, non è depressa ma certe volte non mi sembra neanche del tutto "normale", soprattutto quando siamo soli, mentre invece a lavoro o con altre persone attorno è come un tempo.

Inoltre la mancanza del mio "papà" mi creò grande disagio, soprattutto perché ero molto amico con molti coetanei della sua famiglia e che consideravo parenti pur non avendo un legame di sangue e che ora non vedo da tempo ormai.

In ogni caso in questo periodo sto affrontando un momento buio psicologicamente, diciamo a tratti sono particolarmente felice e altre volte molto triste, non sono un adolescente problematico, ho buoni amici, non bevo, non fumo e so cosa voglio fare nella vita, insomma sono quasi quasi un santo e a scuola sono tra i più bravi anche se onestamente non me n'è mai importato più di tanto, ho iniziato a rattristirmi a causa di un mio amico molto stretto, una delle persone più gentili e buone che abbia mai incontrato, lui ha tutto ciò che io desidero, una buona famiglia, padre e madre ancora assieme e un fratello, io non ho niente di tutto ciò, questo mi fa sentire infelice e sfortunato e non capisco perché sia dovuto capitare proprio a me, senza contare che la situazione attuale con mia madre non è particolarmente buona, più che altro perché anche se faccio finta di niente lo noto che ha qualcosa di sbagliato, come in passato mi ha confermato anche mia nonna.

Io voglio separarmici ma non so come fare, vorrei iniziare a praticare uno sport, considerando che sono abbastanza atletico e in forma ma mi vergogno, ho paura che la mia età sia ormai troppa e che sia "vecchio" per iniziare uno sport che mi permetta anche di partecipare a gare (preferirei sport e non palestra), cosa mi consigliate di fare?

Scusate per il papiro ma dovevo sfogarmi.
[#1]
Dr. Mario Bianchini Psicologo, Psicoterapeuta 16 1
Lei mi scuserà, ma ho letto il suo "sfogo" senza peraltro capire dove voglia portare. Quello che posso suggerire è cercare di individuare in tutto questo "flusso di coscienza" un punto problematico che sia fonte di sofferenza. Solo di fronte ad un "demone" ben chiaro, con un aspetto e una propria definizione è possibile strutturare un aiuto. Qui ancora non vedo nulla. Il serio pericolo è che tutta questa faccenda possa divenire uno sterile "lamento" che certo non la aiuterà. Faccia questo sforzo e poi se vuole mi scriva nuovamente.

A risentirci

Dr. Mario Bianchini

[#2]
dopo
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Salve, ha perfettamente ragione, spero di poterla risentire in futuro in un momento di maggiore chiarezza, al momento ho effettivamente le idee molto frammentate e ho bisogno di pensare, grazie!
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