Febbre alta sospetta

Salve,
Chiedo consulto per conto di mia mamma, 55 anni.

Da ottobre affetta da una febbre anomala.

Tutto ha inizio ad ottobre quando a seguito di una febbre alta compresa tra i 38/38. 5 da 20 giorni che non riusciva a guarire con alcun medicinale, viene ricoverata, lì a seguito di varie analisi e controlli, viene diagnosticata rickettsiosi, curata con forti antibiotici e cortisone, viene dimessa.
Ma dopo 20/30 gg la febbre si ripresenta, ovviamente affiancata sempre da ves e pcr molto alti.
Un altro valore sembra insospettire i medici: gli ANA che risultano essere positivi, così decidemmo di portare mia mamma, dopo diversi giorni di febbre, ormai consumata e immune a qualsiasi terapia, al policlinico di Bari nel reparto di reumatologia.
Entra con il codice rosso perché incapace di muoversi.
Li viene tenuta sotto osservazione per 2 settimane, dove vengono diagnosticate varie discopatie e anemia bassa.
Anche qui viene dimessa dopo antibiotici e cortisone, senza nessuna diagnosi Chiara, anzi gli ANA per loro non era più preoccupanti.
Usciti, portammo mia mamma ancora una volta da un reumatologo privato, che a parte una fibromialgia, non rileva nulla di reumatologico, ma chiede di approfondire sulla situazione anemia.
A distanza di 20 giorni dalla fine della cura cortisonica, ecco che si ripresenta la febbre alta, con ancora valori ves e pcr elevati e sidermia bassa.

Ecco in brevissimo spiegato ciò che è il trascorso di mia mamma.
Ovviamente la febbre è accompagnata da forti dolori, stanchezza, depressione.

Ho bisogno di un consiglio medico che mi indichi la strada da intraprendere per capire cosa ha e come curarla soprattutto, un consiglio su cosa fare, come muoverci.

Grazie anticipatamente per la risposta.

Posso fornire in caso altro dati nello specifico se richiesto.
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Dr. Bernardo D'Onofrio Reumatologo 302 15
Gentile utente,

La cosiddetta febbre di origine sconosciuta richiede di eseguire una serie di accertamenti mirati (tra cui, ad esempio, una PET-TC), che i colleghi della Reumatologia di Bari sicuramente sapranno. Le consiglio quindi di esprimere i suoi dubbi ai colleghi che hanno in cura la mamma.

Qualora non si sentisse convinta, però, può certamente chiedere un consulto anche altrove. Non si scoraggi.

Cordiali saluti