Feminoma classico

salve, sono un ragazzo di 24 anni. ho subito un intervento di asportazione del testicolo sinistro a causa di un feminona classico. a seguito di tale intervento mi è stato consigliato di sottopormi a radioterapia, ma io ho dei dubbi. devo necessariamente farla o posso evitarla tenendo sotto controllo i linfonodi interessati come mi ha suggerito l'urologo? grazie x la risposta celere
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Suppongo SEMINOMA e non feminoma.

Lascio libero spazio ai colleghi radioterapisti per ulteriori dettagli.
Il trattamento tradizionale consiste nella radioterapia precauzionale sui linfonodi a rischio di metastasi in quanto questo tumore metastatizza prevalentemente per via linfatica, è estremamente radiocurabile e possono esistere metastasi invisibili alle indagini cliniche.

Chi Le ha dato il suggerimento di sottoporsi alla radioterapia ?

Cordiali saluti.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Utente
Utente
effettivamente è seminoma classico. mi haano sottoposto a orchifunicolectomia radicale. mi ha consigliato la radioterapia l'oncologo che mi segue e il radioterapista del centro.vorrei sapere quali conseguenze ha la radioterapia sulla possibilità di procreare, mi hanno detto che ci sono alte possibilità di diventare sterili. però, come ho già precisato, l'urologo che mi ha operato mi ha posto l'alternativa di tenere sotto stretto controllo i linfonodi e di cominciare la radio non appena ci fosse qualche modificazione dei linfonodi interessati. potrebbe bastare? io sarei orientato su questa soluzione, l'idea di congelare gli spermatozoi mi mette a disagio...giovedi dovrei cominciare con la radio, vorrei però un consulto prima di allora! mi potrebbe indicare qualche centro specializzato? io abito in provincia di bari, ma potrei anche spostarmi. grazie mille!!!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,
la scelta di fare una radioterapia "precauzionale" ,preventiva è nelle mani del clinico e del team medico che la stanno seguendo. Comunque, in presenza di un seminoma ,le possibilità di risolvere definitivamente il problema oncologico sono molto alte e proprio in questa prospettiva lei deve fare , prima di intraprendere altre strategie terapeutiche, una crioconservazione del suo liquido seminale come le è stato consigliato . La possibilità di riprodursi è un importante aspetto della vita di un uomo che magari, soprattutto quando si è giovani, si sottovaluta ma non è così. E' molto frequente nella mia pratica clinica purtroppo affrontare complesse strategie terapeutiche per problemi a riprodursi in uomini che non hanno fatto questa semplice scelta di crioconservare il loro liquido seminale quando potevano farlo senza particolari difficoltà.
Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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Giovanni Beretta M.D.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Le riporto quanto scritto per un caso analogo

..........."Diversi studi dimostrerebbero che il controllo vigile è una opzione ragionevole nello stadio I, poichè il seminoma puro è altamente guaribile a tutti gli stadi con possibilità di risoluzione di malattia prossime al 100%, come già scritto. Comunque la radioterapia moderna consigliata, secondo gli ultimi reports scientifici, sarebbe a dosi basse(20-24 Gy) solo sulla zona delle catene lomboaortiche(se non è stato sottoposto a pregressa chirurgia dell'addome)-escluse le aree iliache, quindi parecchio lontano dal testicolo residuo, che quindi sarebbe molto al di fuori del campo di trattamento(rischio quasi nullo di danno spermatico). Inoltre è giusto dirle che ultime linee guida parlano di una possibile chemioterapia con carboplatino(AUC 7)in un unico ciclo, con equivalente efficacia della RT e abbastanza tollerata. Quindi le opzioni sono tante e valide e la scelta di una vigile attesa non è sicuramente rinuciataria ma cautelativa".


La radioterapia comunque ad oggi rappresenta ancora una opzione valida ed efficace nella fase post-chirurgica, indipendentmente dalle dosi e dai campi di trattamento

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)