Come mi comporto?

Salve, scrivo qui perché non so che fare con il mio ragazzo che è in confusione da più di 2 mesi (da ottobre) perché non sa se mi ama ancora dopo quasi 8 anni o se prova solo affetto.
Dice che ha bisogno di tempo, di stare solo, che a me ci tiene, però il rapporto è piatto e lui non prova più le stesse emozioni di un tempo (che vorrebbe tornare a provare con me).
In questo tempo che gli ho concesso e in cui ci siamo visti 3 volte per parlare e in cui ci siamo sentiti ogni 3/4 giorni ha dato versioni discordanti: all'inizio mi ha detto che gli mancavo, che ero il suo punto di riferimento, poi che nn gli ero mancata tanto, poi ancora che gli ero mancata ma come affetto/abitudine, poi che gli ero mancata in tutti i sensi, che il sesso con me era dovuto solo all'attrazione, poi che invece era dovuto all abitudine.
La cosa sicura è che al momento nn vuole riprovare perché vuole prima essere certo dei suoi sentimenti.
Mi ha bocciato anche un percorso di terapia di coppia.
Non ci sono terze persone.
Vedo che ci sta male, ma allo stesso tempo non riesce a decidere.
Non so se si tratti di una specie di crisi di mezza età (anche se di anni ne abbiamo 34) perché lo vedo come se nn volesse crescere, come se cercasse cose che si ricercano a 20 anni (amici a tutti i costi, serate a bere fino al mattino).

Mi sembra che dia versioni discordanti... E vi chiedo: come si capisce se una persona manca per affetto o per amore?
E in tutto ciò come mi consigliate di comportarmi?

Al momento siamo in pausa, nn ci vediamo e ci sentiamo ogni 4/5 gg (quando mi cerca lui) parlando del più e del meno.
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Dr.ssa Fabiola Raffone Psicologo, Psicoterapeuta 80 2 6
Cara utente,
le relazioni umane sono molto complesse. Sta indubbiamente vivendo una situazione molto difficile.
in ogni relazione di coppia può cambiare qualcosa quando si inizia a desiderare qualcosa di diverso, situazione che può portare alla rottura.
L'onestà del malessere manifestato dal suo compagno che le arriva a confessare determinate emozioni e dubbi, è molto importante.
La consapevolezza dell'impatto emotivo che ciò può avere sul partner, è così intenso da rimandare sempre il fatidico momento per dire determinate cose.
La terapia di coppia è volta a lavorare sulla comunicazione all'interno della coppia e successivamente alla risoluzione di eventuali problemi. Non necessarimante ha l'obiettivo di salvare a tutti i costi la relazione sentimentale, ma a quello di far prendere coscienza sulle problematiche, sulle risorse presenti e sulla volontà dei partner di continuare a stare insieme o di come potersi lasciare, se viene riconosciuta questa possibilità.
Non può decidere da sola di iniziarla.
Nel frattempo, può iniziare a lavorare su sé stessa, concentrandosi su di sé.

Resto a disposizione
Saluti

Dott.ssa Fabiola Raffone
Psicologa Clinica, Criminologa, Grafologa, Psicodiagnosta, Terapista della riab. psichiatrica