Rt total brain astrocitoma

Gentilissimi dottori,
alcuni mesi fa mio marito ha iniziato ad avere sonnolenza e alterazioni di umore seguiti dalla comparsa di emiparesi dx, da un mese si trova ricoverato presso reparto di neurochirurgia e nonostante cortisone 3x8 e alti dosi di mannitolo ha la paresi bilaterale e non è in grado di alzarsi.
Dagli esami risulta una lesione multifocale che comprende i nuclei della base, ependima ventricolare ed il corpo calloso con passaggio negli entrambi emisferi. E' stata effettuata la biopsia stereotassica con l'esito di astrocitoma gemistocitico di grado II, anche se i medici sospettano in base ai segni clinici che da qualche parte la lesione è di grado superiore.
Ci è stato detto che è possibile solo la radioterapia palliativa a tutto campo, 30 Gray in 10 sedute , l'indice di Karnovsky non consente trattamenti più elaborati ed il rischio di coma da edema è molto alto.
Capisco la gravità della situazione ma vorrei fare alcune domande:
La scelta di 10 sedute da 3Gray è davvero ottimale sia per quel che riguarda il rischio di edema importante sia per la possibilità di proseguire con ulteriori terapie?
Se mio marito dovesse superare la radioterapia, sono possibili miglioramenti del suo status neurologico e se si, dopo quanto tempo in genere iniziano a vedersi i primi miglioramenti?
So che l'edema può aggravarsi già dalla prima seduta, i medici hanno detto che cercheranno di "tirarlo fuori", vorrei capire se è possibile, qual'è statisticamente il periodo più a rischio.
Grazie
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Cara signora,
la complessità del caso mi impone deontologicamente di non potere aggiungere tanto, in questa sede, per la quasi totale assenza di elementi in mio possesso(immagini, visita del paziente, ecc). Le posso dire che 3-->30Gy è un frazionamento ampiamente usato per le situazioni non curative. La suddetta dose è sufficiente ad ottenere un beneficio sintomatologico importante a livello cerebrale, nella maggior parte dei casi trattati. Si può associare una eventuale terapia depletiva con mannitolo per ridurre la componente di edema perilesionale e da raggi.

Cordialità

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,

oggi mio marito ha fatto la prima seduta da 3Gy (WBRT).
La radioterapista ha accennato all'offuscamento della vista come effetto collaterale, ne esistono altri?
Anche il cavo orale può risentire dell'irradiamento panencefalico ?

La ringrazio per la Sua gentile risposta
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
L'irradiazione di tutto l'encefalo o whole brain è un trattamento che con due campi di radiazione contrapposti, cercando di schermare la parte anteriore dell'occhio, copre tutto il tessuto cerebrale con dosi non altissime ma sufficienti allo scopo di controllare i sintomi cerebrali legati alla malattia, consetendo il più possibile un controllo locale della progessione. Gli effetti collaterali acuti sono prevalentemente la stanchezza, la sonnolenza e in genere la riduzione della lucidità; talora il vomito a getto(abbastanza raro). I disturbi visivi e la sindrome da carenza mnemonica simil alzheimer sono invece evenienze tardive non quantificabili in termini di percentuali esatte. Bisogna in ogni caso prendere in consideazione il fatto che gli effetti collaterali spesso si sovrappongono ai sintomi cerebrali della malattia causa di compressione sul tessuto cerebrale ed edema:pertanto vengono prescritti con frequenza farmaci cortisonici a dosaggi moderato-alti e farmaci ad azione decomprimente(depletivi come il mannnitolo) che riducono o annullano in parte i suddetti disturbi in fase acuta.
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Gentile dott. Alongi
La ringrazio per la Sua risposta.

Mio marito ha finito la prima settimana di WBRT, parallelamente il dosaggio di Soldesam è stato diminuito gradualmente da 16 a 4 mg al giorno.
A parte la pelle irritata non ci sono per il momento peggioramenti del suo stato, anzi - è più lucido, presente, non è più "rallentato", si muove un po' meglio e dopo un mese di silenzio oggi gli è tornata parzialmente la parola - a volte mescola qualche lettera ma riesce a pronunciare intere frasi. Di conseguenza anche il suo umore è molto migliorato.
Mi chiedevo se questo evidente miglioramento può essere attribuito alla radioterapia o è passato troppo poco tempo per vedere i primi risultati.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
È un indubbio merito della Rt che migliora la sfera cognitiva già in corso di trattamento ma ci può essere un determinante contributo della terapia cortisonica che, a certe dosi, induce spesso uno stato emotivo di iperattività, di umore "positivo"talora fino all'euforia, di metabolismo accelerato con aumento dell'appetito, ecc.
Lo valuti come un segno comunque assolutamente positivo per il quadro clinico neurologico di suo marito.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore La ringrazio!

dato che il cortisone è stato progressivamente ridotto proprio in queste settimane da 16 a 4 mg immagino e spero che allora il merito è tutto della Rt.
Questa pronta risposta positiva al trattamento dà qualche speranza di una buona risposta globale alla Rt? Lo chiedo perché ci hanno parlato di un boost (forse con cyber-knife) tra un paio di mesi se il paziente risponderà bene e se le lesioni si saranno ridotte leggermente di dimensioni.
Questi miglioramenti dello status neurologico già durante la Rt sono dovuti al volume tumorale che diminuisce o il meccanismo è molto più complesso?

La ringrazio ancora per la Sua preziosa disponibilità
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
È molto più complesso come meccanismo,in parte poco chiaro anche agli addetti ai lavori:al momento cerchi di fargli completare questa fase del trattamento con questo ottimo status!
Un passo alla volta..


Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore Lei ha perfettamente ragione - un passo alla volta e vivere giorno per giorno - questi due mesi ci hanno insegnato di non pretendere troppo dalla vita. Siamo consapevoli della gravità della situazione e che la terapia in atto è palliativa, ma siamo relativamente giovani e con due bambini piccolissimi - è veramente difficile smettere di sperare.. Allora intanto spererò che nei prossimi giorni non arrivi lo scotto dell'edema importante tanto temuto dai medici..
Grazie ancora
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.Alongi,

mio marito ha quasi terminato le sedute di WBRT, non accusa per il momento disturbi legati alla terapia e parla sempre meglio.
Dopo questi 30Gy di panencefalica è previsto un boost sulla zona del corpo calloso (dove ci sono 3 distinte masse neoplastiche) tra un paio di mesi.
Volevo chiederle se la WBRT+boost precludono la possibilità di un eventuale successivo intervento con cyberknife - se è possibile usarlo anche per le persone che hanno già ricevuto 50-60Gy sull'encefalo.

Grazie per la sua disponibilità
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Il boost o sovradosaggio è effettuabile con metodiche di sterotassi che sono simili al cyber o gammaknife. Tali tipi di radioterapia altamente conformata non sono fattibili due volte poiché ritratterebbe la stessa sede con alte dosi per frazione e con effetti collaterali conseguenti sui tessuti sani coinvolti come la temibile radionecrosi.
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore La ringrazio per la spiegazione,
quindi, se ho capito bene, la differenza principale tra il boost stereotassico ed il trattamento con il cyberknife consiste nella precisione e nella quantità delle sedute, mentre l'eventuale effetto sul tumore è più o meno lo stesso?
Grazie per il suo gentile aiuto
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