Attratto da uomini più maturi

Buongiorno, volevo sapere come comportarmi nella mia situazione.
Ho 18 anni, sono un maschio, e da 14-15 anni ho capito che era attratto prevalentemente dagli uomini.
Però, ad eccezione di rarissimi casi, non sono mai stato attratto da coetanei sessualmente, ma solo da uomini sopra i quarant’anni.
Questa cosa mi fa vivere male, perché provo un profondo senso di vergogna e disprezzo verso me stesso nella mia attrazione per gli uomini più grandi.
Premetto che ho una buona relazione con mia madre e mio padre, anche se lui ha sempre avuto problemi di umore e istinti di abbandonare la famiglia e togliersi la vita.
Questo soprattutto quando avevo 11-12 anni, che mi fa supporre che questa mancanza di stabilità e calore paterno sia la causa che mi ha portato questa condizione.
In particolare al Liceo ho un professore sulla cinquantina che mi ha sempre trattato bene e in modo caloroso, come un padre (si comporta così con tutti).
Il suo modo di fare mi ha molto colpito, e quando mi diceva che ero stato bravo a dare una risposta, o magari durante una conversazione dopo la lezione mi da una pacca amichevole sulla spalla, mi sento come se fossi veramente amato, come se ci fosse una vera figura paterna nella mia vita.
Ovviamente, questa relazione non potrà mai funzionare, anche perché lui ha moglie e figli.
Ultimamente ho anche delle fantasie sessuali che includono uomini più grandi, ma so che se io avessi mai un partner maturo la mia famiglia non lo digerirebbe mai, e credo che anche io la vivrei molto male, come un senso di colpa.
Non so che fare, questo problema mi ha creato dei problemi quando un mio coetaneo che per un periodo è stato il mio fidanzato ha voluto fare sesso e io non riuscivo neanche ad avere un erezione, proprio niente anche se lo trovavo attraente.
La mia mente continuava a vagare verso uomini più grandi di me.
Datemi un parere, grazie mille.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.7k 38 9
Buonasera, la sua ipotesi sull'influenza che può aver avuto la figura di suo padre nel suo sviluppo mi sembra plausibile.
Consideri anche che lei ha solo 18 anni e da quanto dice deve ancora diplomarsi, praticamente non si è ancora affacciato al mondo del lavoro o a degli studi che lo preparino più concretamente ad esso, in definitiva ad una dimensione più adulta. Mi sembra possibile perciò che con il progredire dell'età e della maturità questa sua propensione possa diminuire.
Inoltre elaborare psicologicamente come lei vive e si rapporta a suo padre dovrebbe mitigare o cambiare questa propensione.
Quindi vedrei due direzioni sulle quali impostare un percorso psicoterapeutico.
La Terapia della Gestalt, in particolare come da me applicata, (le lascio un link)
https://www.psicologi-italia.it/disturbi-e-terapie/psicoterapia-della-gestalt/articoli/MigliorarelerelazioniinterpersonaliconlaTerapiadellaGestalt.html dà in genere buoni/ottimi risultati per la "seconda" direzione, mentre per la prima occorrerà tener conto anche della variabile "tempo".
E' gradito un riscontro.

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo