Possibile sindrome fibromialgica?
Salve, scrivo perchè da qualche tempo soffro di dolori "strani" che non riesco a spiegarmi..
Premetto che da circa due anni soffro di sospetta cistite interstiziale (non diagnosticata con cistoscopia in idrodistensione) e vulvodinia accertata da medico specialista.
Mi capita utlimamente ma per fortuna non troppo frequentemente, soprattutto nel periodo invernale, di svegliarmi con la parte alta della schiena (collo e scapole) completametne indolenzite, coem se qualcuno mi avesse preso a botte tutta la notte e mi sembra di essere un blocco di legno (la parte bassa del corpo, fianchi e gambe invece non hanno alcun problema), in queste giornate capita anche che se mi fermo in una posizione per qualche tempo poi non riesco piu a sbloccarmi e mi sento completametne rigida.
Inoltre da qualche mese avverto un continuo stimolo ad andare in bagno, come se i muscoli continuassero a spingere provocando, in alcuni casi, dissentria.
Io ho un intestino di solito abbastanza regolare, assumo fermenti lattici e ho un'alimentazione equilibrata, di conseguenza non riesco a spiegarmi questa cosa.
Altra cosa che non mi spiego è la forte emicrania (in alcuni periodi giornaliera) che non passa spontanemanete e che mi costringe all assunzione di massicce dosi di analgesici.
Vorrei sapere se è il caso di fare una visita specialistica e se c'è il rischio che questi sintomi peggiorino.
Grazie!
Premetto che da circa due anni soffro di sospetta cistite interstiziale (non diagnosticata con cistoscopia in idrodistensione) e vulvodinia accertata da medico specialista.
Mi capita utlimamente ma per fortuna non troppo frequentemente, soprattutto nel periodo invernale, di svegliarmi con la parte alta della schiena (collo e scapole) completametne indolenzite, coem se qualcuno mi avesse preso a botte tutta la notte e mi sembra di essere un blocco di legno (la parte bassa del corpo, fianchi e gambe invece non hanno alcun problema), in queste giornate capita anche che se mi fermo in una posizione per qualche tempo poi non riesco piu a sbloccarmi e mi sento completametne rigida.
Inoltre da qualche mese avverto un continuo stimolo ad andare in bagno, come se i muscoli continuassero a spingere provocando, in alcuni casi, dissentria.
Io ho un intestino di solito abbastanza regolare, assumo fermenti lattici e ho un'alimentazione equilibrata, di conseguenza non riesco a spiegarmi questa cosa.
Altra cosa che non mi spiego è la forte emicrania (in alcuni periodi giornaliera) che non passa spontanemanete e che mi costringe all assunzione di massicce dosi di analgesici.
Vorrei sapere se è il caso di fare una visita specialistica e se c'è il rischio che questi sintomi peggiorino.
Grazie!
[#1]
Gentile utente,
la fibromialgia è una patologia reumatica che coinvolge l'apparato muscolo-scheletrico determinandone eccesiva tensione muscolare e quindi iperalgesia(cioè eccessivo dolore come risposta a stimoli lievi)e allodinia(ossia dolore in risposta a stimoli che in realtà non sono dolorosi).
Il quadro che lei descrive potrebbe essere compatibile con la FM.La tensione muscolare sarebbe alla base della rigidità nella regione scapolare e del collo.Anche i disturbi gastrointestinali e genito-urinari rientrano nel quadro sintomatologico che può accompagnare la sindrome fibromialgica.Stesso dicasi per l'emicrania.
L'accentuarsi del quadro nel periodo invernale con freddo e umidità è un altro fattore caratteristico della FM.Oltre a fattori climatici,anche fattori stressanti e ormonali nonchè un iperattività del sistema neurovegetativo sono concomitanti nella genesi della patologia.Tuttavia potrebbe anche non essere fibromialgia e i dolori muscolari,l'emicrania e i disturbi gastrointestinali e genito-urinari potrebbero essere indipendenti tra loro.
Pertanto il mio consiglio è:rivolgersi al suo medico curante che la visiterà e le prescriverà degli esami di routine e si farà già una propria idea.Dopodichè è fondamentale rivolgersi ad uno specialista reumatologo o neurologo per effetuare una buona diagnosi differenziale.Il primo potra escludere fatti di natura autoimmune con l 'ausilio di esami di laboratorio mirati e un adeguato esame clinico con la valutazione dei "Tender Points"(ossia modica digitopressione in punti specifici del corpo per valutare l'iperalgesia) potrà già indirizzare verso una diagnosi di FM. Il secondo può aiutarla a risolvere l'emicrania(sempre se trattasi di emicrania perchè le forme di mal di testa sono tante) evitando di imbottirsi di antifiammatori.La terapia dell'emicrania è differente e più mirata e spesso anche risolutiva.
Mi aggiorni e mi descriva meglio le caratteristiche del mal di testa,se in famiglia c'è qualcuno che soffre di emicrania o di FM.Un consiglio di ordine pratico,che è l'unico vero e valido che si può dare anche per via telematica senza aver visitato il paziente:non si stressi,cerchi di rilassarsi e abbandonare ogni tipo di preoccupazione nel limite del possibile...lo stress è la causa principale dei nostri mali.
Cordialità
la fibromialgia è una patologia reumatica che coinvolge l'apparato muscolo-scheletrico determinandone eccesiva tensione muscolare e quindi iperalgesia(cioè eccessivo dolore come risposta a stimoli lievi)e allodinia(ossia dolore in risposta a stimoli che in realtà non sono dolorosi).
Il quadro che lei descrive potrebbe essere compatibile con la FM.La tensione muscolare sarebbe alla base della rigidità nella regione scapolare e del collo.Anche i disturbi gastrointestinali e genito-urinari rientrano nel quadro sintomatologico che può accompagnare la sindrome fibromialgica.Stesso dicasi per l'emicrania.
L'accentuarsi del quadro nel periodo invernale con freddo e umidità è un altro fattore caratteristico della FM.Oltre a fattori climatici,anche fattori stressanti e ormonali nonchè un iperattività del sistema neurovegetativo sono concomitanti nella genesi della patologia.Tuttavia potrebbe anche non essere fibromialgia e i dolori muscolari,l'emicrania e i disturbi gastrointestinali e genito-urinari potrebbero essere indipendenti tra loro.
Pertanto il mio consiglio è:rivolgersi al suo medico curante che la visiterà e le prescriverà degli esami di routine e si farà già una propria idea.Dopodichè è fondamentale rivolgersi ad uno specialista reumatologo o neurologo per effetuare una buona diagnosi differenziale.Il primo potra escludere fatti di natura autoimmune con l 'ausilio di esami di laboratorio mirati e un adeguato esame clinico con la valutazione dei "Tender Points"(ossia modica digitopressione in punti specifici del corpo per valutare l'iperalgesia) potrà già indirizzare verso una diagnosi di FM. Il secondo può aiutarla a risolvere l'emicrania(sempre se trattasi di emicrania perchè le forme di mal di testa sono tante) evitando di imbottirsi di antifiammatori.La terapia dell'emicrania è differente e più mirata e spesso anche risolutiva.
Mi aggiorni e mi descriva meglio le caratteristiche del mal di testa,se in famiglia c'è qualcuno che soffre di emicrania o di FM.Un consiglio di ordine pratico,che è l'unico vero e valido che si può dare anche per via telematica senza aver visitato il paziente:non si stressi,cerchi di rilassarsi e abbandonare ogni tipo di preoccupazione nel limite del possibile...lo stress è la causa principale dei nostri mali.
Cordialità
Dr. Flavio Borgomastro
Medicina Generale e Nutrizione
IL CONSULTO ONLINE NON SOSTITUISCE IN ALCUN MODO UNA VISITA MEDICA
Distinti saluti
[#2]
Utente
Grazie mille per la sua cortese ed esaustiva risposta..
I miei mal di testa arrivano con i primi freddi, solitamente partono la sera verso le 17.00 (stranissima la puntualità dell'attacco!!) e se non prendo un analgesico non passano assolutamente, ogni movimento lo peggiora e anche gli odori diventano intollerabili (non ho nausee nè mi da fastidio la luce)
A volte invece capita che mi svegli con un mal di testa fortissimo e alzandomi dal letto passa (ma capita più raramente)
La zona della testa colpita è la fronte o cmq la parte anteriore della testa e quando diventa molto forte mi prende anche tutto l'occhio destro.
In famiglia mia mamma soffre rarametne di emicrania e nessuno di noi soffre o ha mai sofferto di fibromialgia.
Ho letto che in alcuni casi la cura può essere anche a base di blandi antidepressivi, è vero? funziona?
Grazie ancora!!!
I miei mal di testa arrivano con i primi freddi, solitamente partono la sera verso le 17.00 (stranissima la puntualità dell'attacco!!) e se non prendo un analgesico non passano assolutamente, ogni movimento lo peggiora e anche gli odori diventano intollerabili (non ho nausee nè mi da fastidio la luce)
A volte invece capita che mi svegli con un mal di testa fortissimo e alzandomi dal letto passa (ma capita più raramente)
La zona della testa colpita è la fronte o cmq la parte anteriore della testa e quando diventa molto forte mi prende anche tutto l'occhio destro.
In famiglia mia mamma soffre rarametne di emicrania e nessuno di noi soffre o ha mai sofferto di fibromialgia.
Ho letto che in alcuni casi la cura può essere anche a base di blandi antidepressivi, è vero? funziona?
Grazie ancora!!!
[#3]
Gentile utente,
dire che sua madre soffre di emicrania può essere un'informazione importante dato che l'emicrania presenta una caratteristica familiarità!Tuttavia è bene capire se trattasi realmente di emicrania.Ha posto diagnosi uno specialista neurologo?Sommariamente i criteri diagnostici sono dolore unilaterale pulsante,che puo anche generalizzarsi,associato a fono- e/o foto-fobia(fastidio in presenza di luce e rumori),nausea,vomito,talora lacrimazione,peggioramento del dolore con le normali attività quotidiane.Ci sarebbe tanto da aggiungere ma sommariamente queste sono le caratteristiche di base!Ovviamente tale diagnosi la si può fare solo con un esame clinico e un colloquio col suo medico curante o lo specialista neurologo.
Il suo quadro ,come lo descrive sarebbe compatibile con quello dell'emicrania visto l'unilateralità quando mi dice dolore localizzato all ' occhio destro,aggravamento del dolore in risposta a normali attività quotidiane e l'osmofobia la quale si osserva nel 70% circa di emicranici e non nei pazienti con cefalea tensiva.
La terapia con antidepressivi è possibile quando si costata la componente ansioso-depressiva come co-meccanismo patogenetico dell'emicrania stessa.E nel momento in cui viene posta diagnosi di emicrania è possibile intentare una terapia preventiva con antiepilettici e questo quando gli attacchi sono frequenti e invalidanti!La parola antiepilettico non deve spaventare perchè sia l'epilessia che l'emicrania rispondono bene ad una terapia che modifica l'ipereccitabilità neuronale di fondo.
Pertanto:si rivolga allo specialista neurologo,le farà un accurata visita e importante sarà l'anamnesi.Lo stesso tramite colloquio e somministarndole dei tests(quiz!) come SAS e SDS,valuterà lo stato ansioso-depressivo e potrà decidere di intentare una terapia con antidepressivo che potrà anche migliorare l'astenia(stanchezza) associata alla FM.Dopodichè le fornirà un diario dove annotare gli espisodi di emicrania che si verificano dal momento della visita al controllo successivo.Egli inoltre potrà suggerire di continuare con antidolorifici o passare ad un'altra categoria di farmaci da utilizzare come "farmaci al bisogno":triptani.E se sarà il caso le farà fare anche esami più approfonditi di natura strumentale.E potrà sempre lo stesso valutare quei famosi "tender points" di cui le parlavo e porre anche diagnosi di FM.
Consiglio pratico:prima di rivolgersi allo specialista compili già lei un diario scrivendo ora d insorgenza dell'attacco ,durata,fattori scatenanti,e sintomi associati e rimedio utilizzato per lenire il dolore.
Altro consiglio pratico:provi col paracetamolo come antidolorifico,sicuramente meno gastrolesivo dei FANS(gli antifiammatori che lei già usa).Mi tenga informato.Cordialità.
dire che sua madre soffre di emicrania può essere un'informazione importante dato che l'emicrania presenta una caratteristica familiarità!Tuttavia è bene capire se trattasi realmente di emicrania.Ha posto diagnosi uno specialista neurologo?Sommariamente i criteri diagnostici sono dolore unilaterale pulsante,che puo anche generalizzarsi,associato a fono- e/o foto-fobia(fastidio in presenza di luce e rumori),nausea,vomito,talora lacrimazione,peggioramento del dolore con le normali attività quotidiane.Ci sarebbe tanto da aggiungere ma sommariamente queste sono le caratteristiche di base!Ovviamente tale diagnosi la si può fare solo con un esame clinico e un colloquio col suo medico curante o lo specialista neurologo.
Il suo quadro ,come lo descrive sarebbe compatibile con quello dell'emicrania visto l'unilateralità quando mi dice dolore localizzato all ' occhio destro,aggravamento del dolore in risposta a normali attività quotidiane e l'osmofobia la quale si osserva nel 70% circa di emicranici e non nei pazienti con cefalea tensiva.
La terapia con antidepressivi è possibile quando si costata la componente ansioso-depressiva come co-meccanismo patogenetico dell'emicrania stessa.E nel momento in cui viene posta diagnosi di emicrania è possibile intentare una terapia preventiva con antiepilettici e questo quando gli attacchi sono frequenti e invalidanti!La parola antiepilettico non deve spaventare perchè sia l'epilessia che l'emicrania rispondono bene ad una terapia che modifica l'ipereccitabilità neuronale di fondo.
Pertanto:si rivolga allo specialista neurologo,le farà un accurata visita e importante sarà l'anamnesi.Lo stesso tramite colloquio e somministarndole dei tests(quiz!) come SAS e SDS,valuterà lo stato ansioso-depressivo e potrà decidere di intentare una terapia con antidepressivo che potrà anche migliorare l'astenia(stanchezza) associata alla FM.Dopodichè le fornirà un diario dove annotare gli espisodi di emicrania che si verificano dal momento della visita al controllo successivo.Egli inoltre potrà suggerire di continuare con antidolorifici o passare ad un'altra categoria di farmaci da utilizzare come "farmaci al bisogno":triptani.E se sarà il caso le farà fare anche esami più approfonditi di natura strumentale.E potrà sempre lo stesso valutare quei famosi "tender points" di cui le parlavo e porre anche diagnosi di FM.
Consiglio pratico:prima di rivolgersi allo specialista compili già lei un diario scrivendo ora d insorgenza dell'attacco ,durata,fattori scatenanti,e sintomi associati e rimedio utilizzato per lenire il dolore.
Altro consiglio pratico:provi col paracetamolo come antidolorifico,sicuramente meno gastrolesivo dei FANS(gli antifiammatori che lei già usa).Mi tenga informato.Cordialità.
[#4]
Utente
grazie dottore!!
consoco gli antiepilettici in quanto ne ho fatto uso per un lungo periodo di tempo per curare alcuni sintomi veramente dolorosi legati alla mia patologia di cistite interstiziale (avevo contrazioni muscolari in vescica e delle tremende scosse sempre in vescica che diminuivano solo con il rivotril)
La terrò aggiornata sulle prossime mosse.
Grazie ancora per la sua disponibilità!!
consoco gli antiepilettici in quanto ne ho fatto uso per un lungo periodo di tempo per curare alcuni sintomi veramente dolorosi legati alla mia patologia di cistite interstiziale (avevo contrazioni muscolari in vescica e delle tremende scosse sempre in vescica che diminuivano solo con il rivotril)
La terrò aggiornata sulle prossime mosse.
Grazie ancora per la sua disponibilità!!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.7k visite dal 22/01/2009.
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Approfondimento su Emicrania
L'emicrania è una delle forme più diffuse di cefalea primaria, può essere con aura o senz'aura. Sintomi, cause e caratteristiche delle emicranie.