Colesterolo, colite, emorroidi

Buongiorno,
Ho 22 anni, e da un anno e mezzo ho smesso di mangiare carne. Prima di diventare vegetariano, non seguivo alcuna dieta e non mi preoccupavo minimamente della qualità e della quantità del cibo che consumavo. Non mangiavo né legumi né cereali; poca frutta, poca verdura. Da quando ho arricchito la dieta con alimenti prima tenuti in scarsa considerazione, per i primi 9-10 mesi nessun problema; poi, però, qualcosa è andato storto: le analisi effettuate a gennaio hanno evidenziato un colesterolo alto (232), un dato senza precedenti. Un paio di mesi dopo ho avuto per la prima volta un attacco di colite, tenuta comunque a bada bevendo molto e assumendo fermenti lattici. E' di ieri la fuoriuscita di emorroidi, mai verificatasi prima d'ora.
Per il colesterolo, ho ridotto sensibilmente i latticini (utilizzavo molto burro), e in generale da qualche mese ho aumentato il consumo di frutta fino a tre porzioni al giorno. Non ho mai bevuto alcolici né caffé, solo acqua, spremute e succhi di frutta. Studio molto, sto seduto 15-16 ore al giorno e sono abbastanza stressato. Non faccio sport, e mi limito a qualche passeggiata/giro in bicicletta.
A preoccuparmi maggiormente sono le emorroidi, che mi hanno letteralmente sconvolto. A Vostro giudizio a cosa sono dovute? Potrebbero essere correlate alla dieta? Come devo trattarle nell'immediato? Alcuni mi hanno consigliato di utilizzare la Preparazione H.
Al momento non perdo sangue e non provo dolore, pruriti o bruciori.
In attesa di una risposta,
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Le emorroidi sono dovute ad una debolezza della parete venosa, che si "
La dieta e la stipsi danno il loro contributo.
Saluiy

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
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[#2]
Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129
Gent. utente,
non vedo motivo di preoccupazione per quanto riguarda il valore del colesterolo, che riuscirà con semplicità a ridimensionare.
Per quanto riguarda la patologia emorroidaria lamentata è verosimile che esista una predisposizione familiare, oltre alle Sue abitudini alimentari poco attente ed alla scarsa attività motoria nel favorirla.
Una terapia specifica prescritta dal Suo Curante, la normalizzazione delle Sue giornate alimentari ed un po' di attività motoria Le permetteranno di risolvere il problema.
Se vuole, mi aggiorni pure.
Cordialmente.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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[#3]
Utente
Utente
Ringrazio entrambi per le risposte. Dico solo al dottor Quatraro che non riesco bene a visualizzare una parte del messaggio. Non so se sia un problema mio.
Quanto all'ultima risposta:
Cosa intende di preciso per "abitudini alimentari poco attente" e "normalizzazione delle sue giornate alimentari"? In cosa dovrei lavorare per evitare di incappare di nuovo in simili inconvenienti? Nella fattispecie, non bevo alcolici, non mangio cibi piccanti, e non ho idea di quale possa essere la causa di questa infiammazione. Credo di avere, rispetto al passato, un'alimentazione più attenta, ed è per questo che reputo paradossale la comparsa di simili patologie.
E' vero, una ventina di giorni fa ho mangiato dei taralli al peperoncino, ma si è trattato di un episodio isolato e non ripetuto. Possibile che abbia influito anche a distanza di settimane?
Mia madre ha sofferto in passato dello stesso problema, ma si trattò del parto. Spero proprio che non costituisca una predisposizione.
Rinnovo i ringraziamenti,
Cordialità

[#4]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Ricorreggo la stringa:

<<Le emorroidi sono dovute ad una debolezza della parete venosa, che si "sfianca e si dilata".
La dieta e la stipsi danno il loro contributo.>>

Saluti
[#5]
Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129
Gent. utente,
l'emorroidi sono un processo varicoso delle vene del plesso emorroidario, che si presenta sotto forma di tumefazioni molli, di colore rosso buastro, sul contorno dell'ano. Come già scritto nel precedente post, le cause principali, in un soggetto di sesso maschile sono, oltre alla familiarità, le abitudini alimentari e la sedentarietà.
Se negli ultimi tempi e per scelte personali ha modificato la Sua alimentazione diventando vegetariano, è probabile che le funzioni intestinali siano cambiate scatenando l'evento patologico. Non trascurabile e di non secondaria importanza la sedentarietà come concausa.
Oltre ad una dieta equilibrata (il fatto che segua un regime alimentare vegetariano non significa alimentarsi in maniera equilibrata!) ed al consumo giornaliero di tant'acqua, è necessario dedicare del tempo ad attività motorie e, contestualmente, effettuare anche ciclicamente terapie vasoprotettrici.
In caso di frequenti recidive si renderebbe necessaria una valutazione proctologica.
Con l'auspicio di essere stato chiaro, La saluto cordialmente.
[#6]
Utente
Utente
Gentili medici,

Questo post rappresenta un aggiornamento.
Nei mesi successivi all'evento patologico descritto nel primo messaggio, non si sono registrati grossi miglioramenti. Circa un mese e mezzo fa ho consultato un proctologo. Un'esplorazione rettale ha certificato quanto già sospettavo: la presenza di una ragade e di emorroidi interne (che però finora non sono mai fuoriuscite né sanguinate). La dottoressa non mi ha suggerito alcuna terapia, se non quella di regolarizzare l'intestino, evitare cibi piccanti e non utilizzare carta igienica.
Col tempo sono abbastanza riuscito a regolarizzare l'intestino, anche se sono sempre io a dovermi procurare, per dir così, "artificialmente", l'impulso giornaliero, mediante movimento, oppure con integratore di fibre e acqua tiepida in gran quantità.
Da qualche giorno, tuttavia, dopo alcune settimane di guarigione apparente, è tornato a farsi sentire un fastidio in prossimità della zona rettale. Spesso, se faccio una passeggiata, devo tornare indietro per via dell'infiammazione. Eppure:
a) non consumo cibi piccanti
b) non bevo alcolici né caffè
c) cerco di fare movimento per quanto è possibile
d) ho adottato una dieta il più possibile rigorosa

Quel che voglio capire è:
1) a cosa diamine può essere dovuto questo disturbo angosciante.
2) CHE COSA DEVO FARE.

Sto forse consumando del cibo nocivo inconsapevolmente? Ci sono dei cibi che dovrei evitare, oltre a quelli summenzionati?
L'esplorazione rettale è un'operazione sufficiente per scartare patologie più gravi? E' necessaria la colonscopia?

Spero di essere stato esaustivo. Ringrazio per l'attenzione
Attendo notizie

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