Problemi con mia suocera

Buongiorno vorrei chiedere un aiuto psicologico per il rapporto con mia suocera.

Premetto che il mio compagno è figlio unico.

Mia suocera è la classica mamma chioccia.
I problemi relazionali tra me e lei sono iniziati un mese dopo esserci conosciute.

Avevo problemi in famiglia ed ero stressata e inizio a rimproverarmi che il figlio era nervoso per colpa mia.
Dopodiché ha iniziato con paragoni tra me e le ex del figlio.
Frecciatine sempre rivolte a me che il figlio non è felice.
Critiche distruttive e offensive nei miei confronti rivolti alla mia persona (sei poco solare, poco socievole, poco empatica, poco sorridente, hai un carattere difficile, sei strana, non sei una donna di casa ecc).

Nei nostri confronti e discussioni è sempre così...si erge a persona perfetta e rigira la colpa su di me.

Sono quasi sei anni che sto col figlio e non mi sono mai ribellata a lei per rispetto al mio compagno e a mio suocero.

Sono sempre stata educata e rispettosa.
Mai una critica o un commento sgradevole nei suoi confronti.

Oltre questo si intromette in tutto nonostante abbiamo messo dei paletti.
Due settimane fa all'annesima discussione mi sono ribellata, e mi sento cambiata dentro nei suoi confronti.

Quel minimo di affetto per lei si è polverizzato.

Il figlio mi chiede di chiarire con lei.

Ma io dentro mi sento come impassibile verso di lei.

Cosa possiamo fare per migliorare questa situazione?
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Dr. Mariateresa Di Taranto Psicologo 156 16 3
Gentile utente,

posso immaginare la situazione che sta vivendo e comprendere che per lei risulti difficile e forse insostenibile dover essere oggetto di "frecciatine e critiche distruttive" da parte di sua suocera.
Lei probabilmente, percepisce attraverso esse non solo l'aggressività che sua suocera vuole indirizzarle, ma anche la sua intenzionalità, ossia la sua volontà di ferirla, di contestarla o disapprovarla. E capisco che la sua sia una posizione difficile perché sente di dover subire i commenti di sua suocera, che avverte come aggressioni, senza poter reagire, per rispetto a lei che è la madre del suo fidanzato e per rispetto a quest'ultimo.

I rapporti tra suocera e nuora sono spesso complessi e difficili, per diversi motivi. Sia la suocera che la nuora possono nutrire l'una verso l'altra sentimenti quali ostilità e gelosia, per diverse ragioni, che possono variare da caso a caso, in base alla situazione, alla personalità di entrambe, a quella del ragazzo in questione, al rapporto che ha con sua madre, alle dinamiche familiari.
In generale, spesso entrambe, dalla loro posizione, possono vivere l'altra come intrusiva, come colei con la quale condividere l'amore di una persona importante, che per una è il figlio, per l'altra è il partner.
Infatti la suocera può recriminare in maniera più o meno tacita alla nuora di averle portato via suo figlio e questo la può indurre a criticarla e a non volersi fare da parte. La nuora, dal canto suo, legittimamente può provare rabbia nel sentirsi criticata ed invasa.
Oltre a ciò, la suocera si presta bene a rappresentare la madre, la madre cattiva per l'appunto. Richiama su di sè facilmente i sentimenti di ambivalenza, di rabbia, che nutriamo verso nostra madre, ma che spesso neghiamo anche a noi stessi perché riconoscerli è doloroso.

Il termine da lei usato "ribellata", può mettere in luce il suo stato d'animo, cioè lo stato d'animo di una persona che si sente oppressa e che cerca di opporsi a qualcosa.
Le suggerisco di esternare la sua rabbia, cercando di trovare il modo più appropriato e nel rispetto di tutti, in quanto, reprimerla non la fa sparire. La rabbia infatti, trova sempre un modo per venire fuori. L'aggressività che non indirizziamo agli altri, spesso si rivolge contro la nostra persona, oppure viene fuori poi in modo spropositato, dopo essersi accumulata.
Le suggerisco comunque di intraprendere un percorso con uno psicologo, non solo per farsi aiutare in questa situazione, ma anche per comprendere meglio se stesa, conoscersi più a fondo, conoscere le sue vulnerabilità. Questo la potrà aiutare ad attribuire alle critiche che riceverà un peso relativo e a non percepirle più come qualcosa che è in grado di penetrare così a fondo nella sua persona.

Cordiali Saluti.

Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa spero di riuscire a risolvere....purtroppo a volte ci tratta come dei bambini che devono essere ancora guidati ....grazie mille per la sua attenzione