Truebeam e cyberknife

Gentili Dottori,
sono un uomo di 39 anni e scrivo da Roma; a ottobre ho subito una craniotomia per l'asportazione di una massa di 3,5 cm a livello della ghiandola pineale: si tratta di un tumore del parenchima pineale a differenziazione intermedia "variabile tra un grado II e un grado III;i criteri istologici di definizione del grading non sono bene definiti;tuttavia,l'assenza di mitosi ed un indice di proliferazione relativamente basso suggeriscono una neoplasia di grado II" (indice di proliferazione Ki67 8%).
Purtroppo circa il 10% della massa è rimasta in sede (qualche millimetro),data l'impossibilità di asportare il tumore in toto.
Ultima RMN di marzo con mdc:
"Al confronto con l'esame precedente (gennaio),il tessuto localizzato nella regione pineale,isointenso nelle sequenze pesate in T2,con disomogeneo e marcato potenziamento dopo somm.ne ev di mdc,appare di dimensioni modestamente ridotte. Si confermano gli esiti chirurgici a livello frontale anteriore con cavo operatorio a livello pineale e a livello del ginocchio del corpo calloso. Sistema ventricolare in asse,asimmetrico per destro maggiore di sinistro di dimensioni sovrapponibili rispetto all'esame precedente. Spazi liquorali della base e della convessità nella norma".

Sono stato indirizzato a un percorso di radioterapia cyberknife:ho già effettuato la prima visita al Besta di Milano, ma non sono ancora stato sottoposto al trattamento.
Ho letto che l'Humanitas di Rozzano dispone del nuovo macchinario TrueBeam.
La mia richiesta:
pensate che la TrueBeam faccia al mio caso? O è meglio la cyberknife?
Infine,siete a conoscenza di nuove metodiche che meglio si adattino al mio caso?
Sono confuso e molto preoccupato.
Distinti saluti
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Sono apparecchiature sovrapponibili. Entrambe consentono una elevata precisione nel colpire il volume tumorale con fasci ad alta energia focalizzati sul bersaglio con precisione millimetrica(radiochirurgia o radioterapia stereotassica). L'altra è la possibilità di controllare la sede da irradiare con immagini di alta qualità prodotte durante la seduta stessa minimizzando gli errori di posizionamento e portando il tumore sempre"dentro il mirino" della macchina che può colpire agevolmente il bersaglio tumorale prefissato dal medico.

Se ha già un percorso programmato presso la struttura che cita, sia fiducioso. La struttura che la segue è attrezzata al meglio per affrontare il suo caso con la tecnologia e le competenze giuste per il suo caso.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille,Dottore.
Mi permetta un'altra domanda: se ritiene che le 2 apparecchiature abbiano le stesse caratteristiche,perchè si parla tanto del Truebeam?
E' vero che ho un percorso programmato,tuttavia sono disposto a sottopormi al trattamento più adeguato,che sia la cyberknife o il truebeam.
Dunque,a parte le analogie tra le 2 macchine,la mia patologia (che so essere molto rara),a quale terapia sarebbe più responsiva?

Fiducioso in un cortese ulteriore riscontro,cordialmente saluto.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Ho già risposto alle sue domande dicendole che sono apparecchiature sovrapponibili per i trattamenti di precisione quali la radioterapia stereotassica o radiochirurgia.

Il TrueBeam consente elevata precisione con il metodo volumetrico rotazionale ad intensità modulata del fascio di radiazioni, la possibilità di controllare il trattamento con immagini di alta qualità in 3 dimensioni, di controllare il movimento del respiro durante il trattamento, di erogare alte dosi in pochi secondi. E' perciò rivoluzionaria per il trattamento di molti tipi di tumori in poche sedute, su diversi distretti con grande versatilità.

Nel suo caso comunque ribadisco che la precisione della metodica radiochirugica con Cyberknife è la scelta adeguata, senza avere nulla di meno rispetto al TrueBeam, per il distretto cerebrale. Il Cyberknife è un acceleratore montato su un braccio robotico con 6 gradi di movimento che eroga un fascio di radiazioni sottile e preciso come un bisturi e quindi adatto a focalizzare alte dosi tumoricide su sedi molto piccole e in strutture delicate vicino ad organi a rischio sensibili.

Si ricordi comunque che per ogni "macchina di formula 1", ci vuole un buon pilota..e nel centro in cui è seguito sono specialisti per le patologie cerebrali. Quindi si senta pure in ottime mani.

Se vuole ulteriori delucidazioni trova altri post o articoli sul tema su questo sito.

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie mille,Dottore,adesso è tutto molto più chiaro.
Distinti saluti.