Disprezzato dalle donne

Nell'ultimo anno ho collegato i puntini: da quando sono nato ho spesso avuto un rapporto non buono con le donne.
Fin da adolescente ricordo brutte risposte ai miei tentativi di approccio.
Ero interessato ad avere una storia romantica o un'amicizia.
L'esito è spesso stato rabbia da parte loro o insulti, segni di stizza, noia, prese in giro, sguardi duri.
Non ci ho mai dato molto peso ma ricordo questi episodi.
Tutti abbiamo avuto dei rifiuti e non pretendo di piacere a tutti, non voglio fare la vittima, solo capire.


Purtroppo recentemente ho avuto una breve frequentazione e di nuovo si ripresenta la stessa cosa.
Anche qui a un certo punto a una mia credo legittima richiesta di chiarimento (volevo sapere se potevamo continuare a frequentarci) ottengo una risposta di rabbia e disprezzo.
Insomma io non piaccio proprio.
Non sono una persona violenta, cerco di essere accomodante, non disprezzo le donne, le rispetto.
Evidentemente questo modo di fare non piace.


Per me il rispetto prima di tutto e la fiducia.
Perché mi disprezzano?
Ho già miei problemi psicologici e altri guai, ho problemi di vita abbastanza seri, molte donne forse si sentono in diritto di avere un atteggiamento ostile perché sono una persona remissiva di carattere.
Non mi sembra giusto sparare sulla croce rossa, non sono violento, se mi arrabbio rimango nei confini richiesti.


Sto mettendo una certa distanza tra me e loro e ora interagisco solo per il minimo indispensabile.


Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> molte donne forse si sentono in diritto di avere un atteggiamento ostile perché sono una persona remissiva di carattere

Non è questo. Se riconosci di avere altri problemi psicologici e altri guai, è quasi certo che ciò traspare quando interagisci con qualcuno. E una delle dure realtà della vita è che potendo scegliere fra una persona senza o con pochi problemi e una con molti problemi, la maggior parte della gente sceglie la prima.

Perciò dovresti riformulare, dentro di te, la difficoltà che hai con le donne come un sottoproblema, cioè probabilmente una derivazione degli altri problemi che ti stai trovando a fronteggiare. E che varrebbe la pena affrontare e se possibile superare, <prima> di pensare alla felicità con una donna.

Non perché non ne abbia diritto, ma perché così sarebbe più facile.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Credo che rimarrò solo. Purtroppo i problemi che ho non sono risolvibili o per lo meno io non sono riuscito a risolverli anche se mi sono fatto aiutare...
Forse allora è meglio se sto solo. Non sarei mai all'altezza di un possibile partner e soffrirei ancora. Anche se trovassi con difficoltà qualcuno poi probabilmente verrei rifiutato quando i miei problemi saltano fuori e nessuno comprensibilmente vuole stare con un malato.