Problemi alimentari

salve a tutti.
mi scuso e mi vergogno anche un pò di esporre a voi il mio problema. mi presento sono una ragazza di 25 anni alta 1.55 e peso da un anno a questa parte 44/45 chilogrammi, son stata sempre una ragazza gioviale felice è pesavo 55kg ma da un anno a questa parte tutto è cambiato, ho iniziato a dimagrire non perchè il mio corpo mi fa schifo anzi amo il mio corpo ma ho un attegiamento autolesionista nei mie autoconfronti, nel senso che la mia fobia è chiamata " sitofobia " ossia paura che qualcosa mentre mangio mi resta in gola o va di traverso e muoia. e ciò mi spingeva a andare in bagno e vomitare per liberarmi da questa sensazione o evito dei cibi che potrebbero arrecarmi questi problemi. cerco razionalmente di controllarmi ma in quei momenti ho il panico. ora son alcuni mesi che non vomito più. ma il mio stomaco non riesce più a mangiare come prima e pisicologicamente ho paura che una semplice cosa mi faccia ripiombare. sono andata da una psicologa/psichiatra ma mi faceva stare solo più male, anche perchè la paura di morire è legata ad una diagnosi sbagliata di tanti anni fa precisamente a 18 anni che mi ha portato ad esser diversa, ma ora da un anno a questa parte non riesco più ad esser la ragazza gioviale che tanto amavo e vorrei tornare come prima ma non sò più dove ritrovare la forza.
cosa devo fare prendo alcuni farmaci per l'umore ma vorrei capire dove posso trovare questa forza per cambiare. ora le chiedo anche di capire se lo stomaco se dopo un anno che non vomita assolutamente ogni giorno perchè sarebbe altro ma solo quando sentiva quella senzazione, possa essermi causata qualcosa a livello gastrico ossia il mio stomaco non riesce più a svolgere il suo processo vitale,e sia il caso di fare degli esami come gasroscopia. e come posso a livello psicologico trovar la forza? pensa che sia grave la mia situazione m faccia sapere lei mi scuso ma non sapevo dove sfogarmi.
cordiali saluti
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,
per quanto riguarda la Sua preoccupazione relativa ad un eventuale disfunzione gastrica e relativo malassorbimento potrebbe, preliminarmente ad un'esame endoscopico gastro-esofageo, sottoporsi a degli esami ematochimici specifici concordandoli col Suo medico.
Invece, per quanto riguarda il Suo comportamento, definito "autolesionistico", che la condizione negativamente, la figura professionale alla quale rivolgersi potrebbe essere uno specialista in psicoterapia cognitivista-comportamentale.
Cordialmente

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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