Polimialgia e depressione

Buonasera vi contatto per mia madre settantenne che soffre di polimialgia reumatica da qualche anno con fasi acute sempre più frequenti, dolorose tanto da impedirle anche le attività quotidiane più semplici come alzare le braccia pettinarsi, scendere dal letto, ecc. nonostante  sia sempre stata una persona attiva, forte e con un alta soglia del dolore.
Anche la terapia cortisonica pare non darle sollievo e comunque il timore di effetti collaterali quali ad esempio innalzamento della glicemia, associato a dolore intenso e diffuso,  perenne stanchezza e incapacità di movimento, causano depressione, sfiducia e sconforto.
il medico di base  ha prescritto anche un antidepressivo ma ho faticato molto a convincerla a prenderli per cui ha iniziato solo da una settimana. Mia madre e sempre stata una donna attiva, forte ma ora non la riconosco e non si riconosce più. È sempre molto stanca, dolorante e sfiduciata e inoltre assume altri farmaci, (per la tiroide, pressione alta, colesterolo) per cui teme di prenderne troppi e che le causino ulteriori problemi
Non sappiamo piu che fare per cui vorrei chiedere se è possibile avere suggerimenti sulla giusta cura da seguire, se ci sono alternative al cortisone, come tamponare i rischi di effetti nocivi del cortisone, se ci sono terapie alternative, cure termalu o altro e se avete qualche nominativo a ravenna o vicinanze da consigliarmi per portarla a fare eventualmente altra visita e avere un'assistenza anche psicologica adeguata. Grazie anticipatamente per i consigli che vorrete darmi per affrontare e superare questa situazione.
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.7k 114
Le malattie croniche sono spesso gravate dall'insorgenza di problematiche psicologiche dovute al grande impegno fisico e psichico per combattere la patologia. In questi casi l'assistenza di uno specialista è la strategia migliore per ottimizzare la cura. L'alternativa alla terapia cortisonica esiste ed è realizzabile con l'uso di farmaci immunosoppressori, nel caso specifico il methotrexate. Considerando però il diverso profilo di sicurezza di questo farmaco è opportuna una scrupolosa valutazione da parte dello specialista reumatologo che la segue. Cordiali saluti.

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la celere risposta, mi scusi ma l'uso di methotrexate quindi, essendo un immunosoppressore, significa che azzera le difese immunitarie? È rischioso?
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.7k 114
Il methotrexate è un farmaco che ai dosaggi utilizzati in ambito reumatologico riveste un'azione immunomodulante e non azzera assolutamente le difese immunitarie. E' comunque opportuno il monitoraggio clinico e laboratoristico del paziente che ne fa uso. Saluti cari.
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