Aveva adenocarcinoma scarsamente differenziato della prostata score di glesason 3+4 =7

Salve ho inviato un consulto a cui mi avete risposto e vi ringrazio. Mio padre. Aveva adenocarcinoma scarsamente differenziato della prostata score di Glesason 3+4 =7. La neoplasia interessava il 40% circa del campione in esame.
Dall'esame istologico dopo l'intervento la descrizione:
adenocarcinoma scarsamente differenziato della prostata score di Gleason 3+5 =8 con permeazione neoplastica perineurale.
La neoplasia infiltra la capsula propria, focalmente il cellulare adiposo periprostatico ed interessa circa il 40% dell'intero organo.
Margini chirurgici di resezione, vescichette seminali,deferenti e linfonodi esenti da neoplasia.
siccome i medici hanno sempre detto che è confinato il tumore per questo sono intervenuti chirurgicamente e data l'età di mio padre 65 anni ,vorrei saper perchè adesso si parla di sconfinamento.sul cellulare adiposo e poi una oncologa con cui ho parlato dopo l'esame istologico mi ha detto che è in stato avanzato. Ma era all'inizio il tumore o no ?
vorrei saper se la radioterapia che eventualmente gli consiglieranno è adiuvante quale sarà il ciclo se sarà più lieve di quella che avrebbe fattto al posto della prostectomia. Grazie
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Lo sconfinamento capsulare è un possibile fattore di rischio di malattia extraprostatica per cui, anche alla luce del Gleason score alto che è un altro fattore di rischio alto, è suggerita una eventuale radioterapia adiuvante sullla loggia prostatica da effettuarsi entro i 6 mesi dal'intervento. Altri colleghi preferiscono comunque dosare il PSA post-operatorio e, se rimane indosabile(0), continuare a monitorare il paziente con ripetuti PSA fino ad una serie di rialzi maggiormente suggestivi per franca ripresa di malattia(due o più rialzi del PSA post-op.>0,20ng/mL).
Se vuole, sul nostro sito è presente un articolo che ho scritto proprio su questo dibattito della radioterapia postoperatoria che l'aiuterà a farsi un opinione o ad avere maggiori elementi per capire l'iter terapeutico eventualmente successivo.

La radioterapia post-operatoria, se indicata, è solitamente con dosi più basse rispetto a quella radicale, ma deve sottoporsi di solito almeno a 20-35 sedute.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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