Mi serve una vostra opinione

Ciao a tutte, è un ragazzo di 22 anni che fa questa domanda e volevo sentire la vostra opinione.
Qualche anno fa, nel 2015 circa una mia coetanea ed ex compagna di classe venne stuprata durante una notte in un locale.
La notizia ovviamente, fece il giro del paese e non tardó il momento in cui si sapeva chi fosse ecc il nome della vittima di questa triste vicenda.
Quando seppi il nome, io non le credetti.
Ma faccio un passo indietro.
Ho avuto questa ragazza in classe quando entrambi eravamo 14enni e durante quell'anno con quella ragazza ci son stati tanti problemi.
Le facevo delle confidenze importanti e molto intime riguardo me stesso e a una situazione di autolesionismo, e venni a conoscenza del fatto che aveva fatto girare la voce che mi tagliavo.
Infatti non tardarono le persone a fare risatine nei corridoi e a parlare male di me.
Si inventó altre cose nei miei confronti e ci sono state situazioni in cui purtroppo venivo manipolato per aiutarla ad esempio a copiare tranquillamente nelle verifiche.
Insomma, in certi giorni mi rese la mia esperienza scolastica un inferno.
Tant’è che anche a causa sua e di quelle voci io caddi in depressione e smisi di andare di andare a scuola e ad uscire di casa.

Ho fatto anche io i miei sbagli in quel periodo della mia vita, ero anche io molto immaturo.
Quando uscí la notizia, non ci credetti e non ci credetti sbagliando, perché si è vero, quella ragazza me ne aveva fatta passare di ogni ed era molto bugiarda con me, ma quando una ragazza denuncia uno stupro si tende a non crederle.
E io, che sono stato vittima di una molestia sessuale da bambino da vittima a vittima avrei dovuto crederle.
Perché pure quando raccontai la mia storia a un ragazzo, ricordo che mi rispose: erano due ragazzi etero dai su non inventarti.
E ti senti svalorato, frustrato.
E ora mi sento assolutamente uno schifo di persona, è vero ero bambino e condizionato dall'esperienza che avevo con lei ma dovevo crederle.
Dovevo starle vicino anche se mi aveva fatto quello che aveva fatto perché si, sono anche io vittima di molestie, ma non gravi quanto la sua e non oso immaginare l'inferno che ha provato a raccontare davanti al giudice la stessa cosa per anni.
Avrei voluto scriverle tante volte quando da più grandicello realizzai questa cosa, ma non l'ho mai fatto per paura di riaprirle un ricordo spiacevole di nuovo che forse sta provando a lasciarsi alle spalle.

Avevamo momenti in cui prima di chiudere i rapporti, eravamo complici, poi ci siamo rovinato l'amicizia da soli causa dell'immaturità e mi toglie il cuore pensare che la bambina con la quale ho passato anche momenti belli abbia subito una cosa di questo tipo.
Scusate lo sfogo, ma ci son notti che mi sento così in colpa che piango.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Non sono sicuro d'aver capito. Stai dicendo che ti senti in colpa per aver pensato male di lei, ora che hai saputo che avrebbe subito un abuso?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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dopo
Utente
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Buongiorno dottore, in realtà intendevo che io sapevo di quella sua situazione già quando avevo 14 anni , età in cui io e lei siamo stati amici per qualche mese, dopo, come riportato nel racconto, la nostra amicizia finí anche perché miei fatti privati venivano resi pubblici alle persone a scuola. E io , anche a causa sua, mi ritirai. Dopodiché quell’anno scolastico finí, io e lei non parlavamo da ormai mesi e venni a conoscenza che aveva subito un abuso sessuale. E io in quel momento non le credetti perché ero molto immaturo e influenzato dalla mia esperienza personale molto brutta con lei, pensai : è un’altra bugia. E sinceramente da qualche anno, essendo cresciuto ed avendo realizzato molte cose di quell’esperienza ho capito che è sbagliato non credere ad una persona solo per un’esperienza personale in cui quella persona era bugiarda e manipolatrice nei miei confronti. Perché, essendo stato anche io vittima di molestie sessuali da bambino (molestie che ho accettato solo da adulto, prima sminuivo la gravitá del mio evento) avrei dovuto starle vicino e stringerle la mano, anche se il nostro rapporto era ovviamente finito. E mi sento molto in colpa. So che è uno sbaglio commesso da bambino, ma comunque mi sento in colpa dottore.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sì, è comprensibile che tu possa sentirti in colpa ed empatizzare con lei, avendo subito un'esperienza simile.

D'altra parte il portarti dentro questo vissuto a distanza di tanti anni, al punto da piangerne, rimpiangendo i momenti belli passati insieme a lei e dispiacendoti così tanto per ciò che le è successo, indica probabilmente un aspetto depressivo che meriterebbe attenzione specialistica.

Almeno per una valutazione iniziale, poi se sarà necessario un intervento potrà esserti raccomandato.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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