Febbre persistente e dolori articolari: è lupus o altro?

Gentili esperti,
sono una ragazza di 32 anni, affetta da lieve Tiroidite di Hashimoto.

Conduco una vita sana: faccio yoga e movimento leggero, non fumo, non bevo.


A gennaio ho avuto un episodio di scotomi visivi, difficoltà a parlare e parestesia alla mano, diagnosticatomi, dopo TAC cerebrale, come emicrania con aura in PS (non ho però avuto mal di testa in quell'occasione).


Da febbraio ho iniziato ad avere una febbricola molto fastidiosa dai 37.
2 ai 37.
8 tutti i giorni, molta stanchezza e affanno anche a fare piccoli sforzi.


Al mattino mi sveglio con dolori articolari, principalmente nella zona dello sterno, parte alta della schiena e bruciore alle braccia; mi sono poi capitati saltuariamente dei piccoli spasmi muscolari ai pollici e all'occhio destro (mai avuti in precedenza).

Da ultimo, ho avuto alcuni episodi di "stordimento' di breve durata (1-3 minuti) come se non fossi concentrata o un po' confusa, che il mio neurologo ha imputato a stanchezza o pressione bassa.


Ho effettuato una visita internistica, in cui mi sono stati prescritti vari esami (emocromo, ormoni, tiroide, funzionalità surrenalica,...) : tutti nella norma tranne ANA positivi 1: 320 (fatto anche esami per sclerodermia ma tutti negativi).


Rimandata al reumatologo che però non ha saputo darmi una diagnosi.


Sono ormai sei mesi che convivo con questi sintomi, soprattutto la febbre è molto debilitante e non saprei più a chi rivolgermi per capirne la causa e trovare una soluzione.


Ringrazio chi mi darà un consiglio o un parere.
Dr. Bernardo D'Onofrio Reumatologo 533 24
Gentile Utente,

La positività ANA potrebbe essere legata alla tiroidite di Hashimoto che ci riporta in anamnesi. Se tutti gli altri esami sono negativi (indici di infiammazione, anti-ENA, anti-dsDNA e così via), trovo difficile ricondurre i sintomi che racconta ad una malattia autoimmune sistemica tipo il lupus.

Effettuerei una rivalutazione reumatologica per capire se i suoi sintomi potrebbero dipendere da altro.

Cordiali saluti

Dott. Bernardo D’Onofrio
Dirigente Medico di Reumatologia
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Utente
Utente
Grazie dottore per il Suo consulto.

Ho effettuato, su consiglio del reumatologo, nuovamente alcuni esami, da cui sono risultati leggermente alti eosinofili e basofili.

Sempre sotto consiglio del reumatologo, effettuerò poi in settimana una capillaroscopia.

La febbre persiste comunque attorno ai 37.5- 37.8 con sensazione di brivido, soprattutto serale e accentuato nella fase premestruale.

Secondo Lei è il caso che faccia altro, per ora?

Grazie molte
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Dr. Bernardo D'Onofrio Reumatologo 533 24
Sicuramente una febbricola serotina persistente è meritevole di accertamenti (di primo livello, intanto: es. radiografia del torace, ecografia dell’addome e del collo e così via), come pure VES e proteina C reattiva, se non sono state fatte.

Cari saluti

Dott. Bernardo D’Onofrio
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Utente
Buonasera dottore,

La aggiorno e La ricontatto per altri consigli.

Dopo esami del sangue, proteina C reattiva, VES nella norma e eco collo nella norma, ma sempre molta stanchezza, febbricola e bruciori alle spalle e schiena. RX al torace era stata fatta in primavera ma era negativa. Capillaroscopia negativa.

Il mio medico di base suggerisce consulto con infettivologo; altri pareri di medici conoscenti che ho raccolto mi suggeriscono rispettivamente una tac (torace o total body?) oppure un consulto immunologico.

Non nego, ancora una volta, di avere le idee molto confuse sul da farsi...

Lei cosa ne dice? Quale pensa possa essere la strada migliore per venire a capo del problema?

Grazie molte ancora.
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Dr. Bernardo D'Onofrio Reumatologo 533 24
Gentile Sig.ra

Con VES e PCR negative, reputo l’ipotesi infettivologica assai remota. In ogni caso, non potendola visitare, non sono in grado di esprimermi ulteriormente a distanza sul possibile indirizzo diagnostico.

Eventualmente, vista la negatività dei vari accertamenti, potrebbe essere presa in considerazione l’ipotesi di fibromialgia, ma per la quale una (ri)valutazione reumatologica è necessaria.

Cordiali saluti

Dott. Bernardo D’Onofrio
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